Messaggi preoccupati e programmi di cucina

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JAMIE.

Il cellulare che squilla per l'ennesima volta mi risveglia dal mondo dei sogni. Maledico mentalmente chiunque mi abbia scritto. Ma, ovviamente chi poteva essere più fastidioso del mio assillante migliore amico?

Barbie
Buongiorno, raggio di sole :')

Barbie
Sono le dieci, svegliati

Barbie
Puoi essere più pigra di così?

Barbie
Ovviamente sì, dato che sono le undici e mezza e tu non ti decidi ad alzarti.

Barbie
A volte penso che dovrei trovarmi un'altra migliore amica.

Barbie
Dai, nanetta, scherzavoo

Barbie
Non ero serio.

Barbie
Dai, scusa. Giuro che stavo scherzando.

Barbie
Lo sai che non ti sostituirei mai!

Barbie
Facendo così però mi fai incazzare.

Barbie
Perché hai una cazzo di autostima sotto ai piedi.

Barbie
Basta. Se non mi rispondi entro dieci minuti vengo a casa tua.

L'ultimo messaggio è stato inviato sei minuti fa, così mi sbrigo a rispondergli.

Me
La pianti di farti filmini mentali? Stavo dormendo. Tu sei strano, ciuffetto.

Sospiro pesantemente, prima di lasciarmi cadere a peso morto sul mio comodo letto. Non ho neanche il tempo di chiudere occhio, che sento la notifica di un messaggio.

Barbie
Tu dormi fino all'una di pomeriggio! Questo è strano. Ad ogni modo, a che ora ci vediamo?

Alzo gli occhi al cielo e sbuffo di fronte ai suoi repentini cambi d'umore.

Me
Ma noi non dovremmo tipo passare un po' di tempo con la nostra famiglia?

Barbie
Tecnicamente sì... beh, se vuoi ti lascio stare, ho sentito che Abigail si è trovata un nuovo ragazzo ;)

Me
Alle 2 da me?

Mi alzo dal letto e mi guardo allo specchio. Il mascara che ho dimenticato di togliere ieri sera è tutto colato lungo le guance e i capelli sembrano fatti di paglia.
Mi sistemo come meglio posso, spazzolandomi i capelli e lavandomi la faccia. Indosso un maglione che posseggo dall'anno scorso, e ammiro compiaciuta il fatto che mi stia estremamente largo. In realtà non sono mai stata grassa, ma quest'anno sono dimagrita tantissimo, forse per lo stress della scuola.
«Jamie, tesoro. Posso entrare?» chiede mia madre da fuori dalla porta.
«Certo, entra» la esorto sorridendo.
«Hai bisogno di lavare qualcosa?» mi chiede premurosa, sedendosi sul mio letto.
«No, ho già fatto io. Grazie lo stesso»
Mi siedo vicino a lei e la osservo. Gli occhi sono contornati da piccole rughe, così come la fronte e le guance. La pelle è un po' screpolata e le ciocche una volta bionde, lasciano posto a piccoli ciuffi bianchi.
«Non abbiamo neanche avuto il tempo di parlare da quando sei tornata» dice triste.
In questo momento mi sento terribilmente in colpa, ho passato tutto il mio tempo con Niall, mentre lei cercava di avere la mia attenzione.
D'impulso mi avvicino e l'abbraccio forte. Lei ricambia subito, inondando i miei sensi del suo profumo familiare.
«Mi sei mancata, mamma» mormoro contro la sua spalla.
«Mi sei mancata anche tu, Jamie» sussurra accarezzandomi i capelli.
«Però c'è una marea di impasto per biscotti da basso» dice divertita, staccandosi.
«Magari pomeriggio potresti prepararne un po' con Niall»
«Certo» rispondo sorridente.
«Accompagno le gemelle dalla nonna, vuoi venire?» chiede alzandosi.
«No grazie, oggi resto a casa. Magari chiedo ad Ab e a Sam di darci una mano»
«Samantha va a pattinare con le sue amiche» mi spiega dalla porta.
«E Ab?»
«Con il suo nuovo ragazzo» alza gli occhi al cielo scocciata.
«È solo una fase, mamma» esclamo divertita dal suo atteggiamento.
«Beh, in ogni caso pregherò per lei» commenta facendomi ridere.
«Mamma» urlo quando è ormai nel corridoio.
«Sì?» sbuca dalla porta.
«Quando vedrò Christi e Lauren?»
«Christine è in Francia, dovrebbe tornare il 22 o il 23. Mentre Lauren sta preparando le ultime cose dal suo vecchio appartamento prima di trasferirsi. Dovresti vederle entrambe a Natale» mi rassicura con un sorriso, prima di lasciare la stanza.
Devo ancora abituarmi a tutto questo silenzio. Neanche quando stavo nell'Illinois c'era questa pace. Di solito Stacey correva da un parte all'altra come una pazza, oppure usava il phon per ore intere, oppure cantava a squarciagola sotto la doccia.
Adesso che Christine è sempre in viaggio, Abigail perennemente con il suo ragazzo e Lauren che si trasferisce in un altro stato, la casa mi sembra vuota. In più questo senso di solitudine è accentuato dal fatto che sia Sam, sia Kristen e Ellen sono sempre fuori casa. Papà non lo vedo da un sacco di tempo, da quando è partito verso Madrid per lavoro, ci sentiamo poco. Sono contenta che Niall sia una figura costante nella mia vita. Ogni volta che torno a Mullingar, lui trova una scusa e mi viene a trovare. Non potevo trovarmi un migliore amico più perfetto. Come se avesse sentito che pensavo a lui, sento la sua tipica suonata del campanello, che sarebbero una serie di quattro squilli terribilmente lunghi e irritanti.
Ma in questo momento non me ne può fregar di meno. Corro giù dalle scale, lo vedo aprire la porta e guardarsi intorno confuso. Non gli do il tempo di aprire bocca, che gli salto in braccio. Lui mi afferra appena in tempo e mi abbraccia sorpreso dal gesto improvviso.
«Hey» borbotto con la faccia schiacciata contro il suo petto.
«Ciao, nanetta» mormora accarezzandomi i capelli.
«Come mai questa accoglienza?» chiede mentre io scendo dalla sua presa.
«Niente, così» alzo le spalle, andando verso la cucina.
«Allora, che si fa oggi?»
«Mi madre mi ha detto di fare i biscotti, se non hai voglia possiamo vederci più tardi» spiego tirando fuori le formine da una mensola in legno.
«No, anzi. Non mi andava di uscire oggi» mi rassicura prendendo un grembiule e legandoselo attorno alla vita.
«Sei sicuro di esserne capace?» gli domando scettica, nascondendo un sorrisetto.
Lui mi guarda come se gli avessi detto una bestemmia.
«Tu...» comincia puntandomi un mestolo contro il petto.
«Come osi insinuare una cosa del genere?» continua facendo una voce alquanto effeminata. Io lo guardo sorridendo.
«Tu non sai niente, tesoro» marca l'ultima parola riempiendola di disprezzo.
«Potrei andare a uno di quei programmi di cucina che fanno vedere su real time» esclama posando "l'arma".
«Oh, non ne dubito, ciuffetto»

Best Friend Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora