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Non appena entro in casa guardo l'ora, sono le 3 p.m., non posso crederci di aver impiegato due ore per tornare da scuola, è un tragitto davvero troppo lungo. Salgo le scale e finalmente raggiungo la cucina. A dir la verità oggi non ho molta fame molta fame ma decido di mangiar ugualmente un bel piatto di pasta. Credo che per un italiano non esista un cibo più buono, a me fa semplicemente impazzire. Appena è pronta la mangio per poi sdraiarmi sul divano a guardare la tv. Anche se ho 15 anni e sono un po' cresciuta per i cartoni, adoro vedere i Simpson, mi fanno morire dal ridere e se è successo qualcosa durante la giornata riescono a distrarmi. Oggi però non hanno questo potere, non riesco a non pensare ai bellissimi occhi di quel ragazzo a cui sono andata addosso e al stupendo sorriso dell'altro. È possibile che abitando nella stessa via non ci siamo mai incontrati? I miei pensieri vengono immediatamente interrotti dal telefono che squilla, mi alzo e rispondo

"Pronto"

"Ciao tesoro, tutto bene? Oggi ti sei dimenticata di chiamarmi quando arrivavi a casa"

"Ah scusa, hai ragione. Mi dispiace molto ma mi sono proprio dimenticata"

"La solita sbadata!" dice in tono scherzoso"

"Che cosa fai oggi pomeriggio?".

È assurdo, le mamme sembrano avere un radar per queste cose, non appena conosci dei ragazzi carini sono le prime a saperlo.

"Credo che uscirò"

"Ah si e con chi?"

"Con un ragazzo che abita in fondo alla nostra via".

Non faccio in tempo a dire il suo nome e immediatamente lei mi precede.

"Stai parlando per caso di Ivan Caprioglio?"

"Sì... perché?"

"No così tesoro, comunque mi va benissimo se esci con lui, conosco i suoi genitori e mi fido ciecamente di loro".

Credo che questa conversazione stia diventando troppo strana per cui la saluto e chiudo la chiamata. Mi do una sistemata ed esco di casa per andare dai due Ivan. Appena arrivo di fronte a casa di Caprioglio citofono e mi da il benvenuto una splendida bambina che avrà avuto circa dieci anni. Si capisce anche a chilometri di distanza che deve essere la sorella di Caprioglio, sono quasi identici. Comunque a parte questa considerazione lei mi accoglie immediatamente e mi porta in salotto dove i due stanno giocando alla Play. Non riesco a fare a meno di pensare quanto siano diversi: da un lato c'è Caprioglio alto, capelli castani, occhi di un verde dello stesso colore delle foglie in autunno prima che diventino gialle, sorriso stupendo, oserei dire dolce, carnagione abbastanza abbronzata e carattere molto socievole e amichevole; dall'altro lato però c'è Facchetti. Anche lui alto ha però i capelli di un biondo scuro, bel sorriso, carnagione meno abbronzata dell'amico ma soprattutto quei bellissimi occhi color del cielo. L'unica cosa che mi turba però in lui è il carattere, appena conosciuto sembrava molto simpatico ma dopo l'occhiataccia che ha lanciato al suo amico dopo avermi chiesto di venire a casa sua, sto rivalutando la mia opinione di lui. Immediatamente la mia analisi viene interrotta dal saluto di Caprioglio che finita la partita mi chiede

"Vuoi provare?".

Guardo a quale gioco stanno giocando e noto che è FIFA, mi piace molto, ci gioco sempre con il mio fratellino e devo dire che ci so fare. Così annuisco alla sua domanda e prendo posto sul divano.

"Ci sai giocare?"

"Si abbastanza"

"Vedremo, intanto farai una partita contro Facchetti, vedremo se riuscirai a batterlo. Io ci sono riuscito giusto qualche volta, per il resto a sempre vinto lui".

Lo guardo e mi fa l'occhiolino.

"Se i due piccioncini hanno finito potreste scegliere la squadra!".

Confermo ciò che avevo pensato qualche secondo fa, questo ragazzo è davvero strano.

"Io scelgo il Real Madrid, te Ivan?"

"Lui fa sempre la sua squadra del cuore, il Milan".

Guardo nella direzione di Facchetti e lo vedo annuire, questo ragazzo è molto sicuro di sé e la cosa un po' mi incuriosisce. Scelte le squadre iniziamo la partita e come aveva previsto Caprioglio è stato Ivan a vincere anche se di poco dato che la partita è terminata sul 4 a 5 ma sono ugualmente contenta perché ho saputo dimostrare di tenergli testa.

"Cavolo Anna sei un mostro, non sei brava ma di più, nessuno era mai andato così vicino a battere Ivan".

L'altro ci guarda e poi dice

"E' inutile che proviate a battermi, mai nessuno ci riuscirà, sono il campione indiscusso di questo gioco".

Io e Caprioglio ci guardiamo subito dopo la sua affermazione e non possiamo fare a meno di scoppiare a ridere. Ivan ci guarda e dopo pochi secondi si alza, mi carica sulle sua spalle, corre su per le scale mi porta in bagno, chiude la porta a chiave e mi poggi sul bordo della vasca. Non riesco a capire il perché di questa reazione e mi sembra ancora più strano quello che sta facendo ora, infatti mi sposta i capelli dietro l'orecchio, mi accarezza la guancia e piano piano si avvicina a me. Vorrei tanto allontanarmi da lui, ma il mio corpo è bloccato, non si muove, vuole restare li per capire cosa sta accadendo e in qualche secondo ha la risposta che cercava perché lui mi bacia. Non riesco a definire quel bacio, è stato dolce, delicato, ma allo stesso tempo bollente. Vedo che si allontana da me e non posso fare a meno di chiedere il perché di questo gesto.

"Come mai?".

Lui alza il sopracciglio, tra me e me penso che in questo modo sia dannatamente figo, e poi risponde.

"Hai perso, credevo volessi un premio di consolazione".

Mentre dice queste parole mi guarda e gli spunta un sorriso malizioso, devo essere completamente rossa e la cosa mi mette in imbarazzo. Credo però che lui lo abbia notato, così apre la porta del bagno e vedo lo sguardo di Caprioglio puntato su di lui. Immediatamente mi alzo, scendo le scale e mi dirigo alla porta, non posso restare un secondi di più in questa casa, ciò che è successo è davvero troppo strano. Non faccio però in tempo ad aprire la porta che qualcuno mi afferra per il polso. Spero tanto che non sia Facchetti perché non saprei cosa dire. Mi volto e per fortuna è Caprioglio che appena lo guardo inizia a dire

"Mi spiace molto, Ivan è solo un cretino, non pensa quello che fa"

"Ah beh io credo che ci pensi ma non importa, per fortuna non è successo nulla di che"

"Lo so ma vedi devi sapere che lui è sempre stato molto attento alle ragazze che frequentavo da dopo la storia con Elena, una mia ex che mi ha spezzato il cuore. Così ogni volta che c'è qualcuna che mi interessa lui le fa sempre un piccolo test per vedere se è all'altezza".

In questo preciso istante le parole di Caprioglio mi risuonano nella mente 'ogni volta che qualcuna mi piace', quindi io gli interesso, non mi era mai capitata una cosa del genere. Alzo il viso per guardarlo e vedo che è un po' in imbarazzo per quello che ha detto, deve essersene accorto dopo per cui la sua reazione è capibile.

"Tranquillo non ti preoccupare, non è successo nulla ed è tranquillamente perdonato".

Mi porgo verso di lui e lo saluto con un bacio sulla guancia e vedo immediatamente formarsi sul suo volto uno dei suoi splendidi sorrisi. Lo saluto, lui mi saluta e mi dirigo verso casa mia. In questo preciso istante la mia mente è affollata da mille pensieri, non posso fare a meno di pensare a come li ho conosciuti oggi, a quanto sono diversi, a quello che ha fatto Facchetti e a ciò che mi ha detto Caprioglio. Tutto questo mi sembra veramente strano e credo che stasera quando tornerò a casa parlerò approfonditamente con mia mamma per capire come mai conosce la famiglia Caprioglio. Per il momento devo solo cercare di distrarmi.

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