The story.

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Michael lesse il messaggio mentre era ancora assonnato. Era stanco, troppo, ma voleva sapere chi fosse quell'anonimo, sperava che fosse una persona in particolare ma non capiva come potesse avere il suo numero.

Michael Clifford
Chi sei?

Michael rispose dopo circa 1 ora dal'arrivo del messaggio. 

Sconosciuto
Sono Ashton... Ashton irwin, il tipo del negozio di CD.

Ashton si stava mordendo le unghie a causa dell'ansia. "Si ricorderà di me? Non mi vedrà come un fottuto stalker? Vorrà vedermi?l" queste erano le domande che che Ashton si faceva.

Michael Clifford
Okay, dimmi l'ora ed il posto.

Michael era abituato a fare le cose senza pensarci su. Era avventato e spesso si malediceva per il fatto di non averci pensato su e di aver preso una decisione non avventata.
Stava facendo la cosa giusta? Questo mike non lo sapeva, ma perché non provarci? Male male vada avrebbe avuto dei rancori e dato che non era estraneo a questo tipo di sentimenti non gliene importava più di tanto.

Ashton Irwin
Tra un ora alla pista da corsa, quella vicino allo stadio.

Ashton sapeva quello che stava facendo, andava sempre lì era il suo posto sicuro.
Michael non aveva bene in mente quella pista, non c'era mai stato, ma ne aveva sentito parlare molto da alcuni suoi vecchi amici.

Mike che era ancora in pigiama, cercò le forze per alzarsi e strisciare fuori dal letto verso il proprio armadio e neanche facendo attenzione e cosa stesse prendendo "scelse" i propri indumenti.
Skins jeans neri, con uno strappo sul ginocchio destro e una maglia del Blink-182 con degli strappi a destra e a manca, stile sbranata dai leoni.

Ashton era già la dal pomeriggio e adesso lo stava aspettando con ansia.
Aveva voglia di vederlo, di sentire la sua voce e di guardare i suoi dolci occhi.
La cosa che preferiva in un ragazzo erano gli occhi, si potevano capire molte cose anche solo da uno sguardo e i suoi occhi lo ipnotizzavano. Aveva passato gli ultimi giorni a sognarlo ed a continuarli a vedere ovunque.

Per la prima volta dopo tanto tempo Mike usò i mezzi pubblici per spostarsi fino alla pista, non perché fosse troppo lontano ma solo perché sentiva i piedi morirgli ad ogni passo sempre di più, era come se avesse mille spilli sotto la scarpa.
Non andava molto fiero di ciò ma non vedeva altre possibilità.

Michael Clifford
Ashton, sono all'entrata della pista tu dove sei?

Appena lesse il messaggio, Ash, non poté far altro che sorridere e cercare con lo sguardo quel ragazzo da capelli blu e dagli occhi ipnotici.
Appena lo vide urlò il suo nome per attirare la sua attenzione.

-Allora come mai mi hai voluto incontrare?- Chiese il più piccolo con aria curiosa.
-Volevo darti una cosa.- "in realtà volevo solo vederti per vedere se quello che mi ricordavo di te fosse vero ed indovina?!? Avevo ragione." Pesò tra se e se.
-ah... E cosa?- Tutto ciò si stava facendo strano per entrambi i ragazzi, erano entrambi imbarazzati ma cercavano di non darlo a vedere.
Ashton estrasse il CD dei Green Day che si era fatto autografare da Billie Joe.
-Ecco... Q-questo è per te. Non dire di no. Ci tengo molto al fatto che tu lo abbia.- Ashton tese la mano e Mike lo prese un po titubante non volendo accettarlo, ma appena lo aprì cambiò idea.

-ASHTON IRWIN!- Era talmente felice che quel sentimento Ashton lo poteva palpare con le mani. Non fece in tempo a spiegargli cosa era successo che il più piccolo si gettò tra le sue braccia stringendolo e non smettendo di ringraziarlo.

Ashton non capiva cosa fosse successo e non ebbe nemmeno la possibilità di realizzare ciò. Non ebbe la possibilità di poter stringere quel piccolo ed esile corpo tra le proprie braccia che subito Mike si distanziò sentendo la faccia avvampare a causa di quello che aveva appena fatto.

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