Capitolo 1

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Una cosa lo capita nella mia vita, i ragazzi non sono mai quello che sembrano,sono delle persone senza scrupoli, manipolatori e anche stupidi il più delle volte. Quante volte vi siete trovate davanti un ragazzo che vi sembrava che al posto del cervello ha il vuoto addobbato solo da qualche ragnatela qua e là?
Be immagino molti e io come voi ne ho incontrati tanti che sembravano senza cervello, si certo esistono anche i casi eccezionali ma sono così rari che sarebbe come andare a comprovare l'esistenza del mostro di Loch Ness .Ma sapete quali sono i maschi peggiori ? Ah no? Allora ve lo spiego io, sono quelli che amo definire i "bravi attori" ovvero sono quei maschi anche solo con il potere di un sorriso riescono a ingannarti e manipolarti, peccato che quel sorriso è stato provato e riprovato con il solo scopo di intrappolarti e ottenere quello che lui vuole ovvero usarti a suo piacimento e buttarti via però nel momento in cui li fai meno comodo, neanche se fossi un vecchio giocattolo rotto. Ma la cosa che mi fa più incavolare di questi individui è la spiegazione o giustificazione che danno poi , definendo questo sfruttamento un divertimento, un gioco o addirittura uno scherzo. Ed è questo che non riesco a concepire come puoi definire una persona uno scherzo ? E come puoi non capire che la gente che usi ha dei sentimenti ? Semplice mi rispondo ogni tanto, non gli interessa ed è questa la cosa più triste. E se invece...
"Jen tesoro,scendi sei in ritardo per il tuo primo giorno di lavoro , dobbiamo andare."
La voce di mia madre rimbomba nel corridoio mi distoglie dai miei pensieri e quando la sento scendere le scale di fretta guardo la sveglia sul mio comodino; sono le 7:50 di mattina e come ha detto mia madre sono in ritardo per il primo giorno di lavoro nella biblioteca comunale.
"Cazzo"dico mentre con una velocità che non sapevo neanche io di possedere ,scendo dal letto e raggiungo il bagno , dopo essermi guardata allo specchio ,e sistemata velocemente i capelli ricci e rossi  in una specie di coda , torno in camera e mi metto il vestito corto bianco che avevo preparato la sera prima  e infine afferrò la borsa ai piedi del letto e il libro dal comodino .Scendo le scale di corsa con la borsa a tracolla che sbatte velocemente contro il mio fianco, in fondo alle scale c'è mia madre che fruga nella borsa alla ricerca disperata come ogni giorno delle chiavi della macchina. Bisogna dirlo, mia madre Gwen Taylor non è mai stata una donna ordinata,ma è sempre perfetta nel suo lavoro e nel suo aspetto. È una donna bellissima, con i capelli lisci e rossi e occhi verdi smeraldo che sembrano delle vere e proprie pietre, ed è una di quelle persone che hanno sempre accessorio giusto nel posto giuro magari pure in pandan con le scarpe e la borsa, per non parlare del suo trucco sempre impeccabile. Perciò non mi sorprende il fatto,che quando mio padre ci abbandonò  6 anni fa, tutti gli uomini del quartiere le stavano dietro e si presentavano alla nostra porta per chiedere come stavamo e allo stesso tempo le portavano fiori o cioccolatini. Ma mia madre però  non è mai ripresa dall'abbandono di mio padre , anche se fa la persona forte e non lo fa vedere, lo capisco dai suoi occhi che emanano un'immensa tristezza ogni volta che qualcuno parla di mio padre. All'inizio mia madre era distrutta quando ci ha lasciate e ha cercato soffocare questo dolore che la lacerava e la lacera tuttora attraverso il lavoro è ancora adesso lo soffoca così. Così la sua carriera è cresciuta ed è diventata il medico più stimato della contea di Crown . Per questo è molto ricercata nel suo lavoro per la sua serietà e bravura, anche nella conoscenza di malattie poco note , infatti la maggior parte del tempo da piccola lo passavo nelle sale d'attesa degli ospedali osservando la gente che andava e veniva mentre mamma operava nella sala operatoria affianco. Quando tra la confusione della sua borsa trovo le chiavi alzò la testa e mi rivolse un sorriso.
"Come stai tesoro?Emozionata per il primo giorno di lavoro estivo?" Disse mamma mentre uscivamo di casa e ci avvicinavamo alla macchina nel vialetto.
" Si mamma sto bene e si sono un po' emozionata ,è la prima volta che faccio un vero lavoro estivo che mi piace." perché per me era il primo vero lavoro estivo piacevole, si ne avevo fatti altri come la babysitter ai Ross o la dog sitter ai Wall ma non erano lavori di molto guadagno e inoltre io odio i bambini e sono allergica ai cani, ma erano le uniche cose che avevo trovato e quindi mi ero dovuta accontentare. Mentre adesso era diverso, andavo a fare un lavoro che mi richiedeva di stare tutto il giorno a leggere in mezzo ai miei cari e amati libri nel silenzio più assoluto e mi pagavano per questo, cosa c'era di meglio !
"Ma mi era sembrato che badare ai bambini dei Ross ti fosse piaciuto l'estate scorsa."disse la mamma mentre apriva la macchina.
Le lanciai uno sguardo oltre il tettuccio della macchina che stava a significare "Donna renditi conto di quello che stai dicendo" .
"Che c'è mi era sembrato così e poi Maikol e Annie sono dei bambini così adorabili."disse mentre metteva in moto la macchina.
"Quando dormono si sono adorabili quei due mostri ma quando sono svegli quello è il problema .Ti devo forse ricordare che Maikol secondo me ha istinti suicidi , ti ricordo l'episodio del cortello , mentre altra è una bambina inquietante che ti fissa in continuazione ?" Dissi mentre uscivamo dal vialetto e imboccavamo la via principale di Crown che portava alla piazza.
"Va be quelli sono dettagli Jen, per me restano adorabili."disse per concludere il discorso . Percorremmo il resto del tragitto in silenzio quando fummo vicine alla biblioteca allora la mamma aggiunse :
"Tesoro stasera sono in ospedale perché ieri sera hanno ricoverato un caso molto importante senza diagnosi e devo fare delle ricerche per capire di che si tratti, perciò devi tornare a casa da sola stasera quando finisci di lavorare ma ti ho preparato la cena ,è suo tavolo in cucina basta metterla in microonde." Disse sorridendo mentre guardava la strada.
" Okay mamma tranquilla." Quando accostammo la macchina di fronte all' ingresso della biblioteca , mi girai e diedi un sonoro bacio alla mamma.
"Ti chiamo stasera appena finisco il secondo turno di operazioni così mi dici come è andata a lavoro. Ti voglio bene. " disse mentre scendevo dalla macchina .
"Anch'io mamma ciao."dissi mentre chiudevo la portiera e la macchina ripartiva. Ero felice che stasera sarei stata sola a casa così avrei potuto scrivere tutti i nuovi pensieri che avevo avuto sulla teoria maschile, voglio capire se esiste un modo per trovare il vero amore. Sono anni che ci lavoro,ci sono stati alcuni buoni risultati parlando scientificamente ma non arrivo mai vicina alla soluzione finale anche se penso che ci sono molto vicina anche se non lo vedo. Controllai l'orologio al polso : erano le 8:10,10 minuti di ritardo il primo giorno non farò una bella impressione ma domani andrà meglio . Presi coraggio ed entrai .

Theory of the perfect guyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora