Ci sono tanti libri che parlano d'amore, una cosa li accomuna tutti.
In tutte le storie lui è il ragazzo da conquistare, il bad boy dall'animo di pietra, a cui tutte vanno dietro, ma a lui non frega un cazzo di nessuna finché non arriva lei.
Ma se...
Ancora non ci credo che lei è ritornata da me. Mi sembra così surreale, è passato un sacco di tempo dall'ultima volta che l'ho vista, ma come ho detto non è cambiata.
E anche se si fosse fatta i capelli verdi e avrebbe messo le lenti a contatto rosse l'avrei riconosciuta.
Per questa sera le ho preparato una sorpresa, una che non si scorderà tanto facilmente.
Decido di alzarmi dal letto senza svegliarla, deve aver passato un bruttissimo periodo con quel ragazzo che è morto. Da un certo punto di vista sono anche felice che lo sia, almeno sono sicuro che lei non proverà mai qualcosa per lui. Ma da un altro sono molto dispiaciuto, perché Angel ci teneva veramente tanto a lui se è scappata ed è stata via così tanto tempo.
Alzheimer è una malattia che non perdona tanto facilmente, e colpisce chiunque. Anche il nonno del mio migliore amico ne ha sofferto, e con lui tutta la sua famiglia.
Questi pensieri mi arrovellano la testa mentre sono sotto la doccia. Devo pur pensare a qualcosa per distrarmi, anche se non sono bei pensieri.
Quando ho finito di lavarmi vado in cucina e decido di prepararle una colazione con i fiocchi. Preparo il caffè e scaldo del latte perché mi ricordo che a lei piace solo il cappuccino. Esco di casa e nel bar infondo alla strada prendo due brioche, una con dentro la nutella e un'altra con dentro la marmellata di albicocche. La nutella di prima mattina non riesco proprio a mangiarla.
Ritorno a casa e prendo due bicchieri alti e stretti per il succo, io all'arancia e lei alla pera. Metto il tutto su un vassoio e poi lo proto in camera da letto. Quando entro lei sta ancora dormendo. Appoggio la colazione sul comodino di fianco al letto e poi le accarezzo i capelli. È così bella, e non posso credere che sia mia per sempre.
Vedo che si muove e mormora qualcosa nel sonno, dopo di che fa un sorriso e io vorrei morire, è troppo dolce per uno come me. Ma sono troppo egoista per lasciarmela scappare.
-Svegliati tesoro- le mormoro vicino all'orecchio.
Lei per tutta risposta mi mette le braccia al collo e mi tira a lei, non capisco se è sveglia o sta dormendo. Poi con voce soffocata dice: -Ti amo tanto Jase, non lasciarmi mai-.
Capisco che è sveglia e quindi con voce dolce e vellutata le rispondo: -Non posso lasciarti andare neanche se lo volessi, io ti amo come non ho mai amato nessun'altra ragazza-.
Dopo queste mie parole lei spalanca i suoi occhioni celesti e mi guarda con un sguardo che non avevo mai visto. In quello sguardo c'è solo un'unica emozione, che soffoca e annega tutte le altre, l'amore. Lei mi sta dicendo che mi ama attraverso gli occhi.
Sicuramente è lo stesso sguardo che ho anche io adesso, sono innamorato pazzo di lei come non lo sono stato mai in vita mia.
Distoglie i suoi occhi da me e guarda il comodino, ad un tratto tutto l'amore per me viene quadruplicato, ha capito che le ho preparato la colazione, quello che le piace tra l'altro.
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