"Dreams"

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Alec.
《Ho bisogno di aria.》mi lamentai,mettendo due dita nel colletto della camicia che era abbottonata fino alla gola.
《Alec,stai fermo,per favore.》si lamentò Izzy,inginocchiandosi,in modo da prendere per bene le misure del pantalone.
《Jace,anche tu.》ringhiò.《Dovete stare immobili.》continuò in tono minaccioso.
《Se sapevo che per trovare un vestito dovevo fare tutto questo,non mi sposavo.》si lamentò Jace,scollandosi da dosso l'abito.
《Ringrazia Dio,che ti sposi in inverno.》continuai io.《io sono stato furbo e ho deciso di sposarmi ad agosto.》sorrisi felice.
《A quel punto avrei tentato il suicidio,a sposarmi ad agosto con questo vestito》sbuffò Jace in modo melodrammatico.
《Dovete essere all'altezza della sposa.》disse guardando Jace《e dello sposo.》spostò lo sguardo su di me,con un sorriso.
《L'hai vista?》
《L'hai visto?》
Io e Jace,domandammo la stessa cosa contemporaneamente,causando la risata di Izzy.
《Si,li ho visti e sono favolosi.》sorrise dolcemente lei.
Mi guardai allo specchio e osservai l'outfit.
Era una camicia bianca alzata fino ai gomiti in degli eleganti risvolti e un pantalone bianco elegante,ma non particolarmente stretto.
《Sei perfetto.》sorrise lei dolcemente.《poi la spiaggia dove avete scelto di sposarvi è eccezionale.》continuò,mettendosi davanti a me e aprendo due bottoni della camicia.
La decisione di sposarci in California era stata abbastanza sofferta,ma adatta a noi.
Non volevamo niente di impegnativo,con vestiti stile pinguino o cose varie.Nel nostro modo di fare.E la spiaggia di Santa Monica si era rivelata magnifica.
Spostai lo sguardo su Izzy che all'improvviso,mi guardò come se gli fosse venuto in mente qualcosa in quel momento.
《Alec?》domandò lei,nel momento in cui,Jace entrò nel camerino per cambiarsi e liberarsi del suo smoking.《La tua casa?》domandò improvvisamente.
《Ne abbiamo giá parlato,avevamo pensato di venderla...dato che è vuota ormai.》mi bloccò sul tempo.《No,non vederla.》si avvicinò a me,scompigliandomi i capelli.《Fratellone,ti farebbe piacere se la prendessimo io e Simon?》la voce era incrinata dall'emozione.《Mi ha chiesto di andare a vivere con lui.》sorrise dietro ai capelli scuri e la abbracciai di slancio.《Mi farebbe più che piacere.》sorrisi lasciandole un bacio sui capelli.
《Cos'è questo eccesso di affetto?》domandò Jace,ancora in mutande,poggiandosi alla porta del camerino.
《Ho trovato a chi vendere la casa.》risi indicando Izzy.
Spalancò gli occhi.《Ti ha chiesto di sp-》lo bloccò sul tempo.《Di andare a vivere insieme.》lo corresse.《Scusatemi se ho solo 20 anni.》
Jace sospirò sollevato.《È il mio migliore amico,mi sembrava strano il fatto che non mi avesse detto niente.》
Solo in quel momento mi resi conto come il tempo passava velocemente.
Quando avevo deciso di andare a vivere da solo,Izzy aveva 18 anni e Jace 21.
Non mi riuscivo a rendere conto della facilitá con cui le nostre vite erano scorse.
L'arrivo di Magnus,nella mia metodica vita era stato come una bomba.Aveva rivoluzionato tutti i miei piani,portando al primo posto la nostra felicitá.
A questa poi si era accodato il fatto che entro fine anno entrambi(finalmente,aggiungerei)ci saremmo laureati.Anche se vedevo sempre un alone di Tristezza negli occhi di Magnus,che non riuscivo mai a capire a cosa fosse dovuto.

Aprii la porta di casa nostra,ovvero la casa di Magnus,poggiando poi le chiavi sul davanzale della finestra.
Sentivo della musica venire dalla stanza che avevamo allestito a modi palestra per allenarci.
Vedevo un'ombra muoversi a ritmo con una leggerezza e agilitá mai vista.
Mi appiattii contro il muro e allungai la testa oltre la porta,cercando di sbirciare.
Scream di Michael Jackson,era diffusa a massimo volume,e la figura di Magnus,era al centro della stanza,che si muoveva con una maestria mai vista.
La prima domanda che mi balenò in mente fu..Sai ballare in questo modo?
Sapevo che amasse particolarmente l'arte della danza,ma non pensavo che la praticasse in un modo così..puro.Anzi,pensavo che non la praticasse proprio.
Vedevo i suoi muscoli tendersi sotto la mia canotta bianca,che in quel momento lui stava indossando,e l'espressione piena di Gioia sul suo volto.
Uscii lentamente dal mio nascondiglio,poggiandomi sull'arco della porta.Era talmente concentrato che non si era neanche accorto della mia presenza.
Dopo pochi secondi qualcosa cadde dalla mensola,provocando un tonfo.
《Cazzo.》sussurrai.
Si fermò immediatamente,spegnendo lo stereo,e guardando verso di me.
《Da quanto sei li?》domandò preoccupato.《Da abbastanza per capire,che sei un talento.》esclamai,entrando e avvicinandomi a lui.
《No,non è vero.》rispose lui,prendendo un sorso dalla bottiglia d'acqua che aveva poggiato sul mobile,e sedendosi a terra,contro il muro.
Scivolai con la schiena,posizionandomi accanto a lui.
《Perchè non me l'hai mai detto?》sussurrai,mentre sentii la sua testa poggiarsi contro la mia spalla.
《Mio padre,nella mia vita mi ha sempre permesso di fare tutto.》cominciò.《ho provato a fare di tutto,e non mi è mai mancato niente.》continuò prendendo un grande respiro,cercando di non far notare il tono di voce inclinato dalle lacrime.《Mamma è (o era) una ballerina e uno dei motivi per cui aveva abbandonato me e papá era la danza.》sospirò e finalmente percepii le lacrime scendere sulle sue guance e bagnarmi la maglia.《In tutta la mia vita,ho sempre ballato di nascosto..mi sono pagato per 3 anni le scuole di Danza,lavorando in un bar su una delle spiagge di Santa Monica,all'insaputa di papá...Ballavo in casa,quando lui non c'era.》mi guardò negli occhi e strinse una mia mano forte,facendomi quasi male.
Ma vederlo così,faceva più male di qualsiasi dolore fisico.《Scappavo di casa per andare a fare competizioni Nazionali》aggiunse singhiozzando.《Non gliel'ho mai detto,perchè ero e sono mangiato dal terrore di averlo deluso.》Continuava a stringermi la mano.《ma io di questo voglio vivere,Alec.》sussurrò in un modo appena udibile.《quando ballo mi sento libero,senza costrizioni》sospirò《ma è soltanto un sogno irrealizzabile.》
《Magnus,non è irrealizzabile.》dissi alzandomi e tirandolo verso di me talmente forte che i nostri corpi si scontrarono causando la risata di entrambi.《Siamo a New York,la patria dei Musical,di Brodway,della Danza.》cominciai《e ti assicuro,che nella mia vita non ho visto mai ballare nessuno come te.》
《Alec,sento solo che facendolo deluderei mio padre,dovunque lui sia.》disse quasi in un sussurro,appoggiando la testa sulla mia spalla.I capelli morbidi,pizzicavano la mia spalla,facendomi sorridere.《che ti ripeteva sempre?》gli domandai.
Basta che tu sia felice.》sorrise sulla mia spalla.
《E tu quando sei felice?》domandai alzandomi,prendendolo da dietro il collo e facendo incrociare i nostri sguardi.
《Quando sono con te.》esclamò.
Arrossii.《E quando ballo.》aggiunse accarezzandomi la guancia.
《La prima è giá risolta.》risi io,mettendo le mani sui suoi fianchi.《Aspetta due mesi e dovrai sopportarmi per tutta la vita.》
《E sará una fatica assurda.》disse sarcastico,provocando una mia risata.
《Per la seconda,ho visto tantissimi bandi,nella bacheca dell'Univerisità.》
《Ti amo.》disse semplicemente.《E meriti di sentirtelo dire per altre diecimila volte,dopo quello che stai facendo.》
Un brivido mi invase.
《Anche io.》dissi dolcemente,poggiando le labbra sulla sua fronte.《E in questo momento non voglio altro.》
《Mi fai vedere qualcos'altro?》domandai all'improvviso,causando un suo sussulto.
《C-cosa?》
《Voglio vedere quello che sai fare.》sussurrai,lasciandogli un bacio sul collo e mordendolo leggermente.
《Sei un ruffiano.》gemette lui.《L'anno scorso non avresti mai fatto una cosa del genere.》aggiunse.
《Non farti pregare.》sorrisi io sul suo collo,spingendolo al centro della stanza.
《Non mi sono mai vergognato così tanto in vita mia.》rise,avvicinandosi allo stereo.
Riconobbi subito la melodia che si stava diffondendo,identificandola come Bubble toes di Jack Johnson.
[N.A Lo so c'è molto Glee qui..Mike Chang,sempre nel cuore.]

Mi sedetti al lato della stanza con le gambe incrociate e le braccia dietro la testa.
《Non mi guardare così,che mi viene da ridere.》cominciò,stoppando immediatamente la musica.
《E come ti dovrei guardare?》scoppiai a ridere io,guardandolo storto.
《Ok.ok,basta.》rise lui,riattivando la musica.
Ciò che avevo visto pochi minuti prima era il nulla rispetto a quello che stava facendo ora.
Movimenti veloci,puliti e maledettamente sexy.
Solo dopo un minuto mi resi conto di star sudando.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo mentre la gola man mano si stava seccando e i miei pantaloni stavano diventando sempre più stretti.
《Fermati.》dissi immediatamente.
Si bloccò di scatto,rischiando anche di cadere.
《Cosa è s-》cominciò,ma lo bloccai,alzandomi di scatto e spingendo con violenza le mie labbra contro le sue e facendolo finire con la schiena contro il muro.
Sentii un gemito soddisfatto fuoriuscire dalla sua bocca,mentre con una mano,iniziò ad armeggiare con la cintura dei miei pantaloni.
《Levati la maglia.》ordinai,con un' urgenza prorompente nella mia voce.
《Mi eccita quando fai il leader.》sussurrò lussurioso.
Un sorriso malizioso si accese sulle sue labbra nel momento in cui,si tirò via la maglia mettendo in mostra quel ben di Dio,che si ritrovava.
《Che i giochi comincino.》esclamò cingendo con le gambe i miei fianchi.

The Neighbour||MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora