Tra apparenza e realtà

Capitolo 10

Mi addormentai.
Rimasi nella vasca per mezz'ora, mentre Riccardo bussava impaziente alla porta. A un tratto, stanco di aspettare, Victor prese una forcina e con attenzione scassinò la porta del bagno, mentre io ero ancora immerso nell'acqua calda e profumata della vasca.
Il ragazzo aveva fatto molto rumore, ma il mio sonno non era per niente leggero perciò continuai a dormire tranquillamente.
Lui  mi guardò, aveva sulle guance una forte sfumatura di rosso, infondo c'era un suo amico nudo nella vasca.  Esitò per un momento, poi mi prese in braccio imbarazzato coprendomi con un asciugamano per non farmi prendere freddo, e raggiunse la camera degli ospiti.
Mi fece stendere sul letto, avrebbe dovuto svegliarmi, ma decise di lasciarmi dormire. Tolse l'asciugamano e mi vestì... Cioè... Mi vestì lentamente, intento a osservare il mio corpo....

Sogno:
Mi ritrovai di nuovo al buio, solo, esattamente come il sogno precedente.
-Ehi qualcuno può accendere la luce?- Domandai tremando dal freddo, mentre una folata di vento mi penetrò nelle ossa.
Non c'era nessuno.
-Bambino ti sei perso?- Sentii una voce echeggiare attorno a me. -Se vuoi ti posso aiutare io!-
  I miei occhi brillarono: non ero solo!
Lo sapevo che non bisognerebbe accettare caramelle dagli sconosciuti, quindi un aiuto sarebbe stato anche peggio... Ma ero solo, e magari lui sapeva la strada per ritornare a casa.
Sentii una mano stringere la mia, una presa forte e rassicurante.
-Non perderti, il tuo cuore non conosce ancora la strada giusta-
Mi voltai verso colui che aveva parlato, assumendo un'espressione interrogativa, confusa.
E di nuovo arrivarono quelle labbra, così carnose e dolci... Che sebbene non sapessi di chi fossero, mi indussero a ricambiare il bacio, con amore, come non avevo mai fatto con nessuno. Era un bacio magico...

Mi lasciai trasportare dall'euforia del sogno, infatti baciai Victor sulle labbra. Il ragazzo si allontanò di scatto, mentre la sua espressione ritornava indifferente, a parte un leggero rossore sulle sue guance.
Mi alzai e lo guardai imbarazzato: -S-scusa- dissi solamente uscendo dalla porta.

Riccardo aveva appena chiamato Aitor per invitarlo a casa e fare una ricerca di scienze, quindi dovevamo solo aspettarlo.
-tutto bene?- il castano mi squadrò sorridendo mentre io annuivo.
In fondo avevo solo baciato Victor, ma mi sentivo in colpa: avevo rubato il suo primo bacio....
Poco dopo Victor ci raggiunse, giusto in tempo per accogliere il festeggiato.
Appena entrò, si guardò attorno con le pupille dilatate, incantato: -ma è stupendo!-
E tutti in coro gli augurammo un felice compleanno, mentre lui abbracciava uno a uno gli invitati.
Si avvicina a me e mi abbraccia forte, trattenendosi molto di più degli altri. Portai le braccia sulla schiena del turchese e sussurrai un -buon compleanno-, per poi staccarmi sorridendo.
Non dissi nulla e puntai il grosso regalo.
Il piccolo corse in quella direzione, e in poco tempo tolse la carta regalo. Rimase fermo, a fissare l'enorme panda, con le guance velate di uno strato rosso. Per lui doveva essere molto imbarazzante, ma fece una cosa che non mi sarei mai aspettato: abbracciò il pupazzo.
Rimase attaccato per una decina di secondi, poi si staccò sorridendo e sussurrò un 'grazie'.
A quel punto, Adé, uno degli invitati urlò: -che inizi la festa!!!-  e la festa si fece viva.
C'era chi ballava, chi si gettò sul tavolo dei dolci, chi iniziò subito a bere e si riunì per fare uno dei soliti giochetti da festa.

Victor si avvicinò a me e mi porse un bicchiere di vodka :-scusa per prima, tieni e bevi... È buono- sorrisi e presi il bicchiere iniziando a bere di gusto mentre facevo versi di piacere dato che avevo gradito.
Era davvero buono, non avrei mai pensato che lo potesse essere. Presi un altro bicchiere e lo bevvi sotto lo sguardo attento dell'amico.