Mamma! Vieni! Non vedi che papà è venuto a prenderci?

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Draco entrò nella cella. L'occhio subito gli cadde sul bambino biondo steso sul lettino. Al suo fianco c'era Hermione, seduta sul pavimento con me gambe piegate sul lato, la testa poggiata sul lettino e la mano che stringeva protettiva quella del figlio. Cercò di non fare rumore, beandosi di quella visione, che d'ora in poi avrebbe faticato a vedere di nuovo. Purtroppo i cardini della porta erano arrugginiti e il rimbombo di un sinistro cigolio si ampliò nella cella. Hermione si destò dal suo sonno, scatto in piedi e gli occhi nocciola già sugli attenti si spalancarono ancora di più nel vedere Draco. Cercò velocemente la bacchetta tra i vestiti, ma inutilmente. Ovviamente le era stata presa dai Mangiamorte. Arrendendosi al non avere la sua unica arma con se lo guardò con ancora più astio.

-Cosa vuoi?- il suo tono era freddo, impassibile, così diverso dal normale che a Draco parve che non appartenesse a lei. Come se ci fosse un'altra ragazza a parlare ed Hermione muovesse solo le labbra. Di solito la sua voce era sempre così ricca d emozioni da far tremare il biondo da quante sensazione potesse provare a causa di una singola parola della riccia, E ora si trovava di fronte un pezzo di ghiaccio, impenetrabile. Trovò una certa familiarità in quell'atteggiamento, per poi ricordarsi della maschera che lui stesso aveva indossato fino a poco tempo prima per nascondere i suoi sentimenti. Sentimenti che però lei era riuscita comunque a leggere sul suo volto. Che ora lo stesse ripagando con la stessa moneta parlandogli con quella indifferenza che lui aveva sempre usato?

"Probabilmente si", si rispose da solo.

L'aver passato tempo con lui l'aveva resa un po' meno innocente, su tutti i punti di vista. La osservò ancora, la figura esile e piccola ma con probabilmente più carattere di lui e di molti altri Mangiamorte. Hermione era diventata ormai una donna, era cresciuta molto durante la guerra e ancora di più quando era ripresa a causa della pazzia di Bellatrix. A Draco venne in mente la piccola bambina grifondoro con i denti da coniglio un po' sporgenti, i capelli così crespi e indomabili e così fragile da averla portata al pianto varie volte a causa dei suoi insulti. Ora di quella bambina era rimasto poco. Forse solo quella informe massa di capelli che, nonostante fosse un po' più liscia, conservava il suo caratteristico disordine. Li aveva accarezzati quella notte, scoprendoli molto più morbidi di quanto si aspettasse.

-Cosa vuoi?!- ripetè lei, stavolta più forte, vedendo che il ragazzo non accennava a rispondere.

-Niente Granger, semplicemente vedere quanto male ti avessero conciato i Mangiamorte dopo la tua scenata.- rispose lui imponendosi un tono freddo e distaccato, come quello usato da lei.

-Bene, mi hai visto, ora puoi anche andar via e lasciarci stare.- disse lei ponendosi in modo la coprire in piccolo corpo del bambino, ancora addormentato.

-Che c'è, Granger? Hai paura?- cominciò Draco avvicinandosi -Paura che vi lanci addosso incantesimi da cui non potreste difendervi?- la prese ancora in giro, parlandole con scherno e ponendosi a pochi centimetri da lei.

Vide che tremava leggermente ma continuava a tenere quello sguardo apparentemente così coraggioso su di lui, come da vera grifondoro. Alzò il braccio per passare le dita tra i capelli disordinati di lei trovando ancora quella morbidezza, così come la ricordava.

-Sai Granger, i tuoi capelli, così messi, mi ricordano delle cose...-

-E cosa dovrebbero ricordarti i miei capelli? Quando ti prendevi gioco di me a scuola?-

Lui rise.

-Non potevi sbagliare di più, Hermione...- disse il nome della ragazza in un sussurro e vicino all'orecchio di quest'ultima che rabbrividì.

-Mi ricordano le notti in cui mentre stavi sotto di me te li accarezzavo.- le disse sempre vicino l'orecchio, con voce roca e bassa.

Il viso di Hermione andò in fiamme e la sua espressione di rabbia venne sostituita da una scioccata e leggermente impaurita. Sentì come un pugno al petto, il cuore cominciare a battere più velocemente e uno strano calore propagarsi in tutto il corpo. Poi Draco riprese a parlare.

||Dramione|| Mamma! Vieni! Non vedi che papà è venuto a prenderci? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora