Le notti in bianco non le passavo solo io, ma anche Paulo seduto sul divano ad osservare fino alle cinque di notte il pavimento, Paul che andava per ragazze e di Simone neanche l' ombra. Tornava sempre verso l'una con un sorriso che poche volte avevo visto. Paulo era sconnesso dall' intero pianete e non si stava divertendo per niente. Questa sera però Simone entrò in casa correndo e con il fiato e mi supplicava di tenere gli occhi chiusi. L' entusiasmo di Simone in questi giorni era irrefrenabile e questo era la conferma di tutta quest' allegria. Mi prese la mano dolcemente, ma allo stesso tempo velocemente. "Vieni con me" Disse e annuii sorridendo. Avevo fatto la mia scelta, di intraprendere una strada con lui quindi dovevo fidarmi di lui. Paulo ci osservava allontanarci dallo yatch e non ci tolse gli occhi di dosso. Arrivammo in un posticino isolato sopra una lunga rampa di scale. Simone era veloce ed io dovevo seguire il suo ritmo, non del tutto facile. Arrivammo sopra la rampa di scale e trovai un tavolino con dei cocktail serviti al tavolo ed era tutto ben organizzato, perchè era una notte illuminata. Dei fuochi d' artificio partirono e li guardai con Simone. Quando finirono mi voltai verso di lui e lo ringraziai. "Grazie" Ammisi sorridendo "Di cosa?" Domandò "Dei fuochi, è un bellissimo regalo" Ammisi continuando a sorridere, ma il mio sorriso durò poco, svanì nel momento esatto in cui si inginocchiò. "Ho una scarpa slacciata" Ammise facendomi tirare un sospiro. Alzò gli occhi verso di me, estrasse una scatoletta e la aprì. "Vuoi sposarmi?" Domandò sorridendo. "E' uno scherzo?" Domandai sperando di una risposta positiva. "No" Disse smettendo di sorridere. Improvvisamente chiuse la scatoletta e si alzò, ma lo bloccai. "Simò" Dissi afferrandolo per il braccio. "Tu vuoi sposarti con lui, allora perchè continui a rifiutarlo?" Domandò come se già sapesse tutto. "NOn voglio sposarmi con lui, ma voglio tempo. Per me è si" Ammisi chiudendo gli occhi. "Cosa?" Disse incredulo Simone "Si" Ribadii sorridendogli. "Non dirlo a nessuno" Dissi quasi imponendoglielo e lui annuì mettendomi l' anello. Ritornammo allo yatch dove trovammo Paulo dormire seduto. "Aspetta" Dissi a Simone, adagiai Paulo facendolo distendere per tutto il divano e Simone andò in camera. "Rimani con me" Disse Paulo aprendo gli occhi. "Non posso" MI limitai a dire alzandomi e andando da Simone. "Domani esco vado a prendere alcune cose" Ammise lui già sdraiato nella sua parte di letto e dopo aver annuito lo raggiunsi addormentandomi.
Aprii i miei occhi osservando fuori dall' oblò il mare che cullava lo yatch, mi sedetti accorgendomi che ero in movimento e spaventata raggiunsi all' esterno la cabina trovandoci Paulo. "Che fai?" Dissi urlandogli contro. "Devo parlati e non posso farlo con Simone fra i piedi" Ammise lui accelerando. Dopo qualche minuto incominciai a capire. "Che vuoi fare?" Domandai. Non ricevetti nessuna risposta, mi afferrò per il braccio portandomi davanti alla ringhiera dello yatch. " Quando eri coma giurai che se ti fosti svegliata ti avrei chiesto" Disse mettendosi in ginocchio. Ero paralizzata. Estrasse una scatoletta rossa e quando l' aprì mostrò un anello. "Vorresti diventare mia moglie?" Domandò sorridendomi, fino a quando il suo sguardo non si posò sul mio dito, proprio dove se avessi detto il mio si ci sarebbe andato il suo anello. Deglutì e lo vidi alzarsi. "Mi sposo con Simone" Dissi ad occhi bassi.
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💎Mi Joyas💎
RandomIbiza. Dopo essere stata in coma per overdose, mi ritrovo esattamente ad Ibiza con Paul, Paulo, il padre di mio figlio e Simone, colui che si prese cura di mio figlio mentre il padre non ne sapeva l' esistenza. Vacanza obbligatoria che prenderà il r...