Aprii gli occhi con cautela, e subito venni accecata dalla luce del sole, che filtrava tra le foglie dell'albero.
Io e Aly ci eravamo addormentate quando il sole era già sorto, dopo un'interminabile conversazione su quanto avvenuto. Non riuscivano a capacitarci della cosa, nè avevamo capito cos'era quella luce, come avesse fatto a sapere dov'ero e, soprattutto, come fosse riuscita a entrare in me e farmi battere di nuovo il cuore.
Alla fine eravamo arrivate alla conclusione che la lucina era la mia anima: si era "staccata" da me quando avevo cominciato a correre velocissima, facendomi diventare un vampiro, poi mi aveva seguita (mantenendo la sua lenta andatura), per "riagganciarsi" infine al mio corpo. Sapere questa cosa mi rendeva più fiduciosa, perché sarei potuta tornare a casa, dalla mia famiglia r dai miei amici, e probabilmente avrei potuto raccontare loro una versione diversa della storia; più... reale. Drammatica, certamente, ma consone alla concezione che tutti abbiamo della realtà.Alice nel frattempo si stava stiracchiando, mugugnando un <Giorno>. Le risposi con un felice <Bonjour>.
Finiti tutti gli stiracchiamenti, i mugugni e gli sbadigli mattutini, chiesi:
-Allora, che si fa oggi?-
-Non so... Ho una fame... Dove potremmo trovare da mangiare secondo te?-
-Mmmh... Magari potremmo mangiare delle bacche, ci sono un sacco di cespugli qui intorno.-
-Già, ma non credo che delle bacche ci faranno vivere per sempre.-
-Vabbè, per ora credo vadano bene. Sempre meglio di niente.- Scrollai le spalle. Una colazione a base di bacche non ci avrebbe ucciso. Ammesso che fossero commestibili.
Scendemmo dall'albero, non senza graffiarci almeno un po', e, dopo esserci stirate ancora le gambe e le schiene doloranti, ci avviammo verso il cespuglio di bacche più vicino. Guardai in alto, verso il cielo azzurro, e vidi che il sole splendeva raggiante, emanando molto calore.
-Sei sicura che siano commestibili?- chiesi, incerta, riferendomi alle bacche.
-All'ottanta per cento sì.-
-Ah... Bene...-
-O la va, o la spacca. Avanti, assaggiamole.-
Il cespuglio di fronte a noi era di un verde scuro, con tante minuscole bacche rosse e molte, moltissime tane di ragni. Era davvero disgustoso dover pescare cibo tra fitte ragnatele e ragni dalle zampe lunghe e sottili, che avrebbero potuto decidere di passare il resto della loro vita camminando sulle braccia e sulle gambe di due povere umane in cerca di cibo... Ber. Mi vennero i brividi e scrollai la testa, immaginando tante piccole zampette che si muovevano sui miei capelli. Okay, basta, dovevo farmi coraggio e superare quei cosetti orribili e cru... No! Erano solo ragni. Erano - solo - ragni. Allungai un braccio verso un punto sgombro dalle ragnatele e stacca i dal rametto una piccola bacca color del sangue. Stessa cosa fece Aly. Sembravano mature.
Ci guardammo negli occhi, poi, al mio tre, ci infilammo le bacche in bocca. Sembravano Katniss e Peeta alle prese con i morsi della notte.
Con una smorfia disgustata, constatammo che avevano di certo un pessimo sapore, ma erano piene di polpa. Non credo fossero velenose, anche se, teoricamente, bisognava aspettare almeno mezz'ora prima di trarre conclusioni accettate.
-Naa, non sono velenose, riconosco l'orribile sapore di quelle che mangiavo da piccola nei boschi. Ha delle tasche?- disse Aly.
Mi tastai il corpo, ma con un paio di leggins e una t-shirt addosso non potevo avere delle tasche.
-No, ma credo che la giacca ce le abbia.-
-Sì, giusto. A proposito, non posso passare il resto della mia vita con solo una giacca indosso.-
-Oii, come la fai lunga! Ritorneremo sicuramente a casa. Ma i vestiti li dobbiamo procurare comunque, hai ragione.-
Aly, che nel frattempo si era messa in bocca un'altra bacca, si bloccò di colpo.
-Ed è morto. Non possiamo ritornare a casa e dire che è stato sbranato da un branco di lupi mannari, nè che tu sei un mezzo vampiro e che io posso trasformarmi in un lupo. Ci manderanno da uno psicologo per il resto della nostra vita, credendo che il nostro racconto sia frutto della mente perversa di due pazze che hanno assassinato io loro migliore amico- a questo punto mi scese una lacrima, mentre Aly continuava a parlare imperterrita con gli occhi lucidi e la voce tremante -e non potremmo neanche dire che è caduto da una rupe, o che è rotolato giù dalla collina perché un rumore lo aveva spaventato, o... O non so cos'altro, perché vedranno tutti il suo corpo ridotto a brandelli, anzi, forse l'avranno già visto, e non so cosa succederà!- Ora le lacrime rigavano le guance a entrambe, e l'abbracciai, come per assicurarsi che nessuna delle due si frantumasse come una statuina di vetro. Poi lei abbassò la voce, fin quasi a farla diventare un sussurro:
-Preferisco che credano che siamo stati rapiti da dei criminali e che quindi ci vorrà molto tempo per ritrovarci. Preferisco che i nostri genitori non cambino opinione su di noi, e che vivranno nella speranza di ritrovare i loro figli, piuttosto che riaverli come dei mostri o morti. Voglio tanto bene a loro, ma il destino ha voluto metterci sulle spalle qualcosa di più grosso di noi, e qualsiasi decisione prendiamo, ci cambierà ancora di più la vita.- la sua voce era diventata via via sempre più impastata, ed entrambe singhiozzavamo tirando su col naso. Ricordi si affacciavano nella mia mente, ricordi della mia vita precedente.
Poi, in un impeto di coraggio, ci staccammo e ci asciugammo le lacrime dal viso. Le posso un mano sulla spalla, sorridendo tristemente.
-Se è questo che vuoi, facciamolo. Dobbiamo darci tempo. L'importante è fare quello che ci sentiamo di fare. Siamo libere, anche se dobbiamo sopravvivere. E siamo insieme. Ognuna di no due è la forza dell'altra, questo conta.-
Sorrise anche lei, annuendo, e ricominciammo a mangiare le bacche. Dopo circa mezz'ora ne avevamo ingerite abbastanza, conservandone alcune nelle tasche della giacca e... Sì, altre nel mio reggiseno sportivo.
Ci incamminammo versi destra, senza scendere la collina. Speravamo di trovare una strada, che magari ci avrebbe condotte in un paesino o, quantomeno, in un rifugio più adatto di un albero per passare la notte.Bonsoir, wattpaddiani!!
È passato un po' di tempo, ma non molto, secondo i miei standard. Ora che è estate, sto cercando di scrivere più spesso, come potete constatare, anche se i capitoli non sono per niente pieni di avventura o altamente interessanti, perché sto cercando di impostarlo come un libro di carta.
(Se non visualizza la foto a inizio capitolo, niente paura, è solo il mio telefono che sta diventando tarato.)
Anyway, spero tanto che, nonostante tutto la mia storia vi piaccia, e non esitate a mettere stelline e commentare!!Baci,
~Sam (✪㉨✪)
STAI LEGGENDO
Noi siamo realtà
FantasiaTre amici, un sogno in comune divenuto realtà. A volte i sogni, però, non sono perfetti come sembrano. La realtà è ben diversa da come la sogniamo. Misteri più antichi di quanto possiamo immaginare emergono alla luce dei nostri occhi, e, sembrerà im...