Oggi sono veramente troppo - e sottolineo troppo - impegnato, fare lo stregone a tempo pieno è davvero stressante a volte.
Sfoglio l'agenda degli impegni che ho sul comodino: evocare un demone minore per un certo Turner, probabilmente miliardario, si capisce dalla somma di denaro offerta; spedire un centinaio di rane arancioni dalla lingua blu ad un certo indirizzo, non mi faccio domande, ho imparato col tempo. Per poi non parlare dello stato del mio loft, non cambio mobilio da una settimana o due, cosa indecente e non da me. In più Catarina mi ha anche chiesto di uscire per una pizza e ormai ho accettato, quindi dovrei finire il tutto per le sei, giusto il tempo per prepararmi e correre dalla mia amica blu.
Penso a tutto ciò oziando sul letto, mentre un fascio di luce che filtra dalle tende nere brillantinose mi illumina il ventre nel punto in cui dovrei avere l'ombelico.
Decido di alzarmi, ma prima prendo il cellulare e vedo l'ora: 12:38. Mi precipito giù dal letto e apro la finestra, quando un forte odore di caffè mi arriva al naso. Guardando la strada mi ritrovo improvvisamente catapultato tra i miei ricordi.***
Era una mattina estiva, di molti anni fa, fresca e limpida come questa. Mi ero appena svegliato quando sentii il cellulare vibrare per una notifica, lo presi e lessi: dove sei? Ho appena finito di sbrigare una commissione a Central Park e Jace ed Isabelle mi hanno lasciato qui, quindi se non ti disturbo e magari volessi venire a prendere un caffè con me ti aspetto.
Sorrisi visualizzando il messaggio e risposi con un eccomi, appuntandomi mentalmente di ricordare ad Alec che non mi avrebbe mai disturbato e quindi di smettere di preoccuparsi tanto. Mi alzai dal letto e con uno schiocco di dita cambiai vestiti per poi precipitarmi da lui.Eccolo lì, appoggiato ad un albero con la spalla intento a osservare lo schermo luminoso del telefono. Le persone non facevano caso a lui le più a causa della mancanza della Vista, le altre non volevano semplicemente avere a che fare con i Nephilim. Mi posizionai dietro di lui e, sorprendendomi del fatto che non si fosse accorto della mia presenza, gli abbracciai i fianchi. Sobbalzò sussurrando un <Buongiorno Mag...> .
<Buongiorno splendore> dissi, non privo di una nota maliziosa nella voce, poggiando il mento sulla sua spalla chiusi gli occhi abbandonandomi in quell'abbraccio. Sentii il suo corpo rilassarsi sotto la mia presa. Poi si sciolse da me per rivolgermi un sorriso che copriva un lieve imbarazzo. Era da un po' che ci frequentavamo, ma Alec non era ancora del tutto sciolto, pensava che una sola mossa errata avrebbe mandato tutto a monte, per questo ero cauto con lui, facevamo piccoli passi avanti l'uno verso l'altro, lentamente, la cosa non mi dispiaceva affatto, mi sarei goduto ogni singolo momento con lui, ogni singolo passo.
Gli presi la mando dicendogli <Andiamo a berci questo caffè fiorellino?> e sorrisi quando lui si lasciò trascinare da me verso il tavolino di un bar.
Ordinammo i nostri caffè sorridendogli. Parlammo del più e del meno, non ricordo minimamente l'argomento, mi stavo imprimendo l'immagine di Alexander in mente, come una fotografia, e non ero del tutto attento alla conversazione, tant'è che dopo un indefinito tempo per me durato più di un secolo sentii la sua voce entrarmi nelle orecchie.
<Mag, tutto bene? Mag?>
Sorrideva impacciato mentre cercava di catturare ulteriormente la mia attenzione. La linea del suo sorriso accompagnava quel suo viso dai lineamenti morbidi piacevolmente; salii con lo sguardo sui suoi occhi blu cobalto, che abbinati ai capelli neri carbone spettinati creavano quella combinazione che tanto amavo. La mia attenzione si spostò sulla curva del collo e sullo scollo della maglietta rovinata da cui sbucavano diverse rune.
<Ehi Mag?>
Scossi la testa tornando alla realtà.
<Che stavamo dicendo?>
<Veramente eri tu che stavi parlando...>
Era imbarazzato, decisi di alzarmi lasciando a metà il mio caffè accompagnato dalla mancia per il cameriere, presi la mano di Alec e mi diressi a zonzo per le strade del parco.
<Che cosa sta succeden-?>
Feci tacere Alexander baciandolo in modo casto sulle labbra, tuttavia fu lui a spingere con inaspettata insistenza la lingua nella mia bocca esplorandone ogni centimetro, quando mi scostai mi resi conto di essere avvinghiato a lui, che nel frattempo era arrossito in un modo così tenero che mi fece venir voglia di dargli un altro bacio fugace.
<Penso che tu lo sappia benissimo Alexander.>
Sorrisi maliziosamente ancora tra le sue braccia; e restammo così per un attimo infinito, perché per me c'era solamente Alec e per Alec c'ero solamente io, finché non sentii vibrare la tasca dei suoi pantaloni.
Sciogliendosi gentilmente dalla mia presa afferrò il cellulare e mi informò.
<Jace. Scusa, ma dev->
Lo interruppi bruscamente sorridendo.
<Fai pure, non me la prendo, il tuo parabatai avrà bisogno di te.>
Si allontanò e rispose, perciò ne approfittai per osservarlo. Quando si riavvicinò a me chiudendo la chiamata mi disse.
<Scusa, ma Jace e gli altri hanno bisogno di me, se avrò finito in tempo ci vediamo stasera>
<Sì a stasera...>
Dissi con un tono un po' deluso che lo fece sorridere e dopo avergli stampato un bacio sulla bocca lo osservai allontanarsi.***
Perché questi pensieri adesso?! Ho così tante cose da fare, ma non ho fatto a meno di ricordare una cosa tanto insignificante successa quasi un secolo prima.
Corro alla porta per arrivare in salotto e preparare il necessario per l'evocazione del demone prima delle due di pomeriggio, ma appena la mia mano sfiora la maniglia della porta mi blocco di scatto.
Una lacrima mi riga il volto scendendo da uno dei miei occhi felini.
È oggi.
Me ne sono dimenticato.
Ma non completamente.
Ho subito annullato tutti i miei impegni suscitando varie lamentele e per poi precipitarmi da lui.
Leggendo sulla pietra:Alexander Lightwood 19-.
Sono caduto in un pianto disperato.Buona sera! (anzi notte visto che sono le 2:30)
O mattina, dipende dai punti di vista...
Beh c'è poco da dire, è la prima one-shot che pubblico su Wattpad, quindi anche se vi sembrerà ripetitivo...
DITEMI CHE NE PENSATE!
E lasciate stelline che fanno sempre piacere ;)
Bye-bye :3
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Ricordi [Malec] ~one-shot
FanfictionSorrisi maliziosamente ancora tra le sue braccia; e restammo così per un attimo infinito, perché per me c'era solamente Alec e per Alec c'ero solamente io...