Il burattinaio

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Io e mio fratello ci guardiamo sconvolti: Matt è il padrone che cercavamo.

Dopo esserci ripresi dallo shock ci riuniamo io, Scott e Stiles per decidere cosa fare, mentre Allison non si vede da un pezzo.

Decidiamo di dividerci: io resterò qui a cercare e/o aspettare Lydia mentre loro andranno a casa di Stiles per aggiornare il padre, omettendo la parte sovrannaturale, su come sono andate le cose.

Passa un'oretta circa, da quando ci siamo separati, che vedo Lydia ritornare a casa con una faccia a dir poco sconvolta.

Corro preoccupata verso di lei e quando la raggiungo chiedo: "Lydia!Cosa è successo? Dove sei stata?"

Lei si gira verso di me come se mi notasse solo adesso e inizia a balbettare e gesticolare agitata come non mai. Tra i suoi balbetii colgo i nomi "Peter", "Derek" e "lunapiena". Non so che nesso ci sia fra di loro, ma dai racconti di mio fratello Peter è lo zio di Derek morto qualche settimana prima del mio arrivo. Lui è il lupo mannaro che ha morso mio fratello ed è lo stesso che ha fatto del male a Lydia. In più Derek a tranciato la gola allo zio prima che morisse del tutto per diventare a sua volta alpha.

Nel mentre che faccio questi pensieri porto Lydia in casa e la aiuto a cambiarsi visto che sembra diventata apatica. La faccio stendere nel letto e vado di sotto a preparargli una camomilla.

Dovrò restare qui finchè non ritorna la signora Martin. Non mi fido a lasciarla da sola in queste condizioni.

Quando finisco di preparare l'infuso, ritorno di sopra e la trovo nella stessa identica posizione in cui l'ho posizionata poco prima.

Con delicatezza gli faccio prendere la tazza nelle mani e poi gli ordino"Bevi, ti farà stare meglio"

Forse il caldo della bevanda o forse per una coincidenza, quando finisce di bere, si risveglia come da un sogno. Mi guarda e inizia a piangere silenziosamente.

"Ehi che succede?" chiedo dolcemente abbracciandola.

"Q-quel tizio è come resuscitato. Mi tormentava ogni notte con incubi tremendi. Non sono diventata pazza" mi risponde parlando velocemente.

"Lyds,ti assicuro che non ti credo pazza. Però mi devi spiegare per bene cosa è successo, se no non ti posso aiutare" gli dico io.

Inaspettatamente lei inizia a calmarsi e poi incomincia a raccontare. Mi dice che un tizio alla serata del ballo la aveva aggredita. Non era umano: aveva zanne, artigli e occhi rossi. Da quell'aggressione lei ha iniziato ad avere incubi strani tutte le notti e a vedere un'uomo strano. Poi c'è stato il turno del ragazzo misterioso che dopo un paio di giorni si è rivelato essere lo stesso uomo che l'aveva aggredita e che vedeva ogni tanto. Da quella scoperta lui ha iniziato a tormentargli anche i suoi incubi e si è presentato con il nome di Peter Hale. Le ha spiegato che lei era speciale, oltre che immune, e che poteva aiutarlo a ritornare in vita. La minacciava diceva che se non lo avesse fatto tutti i suoi amici sarebbero morti. Così stasera, nel bel mezzo della festa, si è dileguata ed è andata a rapire Derek. Serviva il sangue dell'alpha per far risorgere lo zio. Attontito Derek, lo ha portato alla vecchia casa Hale dove era sepolto il cadavere di Peter. Da lì i suoi racconti diventano sconnessi dice che si ricorda solo Peter uscire dal pavimento e scappare via.

Dopo questo racconto ricomincia a piangere più forte di prima così la riabbraccio e la cullo finchè non si addormenta.

Poco dopo che si è addormentata arriva Natalie, la madre.

"Ciao Emma come mai ancora qui?" chiede la donna sorridente come sempre.

"Lydia ha avuto una crisi di nervi e non me la sentivo di lasciarla da sola"mi invento.

"Oh il mio tesoro. E adesso come sta?" mi chiede preoccupata dirigendosi verso la stanza della mia amica.

"Meglio. Si è addormentata poco fa" gli rispondo tranquilla.

Lei annuisce, dopo aver controllato che la figlia stia bene.

"Bene ora che non è più sola credo sia meglio andare. Mia mamma si starà già preoccupando" dico avviandomi verso l'uscita.

"Oh si. Grazie di tutto Emma" dice accompagnandomi.

"Si figuri. Lydia è una mia amica, ci sarò sempre per lei"controbatto sorridendo e chiudendo la porta.

Benedico me stessa del fatto che, mentre Lyds dormiva, io mi sono cambiata con i vestiti che avevo oggi pomeriggio, se no con questo freddo sarei diventata un ghiacciolo.

Guardo se ci sono novità da parte dei miei amici e noto due messaggi: uno da Stiles e uno da mia mamma contenenti lo stesso messaggio ma inorari diversi.

Siamo/Sono alla centrale di polizia

Beh tanto vale raggiungerli penso sperando che abbiano incastrato Matt.

Quando arrivo a destinazione vedo fumo e vetri rotti dappertutto. Noto diverse macchine parcheggiate e tra queste ne noto quattro familiari: quella di Stiles, di mia madre, di Derek e di Chris Argent, padre diAllison.

Allarmata decido di entrare da una delle finestre rotte, stando attenta a non farmi male.

Appena entro sento un urlo terrorizzato di mia madre e mi catapulto alla fonte di esso.

Quando arrivo vedo mia madre dietro le sbarre, lo sceriffo per terra e Derek che si scontra contro il Kanima.

Vedendolo in difficoltà vado in suo soccorso scatenando altre urla terrorizzate e preoccupate di mia madre. Dopo avermi atterrata anche a me, il mostro si dirige verso le sbarre cercando di raggiungere mia madre, ma l'intervento di Scott lo ferma.

Ripresa, affianco mio fratello per aiutarlo e ci trasformiamo.

Nello stesso momento nostra madre con voce tremante dice "Scott, Emma!State bene? Ragazzi!".

Noi, trasformati, ci giriamo lentamente verso di lei, con paura della sua reazione. Lei inizialmente ci guarda come se non ci riconoscesse, ma poi inizia a singhiozzare ed ad allontanarsi dalle sbarre come se avesse paura di noi.

Questa reazione è come un pugno allo stomaco per me che incomincio a vedere sfocato a causa delle lacrime.

Mio fratello mi trascina via vedendo che Derek si è occupato del Kanima.

Ritornati normali, nel corridoio incontriamo Gerard che inizia a discutere con Scott, ma io non ci faccio caso a quello che dicono avendo stampata a fuoco nella mente la reazione di mia madre. Sono praticamente diventata apatica come era prima lo era Lydia.

Dopo aver concluso la sua discussione, Scott mi trascina via come una bambolina per trovare Stiles e poi liberare i nostri genitori.

Mentre ci avviamo verso la nostra meta noto che Scott raccoglie qualcosa caduto a terra e la porge al nonno Argent dicendo "Gli è caduta questa"

Lui per tutta risposta ci grida "Andate!"

Mio fratello mi prende nuovamente per mano e ci dirigiamo dove sentiamo il profumo di Stiles. Lo troviamo poco prima della stanza dove ci sono i nostri genitori. Sta cercando le chiavi per aprire la cella a mia madre.

Quando mi vede nello stato in cui sono chiede "Cosa è successo a Emma?"

"Nostra madre ci ha visti trasformati e non ha reagito bene. Emma c'è rimasta peggio di me" gli riassume velocemente Scott.

A sentire queste parole mi scende una lacrima e Stiles, notandola, la asciuga e mi abbraccia.

E' un abbraccio corto perchè dopo dice "Ho trovato le chiavi. Vado a liberarli e rassicurarli. Voi restate qui che poi vi riaccompagno io a casa"

[Revisionato]

Emma Mccall - Ritorno a Beacon HillsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora