Parte 1*

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È come se manchino dei pezzi , quando perdi un genitore . È come se il mondo che ti eri costruito si sgretolasse in milioni di frammenti  ; e tu non puoi fare niente per fermare tutto ciò .
Quando mio padre ci abbandonò ero solo una bambina . Vivere senza un padre per tutti questi anni mi ha fatto sentire vuota , senza più nemmeno la forza per desiderarne uno . E adesso che ho sedici anni non ricordo più nemmeno com' è avere una figura paterna .
Ora sto in un centro per ragazzi disagiati ; ho problemi con la droga e ho subito diverse violenze da parte di alcuni amici di mia madre. Ora mi ha abbandonata anche lei  , ora io sono affidata ai servizi sociali .
Al centro mi trattano molto bene e dicono che piano piano sto migliorando , ma ho sentito le infermiere discutere sul fatto che sono depressa e che rimarrò segnata per sempre .
Faccio terapia sette giorni su sette e frequento un gruppo di sostegno dove facciamo molte attivitá piacevoli come giochi di gruppo . Mi piace disegnare occhi ; solo gli occhi mi vengono bene . La cosa positiva è che ho fatto da poco amicizia con una ragazzina di nove anni , qui al centro ; lei è considerata strana persino dalle ragazze più gravi di questo posto . Ineffetti non é da tutti uccidere il fratellino di quattro mesi e dare fuoco al cadavere , ma io la trovo simpatica . Si chiama Tanya e spaccia zucchero alle ragazze che devono seguire una dieta speciale che non consente loro di mangiarne .
Oggi mi hanno annunciato che il mese prossimo mi fanno uscire e mi affidano ad una famiglia adottiva , andrò a scuola e verrò iscritta a lezioni settimanali di canto . La cosa non mi entusiasma particolarmente . Secondo la mia esperienza fa schifo vivere in una famiglia !
Mentre penso ancora all' annuncio di oggi mi spoglio e mi guardo allo specchio . La lunga cicatrice che mi segna l' addome mi riporta con la mente a casa e alle aggressioni . Sobbalzo , inciampo e poi urlo , ancora prima di accorgermi che il comodino mi ha aperto uno squarcio enorme sulla testa . Il sangue mi sporca i capelli e le spalle e io disconnetto il cervello per non provare dolore ; ma sono sveglia , non ho perso i sensi .
E arrivano le infermiere , alcune ragazze curiose si affacciano alla porta di camera mia ; e le cuoche e le dottoresse e il giardiniere e le ragazze , tutti a guardare me sdraiata a terra in biancheria intima . Poco dopo ecco che arriva anche l' ambulanza . Ecco che svengo davvero . Non ho sognato niente stanotte , è stata una nottata vuota e deprimente che ha reso ancora più difficile il risveglio . Vuoto anche quello , in un lettino d' ospedale a pensare alla mia vita , imbottita di anti dolorifici .

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