11° Capitolo

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"Ariel, cosa ci fai qui?" chiede Mirana appena mi vede entrare a Marmorea.

"E perché piangi?" domanda asciugandomi le lacrime.

"Lui.. non sta' bene. Io devo raggiungere Sogno, costi quel che costi! Gli ho chiesto dell'incubo di ieri sera e l'ho fatto arrabbiare, l'ho deluso. Dice che sono come Alice, troppo normale. Non si fida più di me!" spiego tra un singhiozzo e l'altro.

"Oggi vai a prendere il the' con lui e gli altri, se la situazione peggiorerà sta' notte ti condurró da Sogno, ma devi stare molto attenta! Non é affatto una persona gentile, pochi sanno come lui sia davvero!" esclama lei gesticolando.

"Ma il Cappellaio ha detto che non devo neanche provare a mettere un piede in casa sua, perché dovrebbe accettarmi all'ora del the'?" chiedo guardando per terra.

"Ha detto proprio che non vuole piu' vederti?" chiede lei inarcando le sopracciglia.

"Si.. finché saró sana di mente." sussurro dopo essere tornata alla "realtà".

"Le persone cambiano!" esclama accarezzandomi il volto.

"In un paio d'ore?" chiedo alzando un sopracciglio.

"Tutto é possibile." afferma sorridendo.

"Non é impossibile, é semplicemente non possibile!" esclama lo Stregatto cominciando ad apparire davanti ai nostri occhi.

"L'hai detto anche ad Alice." sussurro guardando per terra.

"Tesoro, non piangere. Tutto quì si risolve." afferma lo Stregatto asciugandomi con la coda le nuove lacrime che mi hanno solcato le guance.

"Puoi sistemarti in una delle camere degli ospiti" annuncia Mirana accarezzandomi la schiena.

Qui sono tutti così sdolcinati.. vomito!

Non é il momento.

Cercavo solo di dare una mano.

Vengo condotta all'interno del castello e poi nella stessa stanza dove mi hanno portato quando ero arrivata.

Mi butto letteralmente sul letto e mi addormento abbracciando un cuscino.

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"Tu sei normale, sei.. sei come lei!" urla deluso e arrabbiato allo stesso tempo.

"No Cappellaio, io non.." cerco di giustificarmi facendo un passo avanti, ma lui ne fa uno indietro come se fosse spaventato e mi interrompe:"Vattene, le persone normali mi spaventano!"

La pelle sotto ai suoi occhi continua a diventare piu' scura ogni secondo che passa.

"Quindi non potró tornare per l'ora del the' oggi?" chiedo inarcando le sopracciglia.

"Tu non potrai tornare più, finché sarai normale non devi neanche osare mettere un tuo melmostoso piede nella mia casa! Tornerai ad essere mia amica solo quando smetterai di essere sana di mente.. adesso vattene via!" esclama dando un pugno al tavolo, quindi facendo volare pezzi di stoffa ovunque.

Stupito da quel suo stesso gesto il colore della sua pelle torna normale (o quasi), ma in compenso inciampa in uno dei pezzi di stoffa e cade all'indietro.

Mi avvicino a lui per cercare di farlo alzare, ma si ritrae, comincia a tremare e a respirare a fatica mentre si preme una mano contro il petto.

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Mi sveglio di soprassalto, sono a Marmorea.

Il sogno che mi ha ricordato ció che é successo con il Cappellaio non ha migliorato il mio umore.

Un Viaggio Nel Wonderland (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora