1.Prologo.

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Mercoledì 16 settembre 2014, 21:30.

Come tutti i mercoledì sera stavo chiudendo il negozio in cui lavoravo oramai da due anni quando mi ricordai di aver lasciato la mia felpa all'interno. Così rientrai lasciando la porta aperta e le chiavi attaccate ad essa, presa la felpa
feci per uscire quando senti un rumore provenire dalla sala accanto a quella
principale, ovvero dove si trovavano tutti i generi musicali anni 90.
"c'è qualcuno?" Dissi camminando
lentamente verso la direzione del
rumore, ma non ricevetti risposta; così
pensando fosse soltanto frutto della mia
immaginazione tornai alla porta
trovandola chiusa, strano non ricordavo
di averla chiusa, così dando la colpa alla
stanchezza cominciai a cercare le chiavi
all'interno della mia borsa.
"cerchi queste?" Disse una voce alle mie spalle facendomi spaventare.
"chi sei tu?" Chiesi perplessa e allo
stesso tempo impaurita.
"non importa bellezza, in questo
momento importa solo il fatto che io, il
mio amico e te passeremo una
divertente e movimentata notte qui
dentro, o almeno noi ci divertiremo."
Disse il ragazzo indicando un'altra figura
fare ingresso nella stanza con un sorriso
malizioso stampato in volto.
"Cosa volete da me?uscite immediatamente dal negozio prima che chiami la polizia!" Dissi oramai terrorizzata.
I due ragazzini guardarono per svariati secondo poi scoppiarono a ridere prendendosi gioco di me.
"Pensi davvero che noi ti permetteremo di fare una cosa del genere? Povera piccola illusa, non puoi scapparci." Disse sorridendo e avvicinandosi sempre di più a me; ogni suo passo in avanti era un mio passa indietro, fino a che non incontrai la porta, tirai un sospiro di sollievo pensando che bastava aprirla e correre via per scappare dalla brutta situazione in cui ero finita, ma le mie speranze andarono in frantumi quando provai ad abbassare la maniglia e realizzai che fosse chiusa a chiave. Il ragazzo davanti a me scoppio a ridere divertito," credi veramente che sia così stupido da lasciare la porta aperta?"
disse avvicinando si lentamente al mi collo, prese a morderlo, a leccarlo e a succhiarlo, io mo dimenavo, scalciavi e cercavo in tutti i modi di togliermelo i dosso ma era troppo forte, il doppio di me."smettila di agitarti o ne pagherai le conseguenze." Sussurro al mio orecchio, smisi all'istante totalmente terrorizzata da quello che stava per succedere di li a poco, le lacrime oramai avevano iniziato a scendere ed era inutile provare ad urlare tanto non mi avrebbe sentito nessuno vista la posizione del negozio.
"forse e meglio andare nell'altra stanza. Qui potrebbe passata qualcuno e vedere dal vetro della porta" parlò il ragazzo riccio che fino a quel momento non aveva aperto bocca. Il moro che mi stava addosso e che ormai aveva cominciato a baciarmi contra la mia volontà lo ascoltò e prendendomi per un braccio mi trascinò assieme all'altro ragazzo nell'altra stanza chiudendosi la porta alle spalle.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 22, 2016 ⏰

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