22° Capitolo

63 10 2
                                    

Oggi é il giorno del funerale, siamo tutti molto addolorati, ma sinceramente non vedo l'ora che tutto questo finisca, devo assolutamente parlare con Amelia di una faccenda piuttosto.. complicata.

Siamo in macchina e ci stiamo dirigendo in chiesa, siamo tutti vestiti di nero e non sprizziamo per niente energia.

A dire il vero io non ho chiuso occhio per tutta la notte, quindi ho delle occhiaie spaventose, pare che mi arrivino ai piedi, ma cerco di nasconderle mettendo gli occhiali.

Appena arriviamo vediamo un sacco di vecchietti e vecchiette, ma anche adolescenti (presumo siano suoi fan) e giovani adulti (forse suoi parenti), poi ci aggiungiamo noi.

La cerimonia inizia e la maggior parte della gente non fa altro che piangere, ho sempre odiato i funerali.

Potresti andare al funerale di qualcun'altro, se non ti sbrighi!

Per un po' litigo con il mio subconscio, ma quando cerco di concentrarmi sulla cerimonia noto che é finita e che ci stiamo dirigendo verso il cimitero, che non é molto distante.

"Hai preparato un discorso?" chiede Amber asciugandosi qualche lacrima sul nascere, forse per evitare di farsi colare il trucco e cominciare a sembrare un panda.

"Sinceramente no, diró ció che mi dice il cuore." rispondo semplicemente e lei fa un piccolo sorriso.

Molte persone fanno le condoglianze a qualche parente di Alice e anche ad Amelia, così seguo l'esempio e faccio le condoglianze alle stesse persone a cui le hanno fatte gli altri.

"You are Ariel, right?" sorride un signore sulla settantina.

"Um .. yes sir. But how do you know?" balbetto stringendogli la mano.

"Alice told me a lot about you. I am one of the former employees of his shipping company." spiega e io rispondo cercando di smorzare la tensione:"I hope that she has spoken well of me!"

Lui sorride e annuisce.

"She said that.. you seem a crazy dreamer! And that you'll take care of his friend, a certain T-Tarrant!" Spiega sorridendo e perdo un battito sentendo quel nome.

"But who is this Tarrant? She told me he is a hatter!" chiede l'uomo.

"He is the Mad Hatter.." sussurro sorridendo, così il signore mi guarda con espressione confusa, ma poi sorride e si dilegua.

Mi guardo intorno, sono quasi tutti fuori, allora mi limito ad uscire e a seguire la gente, aspettando di arrivare al cimitero.

---

Anche la cerimonia al cimitero é finita e devo dire che.. Alice mi mancherà, ma ho già qualcosa in mente!

Ora siamo in macchina, stiamo tornando a casa, nessuno osa proferire parola, così comincio a pensare a come potrei spiegare ad Amelia la mia idea e la situazione.

Invitala a cena.

Ottima idea!

Cosa? Guarda che io stavo scherzando!

Troppo tardi.

Arriviamo a casa, così Amelia prima va in camera e poi in bagno con un.. pigiama in mano.

"Amelia! Vorrei proporti una cosa, per farti distrarre. Un'uscita tra donne!" Esclamo fermandola e sorridendo.

All'inizio lei rimane spiazzata, ma poi sorride e annuisce, tiro un sospiro di sollievo.

"Vengo anche io!" esclama Amber.

"Amber, no. Io e Amelia dobbiamo parlare, da sole." Spiego guardandola male.

"Perché?" chiede lei offesa.

Prendo un respiro profondo, chiudo gli occhi e poi li riapro, infine rispondo velocemente:"Devo portarla nel Sottomondo."

"Ariel, non é il momento di scherzare, quando é troppo é troppo! Le é morta la nonna, non puoi dirle queste cose, basta!" urla arrabbiatissima, allora anche io comincio ad alterarmi:"Io sto dicendo la verità! Alice non é morta, é dentro di Amelia, ma lei non vuole dirarla fuori! Il Sottomondo ha bisogno di un'Alice quasi quanto ne ha bisogno lei e non intendo stare con le mani in mano. Se vuoi credermi bene, se non vuoi.. poni strategicamente le tue splendide labbra sul mio posteriore e bacialo ripetutamente!"

Solo dopo qualche secondo ci accorgiamo che Carmine é andato in camera, probabilmente imbarazzato dalle nostre urla.

"..Devo davvero crederti?" chiede lei sbuffando con tono rassegnato.

"Si, devi." rispondo guardandola con espressione fin troppo seria.

A quel punto lei alza gli occhi al cielo, poi fa un piccolo sorriso e raggiunge Carmine in camera.

Io mi siedo sul divano e cerco di trovare le parole giuste da dire ad Amelia.. di nuovo.

Il mio é un piano geniale, ma é difficile da comprendere.

Deve fidarsi di me.

---

Dopo qualche ora siamo pronte, allora chiediamo ad Amber di prestarci la sua macchina (che dopo qualche litigio, ci presta) e andiamo al Mc.

"Grazie per aver pensato di cercare di tirarmi su il morale così, ma io sto' bene, davvero." spiega Amelia con un sorriso sincero.

"É stato un duro colpo per te perdere Alice, io devo parlarti e ho bisogno di dirti una cosa importante, così ho pensato di alleggerire il carico facendoti passare una serata divertente." spiego sorridendo e lei si incuriosisce subito:"Cosa devi dirmi?"

"Te lo diró a fine serata, ma tu non devi prendermi per pazza." annuncio e lei annuisce.

Sembra curiosissima, proprio come la nonna.

"É una cosa bella o brutta?" chiede elettrizzata.

"Semplicemente non so come potresti prenderla." spiego sorridendo, ma lei non sembra preoccupata.

Forse non lo é.

Sembra che sia riuscita a superare tutto ció che le é successo.

Si, pare di si.

In fretta..

Troppo in fretta.

Un Viaggio Nel Wonderland (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora