Capitolo uno: Speranza

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"Yoongi-ssi! C'è un nuovo ordine per un corsage*! Gigli bianchi, alcuni verdi e un fiocco argentato!" Yoongi sentì il suo capo chiamarlo dall'altra parte del negozio e si fermò dal badare ai narcisi che sembravano appassire, tirando un taccuino fuori dalla tasca del suo grembiule.

"Dei gigli bianchi, alcuni verdi e un fiocco argentato?" ripeté scrivendo e guardando il suo capo per la conferma. Lei annuì dalla cassa e camminò nella direzione del ragazzo.

"Comunque non devi occupartene ora, puoi cominciare a lavorarci dopo che abbiamo chiuso, va bene?" La ragazza fece un sorriso caloroso che Yoongi ricambiò con tutto il cuore.

"Arasseo, noona*" disse lui prima di riempire di acqua fresca l'annaffiatoio. Lei girò gli occhi verso l'alto.

"Yoongi, te l'ho detto di chiamarmi Yuri"

"Noonaaa, noonaaaa" canticchiò Yoongi mentre innaffiava i fiori, scuotendo il bacino scherzosamente.

"Sei veramente un nerd" Yuri ridacchiò appoggiandosi sullo scaffale accanto a lei.

"Ma mi ami." Il ragazzo sorrise e rimise l'annaffiatoio al proprio posto, asciugandosi le mani contro il grembiule.

"Quello è discutibile" rise lei.
Yoongi fece il broncio e si mise la mano sul cuore.

"Questo fa male."

"Sopravviverai, ora vai a badare alla cassa, io resterò qui."

Annuendo, Yoongi si diresse verso l'entrata del negozio slegandosi e piegando il grembiule e lo mise vicino alla cassa. Aggiustandosi la coroncina di fiori sulla testa, Yoongi sospirò e guardò fuori dalla finestra del negozio.
San Valentino era passato da alcuni giorni e questo significa che il negozio era stato considerabilmente occupato. Non si poteva esattamente dire che Yoongi fosse una persona socievole, ma se dei clienti avessero voluto dargli una spiegazione di cinque minuti su come si sarebbero dichiarati, lui non li avrebbe delusi.

Ad essere onesti quello era uno dei motivi per cui lui amava il suo lavoro, la ragione più comune per la quale una persona entrava era per comprare un regalo alla/al loro amato/a. Yoongi riusciva sempre a capirlo appena entravano i clienti, che splendevano praticamente pensando a quali fiori avrebbero dovuto prendere e cosa ne avrebbero pensato i loro partner.

Yoongi non poteva negare di essersi chiesto come sarebbe stato avere qualcuno che si ama così tanto, ma da ciò che aveva capito dai clienti, doveva essere veramente bello.
La campanellina sulla porta suonò, segnalando che un nuovo cliente era entrato, tirando Yoongi fuori dai suoi pensieri.

Egli alzò lo sguardo e guardò la persona che era entrata. Era un ragazzo, abbastanza alto, con i capelli castani chiaro pettinati di lato e le mani infilate nelle tasche dei suoi jeans.
Aveva l'aura di qualcuno che stava comprando qualcosa per la propria amata, ma la sua espressione metteva pena a Yoongi. Sembrava incredibilmente triste mentre osservava i vari fiori nel negozio. Yoongi sapeva che l'aveva notato anche Yuri, anche rivolgendole solo uno sguardo si capiva tutto. Le sue labbra formavano una linea dritta e le sue sopracciglia un po' aggrottate mentre guardava lontano da lui versando più terra in un vaso.

"B-Benvenuto!" salutò Yoongi, decidendo che sarebbe stato meglio dire qualcosa. Non è che non avesse avuto a che fare con clienti tristi prima, ovvio che era già successo, solo che lo turbava ogni volta. Anche se Yoongi sapeva che essere sconvolti facesse solo parte della vita, odiava vedere altre persone sconvolte più che essere sconvolto lui stesso. "C'è qualcosa con cui la posso aiutare?"
L'uomo alzò lo sguardo su Yoongi e si spostò un ciuffò di capelli dalla faccia prima di rispondere.

"Cosa mi raccomandereste per..... scusarmi con una persona?" chiese l'uomo il quale, apparentemente, guardava tutto tranne che Yoongi.

"Per scusarsi? Uhm..." Yoongi pensò per un secondo "A me sono sempre piaciuti i piccoli bouquet, da magari, cinque fiori. Sono semplici, ma nel modo più bello."

Flower Boy (YoonSeok) TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora