Flashback
"Alissa! Dobbiamo andare! Tornerai a giocare domani con David." Disse mia madre urlando per la terza volta.
"Si arrivo! David mi sa che dobbiamo andare via anche tua madre ti chiama."
"Si hai ragione Aly andiamo".
Lui era l'unico bambino che mi chiamava Aly, ricordo il giorno in cui ci incontrammo per la prima volta per via dell'amicizia delle nostre famiglie dove lui mi disse "ti chiami Alissa giusto? Mhmm... che ne dici se ti chiamo Aly? Così saró l'unico a chiamarti così!" E infatti lui era l'unico. Lui è l'unico amico che ho, con cui gioco e mi diverto.
"David aspetta!" Lo chiamai mentre correva verso sua madre "Dimmi Aly" mi rispose.
"David promettimi che saremo
amici per sempre qualunque cosa accade nel bene e nel male." "Certo Aly te lo prometto".10 anni
Dopo...."Alissa svegliati devi andare a scuola!" Disse mia madre urlando dal piano di sotto. Odiavo andare a scuola ma non perché odio studiare ma per il semplice fatto che sono sola, non ho nessuna amica che mi aspetta all'entrata della scuola gridandomi quanto anche quel giorno fossi in ritardo, oppure qualcuno con cui studiare il pomeriggio o andare alle feste. No. E sapete perchè? Perchè ho kili in più rispetto a tutte quelle ragazze che possono indossare qualsiasi vestito perchè tutto a loro sta bene. Beh a me no, a me non sta bene nulla, per tutti io sono solo una sfigata in sovrappeso da evitare, perché ormai il mondo è questo, ormai importa solo l'aspetto fisico, a loro importa fare bella figura quando escono e di certo non possono farla se si portano dietro una come me, perché per loro se tu sei grossa sei brutta, una ragazza da evitare e neanche da degnare di uno sguardo. Ma loro non hanno mai provato a conoscermi veramente, a scoprire se sono simpatica o magari una buona amica ... No. A loro importa solo l'aspetto fisico. Ed eccomi qui ancora una volta a seguire la mia routine quotidiana: lavarmi, vestirmi, fare colazione e avviarmi con la musica nelle orecchie verso la mia odiata scuola. La campana non è ancora suonata e io odio arrivare presto a scuola perché appena arrivo in cortile tutti mi guardano con disprezzo e bisbigliano tra di loro. La campana suona e io mi avvio verso la folla di ragazzi....
"Guardate chi c'è! La mongolfiera Alissa" Tutti risero alle mie spalle. Quella voce la conoscevo bene. Quella voce che con gli anni è cambiata ma che sento da quando avevo 7 anni... Quella era la voce della persona che mi aveva promesso che sarebbe restata sempre al mio fianco... Lui era David Collins l'unica salvezza che avevo ma che adesso non potevo più chiamare salvezza ma incubo.
Lui era il ragazzo che mi prendeva in giro e mi derideva davanti a tutta la scuola. Lui era la persona che aveva permesso a tutti di ridere di me e di rendermi la vita un inferno. Era il ragazzo più bello della scuola: occhi di un azzurro scuro quasi blu, capelli neri, fisico palestrato e alto, insomma il tipico ragazzo che ha le ragazze ai suoi piedi, mentre io....io.... ero definita la più brutta della scuola avevo i capelli rossi lunghissimi mossi ma che ormai non curavo più visto che sempre brutta rimanevo, occhi verdi, pelle chiara e pochissime lentiggini sul viso ma il problema per loro era infatti il corpo. Feci finta di niente ormai abituata e percorsi i lunghi corridoi che portavano alla mia classe. Per fortuna David era un anno più grande quindi non avrei dovuto sopportarlo anche in classe. Seguì le mie lezioni e passai la ricreazione come al solito sola. Finite le lezioni mi diressi a casa, pranzai e mi misi sul letto a pensare che per fortuna avevo sempre i miei genitori accanto che mi facevano spuntare il sorriso e con questo pensiero mi addormentai...
Mi svegliai verso le 5 del pomeriggio per fare i compiti tanto come ogni giorno non avevo nulla da fare.
"Alissa, tesoro, vieni qui un secondo devo dirti una cosa"
Scesi le scale e mi avviai verso mia madre. "Dimmi mamma"
"Stasera a cena verranno i Collins va a prepararti" ecco solo questa ci voleva.. I Collins: Adelle, Thomas Collins e per finire uno stronzo di figlio chiamato David Collins. I miei erano rimasti sempre in contatto con loro. I genitori di David erano davvero dolci e generosi e non capisco come il loro amato figlio sia diventato così. In fondo non potevo arrabbiarmi con mia madre per averli invitati in quanto non avevo mai raccontato di come mi trattava David ogni giorno, lei pensava che crescendo avevamo preso strade diverse e quindi per questo fatto non ci frequentavamo più. Lei addirittura pensava che avevo delle amiche. In sostanza mia madre non sapeva nulla di quello che affrontavo ogni giorno, infondo ero io che non gli raccontavo nulla per non farla preoccupare.
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L'amore va oltre...
Romance"David promettimi una cosa" dissi al bambino difronte a me. "Dimmi Aly". "David promettimi che noi saremo amici per sempre qualunque cosa accade nel bene e nel male". "Certo Aly te lo prometto". Mi disse, ma purtroppo non fu così... Lei è Alissa Mab...