L'inizio...

103 5 5
                                    

Era mattina e come ogni straziante giorno la sveglia suona e io cado dal letto come un sacco di pattate.
Mi rialzo a mala voglia e mi dirigo verso il bagno.
Mi lavo e mi trucco: mattitta nera e burro cacao.
Me ne vado in bagno e prendo dall' armadio una magletta bianca con la scritta "sorry" dei pantaloni aderenti neri cosi da non far vedere il mio intimo rosso e nero.
E le mie amate all star rosse.
Mi infilò la felpaprendo lo zaino preparato la sera prima e mi dirigo alla fermata dell' autobus.
Dopo un po vedo arivare le tre galline cioè:
Samanta... la gallina per eccellenza!!!
Melissa... Seconda in carica molto stronza!!!
Silvia... La terza che non sa mai cosa dire e ricopia le sue amiche!!!
Si avicinano a me e iniziano a prendermi in giro, per come sono i miei occhi e i miei capelli.
Ho 17 anni... Capelli marroni e occhi marrone chiaro quasi che tendono al giallo, sono alta 1,70 e ho molte forme.
"Mocciosa fammi posto!!!" interrompe i miei pensieri Samanta.
Io sto ferma e la freddo con lo sguardo, lei mi guarda a bocca aperte e dopo si riprende dicendo:
"Non ossare fare questi sguardi a me che ti rompo!!!" mi affera i capelli e io non so come ma le congelo la mano e lei lascia la presa.
Ho creato un cubetto di ghiaccio tutto intorno all suo polso.
Io non sapendo cosa fare scappo e ritorno a casa spaventata.
Mi incamino verso camera mia e prendo uno zaino gigante color rosso, lo riempì fino a l'orlo e afferrò un paglio di guanti in pelle senza dita e la mia borsa.
Mi precipitò giù e scivolo.
Mentre cadevo mi scoreva davanti tutta la vita. Di quando i miei genitori mi picchiano a sangue e io li ho uccisi a sangue freddo in un momento di pazzia, di non aver mai avuto amici...fino a quando non ho chiuso gli occhi.
Quando li riapro mi ritrovai in un prato e noto un portale da cuoi si intravedono le scale di casa mia chiudersi.
"Cazzo..." mi alzo e raccolgo le mie cose da terra.
Dopo un po di camino intravedo un villaggio.
Vicino alla porta del cancello ci sono due ragazzi che si bacciano.
Il ragazzo si stacca e suchia l'anima alla ragazza.
Io corro a perdi fiato finono a non sentire più le gambe e e noto un altro villaggio. Solo che non c'era nessuno e il cancello era rosso invece che nero come il precedente.
Mi avvicinò e apro il cancello.
All' interno ce una signora che mi accoglie a braccia aperte.
"Ti stavamo aspetando Black!!!" la signora mi abbraccia e io titubante ricambio.
Aspetta come mi ha chiamato??? Black???
"Mi scusi signora???..."
Gli chiedo.
"Martina... Chiamami Martina!!!"
"Sign- Martina... Io non mi chiamo Black mi chiamo Giorgia!!!" di dico dolcemente.
"Lo so ma il tuo vero nome è Black!!!"
Cosa??? Non ci credo!!!
"Cosa???" ero rimasta a bocca aperta.
"Tranquilla signorina Black... Prima o poi capirà!!!" la signora mi trascina via con se e mi porta a casa sua.
(Bacci!!!)

Una Vita Con Te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora