Rose non aveva mai avuto un buon rapporto con le persone che le si trovavano attorno.
Era sempre stata una ragazza in carne e, già da piccola i bambini e i suoi compagni di classe la prendevano in giro a causa delle sue forme.Settembre.
Rose si era appena trasferita con la madre in un piccolo paesino di montagna.
Dopo la separazione dei genitori nulla riusciva a renderla felice. Non riusciva a immaginare che il padre stesse con una donna che non fosse la madre.
E lei, creatura così fragile, lasciata allo scoperto di tutto, senza più una protezione. Lunghe e violacee occhiaie si dipingevano tutte le mattine sul volto della madre. Grosse borse causate dal pianto pendevano sotto i suoi occhi arrossati e lucidi.
In casa c'era sempre un forte odore di fumo di sigaretta e di alcol.
E tutte le notti Rose veniva svegliata dalle urla soffocate dal pianto della madre e dalle grida sanguinanti del padre.
"Rose svegliati! In fretta, dobbiamo andarcene." sentiva in lontananza.
"Rose! Rose.."
Sudore. Pianto. Fiatone. 3:34 AM segnava la sveglia. Un altro brutto sogno. Un'altra notte insonne.
Rose scese dal letto. Andò in bagno.
Si guardò allo specchio. Gli occhi rossi e le mani tremanti. 'Sono davvero io?' Pensò accarezzando la figura allo specchio.
Si rinfrescó il viso.. doveva tornare a dormire. Il giorno dopo l'avrebbero attesa tante nuove emozioni. Forse troppe per lei.
Il primo giorno di liceo non si scorda mai.
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Pietre e bastoni ti rompono le ossa ma le parole ti fanno venir voglia di morire
RomanceRose ha 14 anni, quasi 15. Non le piacciono le persone, come tutte le adolescenti di oggi in fondo. Esclusa dalle altre persone, si ritrova di fronte l'unica persona che avrebbe davvero voluto dopo tutti quegli anni. Il primo giorno di liceo non si...