È reale oppure no?

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Avete presente quando tentate di far spaventare i vostri amici con le suonerie più inquietanti? Ecco anch'io ho fatto questo scherzo più e più volte e mi sono divertito alle reazioni: l'ho fatto talmente tante volte che mi ero abituato a quelle strane canzoncine.

Sì, ho detto "ero" ed ora vi spiego cos'è successo.

Ero sulla filo mentre tornavo a casa, seduto in ultima fila con le cuffie nelle orecchie, mentre sulle note di "Lonley Day" dei "Sistem of a Down" imitavo una chitarra invisibile, ignorando completamente le parole delle persone che chiacchieravano tra loro, quando la musica iniziò a sfumare e sentì una voce cupa e oscura che diceva "I'll kill you".

Subito pensai all'applicazione delle suonerie horror che avevo scaricato, così andai a controllare e la eliminai immediatamente.

Dopo 10 minuti successe la stessa cosa e iniziai a preoccuparmi; così cambiai tutte le suonerie del telefono: messaggi, chiamate, sveglie, tutto.

Ma non servì a nulla: quell'agghiacciante frase si ripeteva ogni dieci minuti.

Mi tolsi le cuffie pensando non provenisse dal mio telefono; mi guardai in giro, ma mi accorsi che ero l'unico sul bus a sentirla, ma si fermò quando tolsi le cuffie.

Ad un certo punto vidi salire una donna con il passeggino. Era vestita in modo molto strano: indossava dei pantaloni lunghi neri, una camicia a quadri e una giacca nera; considerando che era luglio continuavo a chiedermi come non facesse ad caldo conciata in quel modo.

Alla fine, decisi di farmi gli affari miei e continuai a scrivere ai miei amici su Whatsapp.

Rimisi le cuffie, ma appena il jack entrò nella porta d'ingresso del telefono riudì quella frase: "I will kill you".

Spaventato, alzai lo sguardo e vidi la donna che mi fissava con un'unica e agghiacciante peculiarità: gli occhi erano bianchi, come se non li avesse; le labbra, ricoperte da un rossetto rosso fuoco, le facevano sembrare sanguinolente, come se avesse appena smembrato una persona e mangiato le interiora.

Incuriosito -e spaventato- da quella donna, sbirciai nel passeggino e intravidi un bambino nascosto tra le coperte.

Mi avvicinai alle porte di servizio e, di conseguenza, a quella persona, per scendere e guardai per l'ennesima volta la donna, che continuava a fissarmi.

Ormai era in parte a lei. Riguardai nel passeggino e non vidi un bambino, ma un bambolotto che mi fissava con gli occhi sgranati.

Dalla paura scesi alla prima fermata per fuggire.

Mi ritrovai in centro città, ma l'immagine non si toglieva dalla mente: ad ogni passo che sentivo dietro di me mi giravo spaventato, ma tutte le volte non c'era nessuno; così iniziai a correre fino ad arrivare in stazione per prendere il treno.

Appena salito nel vagone udii l'auto parlante che diceva "Prossima fermata stazione centrale di Bologna", poi silenzio.

Dopo qualche minuto si riaccese e da esso uscì quella terribile frase che diceva: "I'll kill you. You are dead".

Dal panico corsi fuori dal treno ancora fermo.

Come la prima volta non ero da solo sul veicolo, ma mi domandavo il perché le altre persone non riuscivano a sentire quella voce e perché non scappavano.

Che fosse tutto frutto della mia immaginazione? Forse sono pazzo? Non lo so cosa sono sta di fatto che, ragazzi miei, appena incontrate un uomo con gli occhi bianchi vestito di nero scappate perché... IO VI UCCIDERÒ.

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