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Sto andando verso il bagno quando sento una mano attorno al mio braccio che stringe con una forza quasi disumana e mi tira verso l'aula di arte.
"Sei scemo in culo per caso?" Mi domanda Louis appena entriamo sbattendomi contro la porta.
"Non puoi dire che scopo con la mamma!"
"Ok ma lasciami adesso, ho paura"
"Non me ne frega un cazzo!" Urla lui stringendo ancora di più.
"Louis per favore"
Passa qualche secondo a fissarmi, poi mi lascia.
"Appena entriamo in mensa darai un bacio così penseranno che è tutto a posto, ora vattene"
Non è giusto, non può darmi la colpa, io non ho detto niente di sbagliato e poi perché sono stato zitto?
"Scusa"
Sussurro mentre mettiamo piede in mensa.
"Scusa se non sono morto quella volta, vedrò di renderti felice la prossima" detto ciò gli lascio un bacio sulle labbra e vado a sedermi al tavolo delle mie due amiche, dal mio sguardo capiscono che c'è qualcosa che non va quindi evitano di farmi domande o complimenti sul fatto che ho appena bacio quello che per la scuola è il mio fidanzato con il quale qualche ora prima ho litigato; peccato che molta gente nella mensa non sia come loro e venga a dirmi che è contenta di vederci di nuovo insieme.
Viene gente che non ho nemmeno mai visto.

*

Oggi Nick stava male perciò sono rimasto a casa a studiare per il test di domani che non sapevo nemmeno di avere ma sul gruppo della classe Tancredi ha chiesto le pagine e Axel ha detto che c'è tutto il quinto canto della Divina Commedia.
Cosa che io devo sono rileggere dato che nell'altra scuola abbiamo già fatto.
Mi piace questo canto, è molto bello vedere come Francesca sia buona e pura nonostante sia caduta nella trappola dell'amore in cui l'amore cortese non permetteva di lasciarsi andare, e poi Paolo piange, un uomo che piange e quasi poesia.

Vengo però interrotto da Louis che mi leva il libro di testo dalle mani e lo scaraventa in un angolo della stanza.

"Ti amo Harry"
"Tu sei ubriaco. Tu hai rovinato la mia famiglia perché ami mia mamma ora non venire a dire cazzate" gli dico con tono duro, arrabbiato e sgarbato.
"Io ti amo Harry.
Se tu morissi io impazzirei".
Mi alzo spazientito e vado a raccogliere la Divina Commedia.
"Non mi interessa quello che hai da dire, io ho pianto fino ad un'ora fa pensando a quello che mi hai detto oggi, ho sofferto come un cane, e tu ora vieni a dirmi questa cosa...non è vero che mi ami. Se mi amassi avresti pensato al fatto che le tue parole mi avrebbero fatto solo che male. È da quando stai con mamma che cerco di farvi vivere la vostra vita, papà sta qui solo perché gli faccio pena e pensa che se andasse via potrei mi potrei uccidere da un momento all'altro, Tu non fai altro che ricordarmi che non valgo un cazzo, mamma pure.
Ed io non so perché sono ancora qui.
Il punto è che io voglio morire, ma voglio anche dimostrarti che tu non mi abbatterai ancora, per colpa tua stavo per uccidermi quest'estate.

Stai tranquillo, se sei qui per pulirti la coscienza puoi anche andare, non proverò a suicidarmi. Vai pure a scoparti mia mamma, e dormi con lei sta notte, io non dormo con un cane nella mia stanza."

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