CAPITOLO 7

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Asia's POV
Forse avevo esagerato con Jade, in fondo non sono sua madre, sa badare benissimo a se stessa e il fatto di averle nascosto tutte quelle cose l'ha fatta giustamente arrabbiare, la capisco, ma io cercavo solo di proteggerla, non volevo si illudesse o si preoccupasse per nulla; l'ho fatto a fin di bene, ma lei questo non l'ha capito. Ero molto dispiaciuta ma conoscevo fin troppo bene Jade e sapevo che non mi avrebbe perdonato facilmente.
Mi alzai dal letto e mi diresti verso il bagno. Avevo bisogno di una doccia fredda. Mi feci scivolare tutte le preoccupazioni di dosso cercando di non pensare troppo a quello che dovevo fare o dire per farmi perdonare da Jade. Chiusi l'acqua, uscii dalla doccia e avvolsi l'asciugamano intorno al mio corpo. Mi diressi verso la mia stanza per mettermi addosso qualcosa di asciutto. Appena aprii la porta e trovai Jade impieni di fronte all'armadio intenta a preparare una valigia.
Io: che stai facendo?
Jade: non lo vedi da te?
Io: perché?
Jade: me ne vado. Non rimango in un appartamento con una ragazza di cui credevo di potermi fidare ma...
Silenzio. Lasciò la frase a metà. In quel momento mi sentii dannatamente in colpa. Per tutto. D'altronde aveva anche ragione. Mi ero comportata da ipocrita egoista. Ero però troppo orgogliosa per potermi scusare. Pensavo di fare la cosa giusta ma non è stato così. E ora, per il mio orgoglio, stavo per perdere un'amica. Una delle più importanti.
Io: scusami
Jade: scusa? Potresti ripetere?
Io: si hai sentito bene. Scusa.
Jade: siano ringraziati gli dei dell'Olimpo per ciò che hanno appena sentite le mie orecchie!
Io: fa poche storie Jade... quindi?
Jade: quindi cosa?
Io: sono perdonata?
Jade: Mmm... non saprei, ci devo pensare. Ahah no scherzo, certo che si
Le feci un sorriso enorme e poi la abbracciai.
In quel momento suonò il campanello e io corsi ad aprire. Mi ritrovai davanti un ragazzo sulla ventina, alto e biondo che mi guardava sorridendo.
Io: Emm... posso aiutarti?
Xx: c'è per caso Jade?
Io: si certo, potrei sapere chi la cerca?
Xx: Oh certo, sono Evan, il vostro vicino
Io: piacere Asia. Prego entra
Jade: chi c'è Asia?
Io: Evan, ti cerca
Jade: ciao Evan
Evan: ciao, hai qualche minuto?
Jade: certo
In quel momento mi squillò il cellulare. Risposi. Era Nicholas. Feci cenno a Jade, che nel frattempo parlava con Evan, che uscivo fuori in corridoio e lei annuì. Girai la maniglia e aprii la porta. Mi ritrovai davanti Chris, sull'uscio, con la mano sospesa a mezz'aria, probabilmente stava per bussare, mi orrervò e mi sorrise dolcemente. Mi inantai. Al telefono Nicholas mi chiamava senza però avere successo e dall'altra Chris mi guardava con i suoi occhi blu come il mare. Come faceva un sono essere umano a contenere tanta bellezza io non ne avevo la più pallida idea e di certo ne avevo ancora meno su come facesse ad incantarmi ogni volta solamente con un maledettissimo sorriso.
Nicholas: Asiaa. Pronto Asia?
La sua voce mi distolse momentaneamente dai miei pensieri, riportandomi alla realtà.
Io: si scusa amore, dimmi
Nicholas: tutto bene?
Chris mi era ancora davanti e non sapevo come spostarlo di li.
Io: *sottovoce* Chris vattene per favore o mi metterai nei pasticci.
Io: *rivolta a Nicholas* Sisi tesoro tutto ok
Chris: non finché non avrò ricevuto un bacio
Io: *sottovoce* tu sei matto
Nicholas: sicura che sia tutto ok? Sento delle strane voci, chi c'è con te?
Oddio, se avesse scoperto che li c'era Chris sarebbero stati guai seri.
Io: no, non c'è nessuno è la TV, ora devo andare scusa ma Jade non sta bene e la devo aiutare.
Nicholas: ok ciao amore
Io: ciao
E riattaccai.
Chris: però, che brava fidanzata. Dimmi, la vostra relazione di basa su tutte queste bugie?
Io: molto spiritoso. Se proprio vuoi saperlo, no, il nostro rapporto non si basa sulle bugie. Solo che se avesse scoperto che c'eri qua te sarebbero stati guai.
Chris: Bah, secondo me non andrete avanti tanto...
Ma come si permetteva questo tipo, che conosco da appena qualche giorno, dirmi queste cose?! Cos'è il mio indovino? Il mio Life coach? Non gli avrei permesso di trattarmi così e, siccome arrabbiarsi non sarebbe servito a niente con lui, feci per andarmene. Abbassai lo sguardo arrabbiata, mi voltai e feci un passo verso la porta; alzai il braccio e afferrai la maniglia. Chris subito pronto mi prese per un braccio tirandomi a se. I nostri volti erano a pochi centimetri di stanza. Sentivo il suo respiro. Sentivo il suo cuore battere forte. Lo guardavo negli occhi. Gli stessi occhi blu in cui mi perdevo ogni volta che lo guardavo. Sentivo che di lui mi potevo fidare. Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia. Sentivo che lui era tutto ciò di cui avevo bisogno.
No. Non potevo essere così egoista. Non potevo pensare solo a me stessa. Lui era una celebrità e io una semplice ragazza di campagna. Non avrei avuto nessun significato nella sua vita piena di belle donne. E poi Nicholas. Io ero fidanzata. Non potevo andarmene e lasciarlo così su due piedi. E non dimentichiamoci che Chri è un presuntuoso, egoista ed egocentrico. Era fatto così e non sarebbe di certo cambiato. Figuriamoci per una come me.
Mi staccai bruscamente da lui ed entrai in casa. Jade era ancora la con Evan e appena mi videro entrare calò il silenzio più totale, finché non fu Jade a romperlo.
Jade: tutto a posto?
Io: si, ho solo bisogno di una doccia fredda.
Detto questo mi fiondai in bagno, mi tolsi i vestiti e, per la seconda volta in quella giornata, mi feci una doccia fredda per chiarire le idee e togliermi buona parte delle preoccupazioni.

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