1. Captured

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"Ya our bodies are weak,
And we're tired of hurting,
Will we ever get to the other side,
Don't know but I swear I'll die trying"

« Corri, razza di idiota! »
Era ormai da più di una decina di minuti che Jace e Rose stavano correndo senza sosta fra i boschi ormai inospitali di Vancouver.
« Ti ricordi il punto d'incontro, Rose? » Domandò il ragazzo, respirando affannosamente. Non potevano permettersi ti fermarsi in quel momento, non con tutti quelli uomini armati dietro di loro.
La corvina riuscii comunque a guardarlo torvo, pure in un momento come quello. « Mi hai preso per stupida, per caso? »
Jace si ritrovò a pensare che probabilmente Rose non era nemmeno cosciente della gravità della situazione. Non era minimamente cosciente del fatto che fra pochi minuti avrebbero anche potuto morire, o peggio ancora, essere catturati mettendo tutto al repentaglio. Tutto quello per cui avevano lavorato fino ad allora.
Ancora non era riuscito a comprendere come avesse fatto la CGA, la Central Government Army, ad intercettarli e cogliere loro alla sorpresa. Ci doveva sicuramente essere un infiltrato fra di loro, ma in quel momento Jace aveva bisogno di concentrarsi a correre.
Lo sparo, seguito negli istanti successivi dalla voce inconfondibile di Rose, lo fecero però rallentare e voltarsi. La maglietta bianca della ragazza si stava piano piano macchiando di un liquido rossastro, all'altezza del fianco destro.
La corvina si portò una mano sulla ferita, fermandosi ad osservare le sue dita sporche di sangue. Le avevano sparato. Quei bastardi si erano permessi di sparare lei e non quell'inutile del suo compagno.
Alzò lo sguardo su Jace, che in quel momento stava afferrando il suo braccio, strattonandola ed incitandola a muoversi se non voleva finire in pasto a quei stronzi.
Riprese di nuovo a correre, sforzandosi di ignorare i dolori squarcianti al fianco e la fatica che stava facendo a mantenere il suo passo in quel momento. Cercò di distrarsi dalla sofferenza continuando ad insultare mentalmente chiunque l'avesse sparata, prenotandosi istantaneamente in questo modo un posto nel Tartaro.
Rose non aveva nemmeno più idea di quanto avessero percorso, se erano al sicuro o meno. La sua vista stava cominciando ad offuscarsi e sentiva che le sue energie l'avrebbero abbandonata fra poco. Inspirò profondamente, impegnandosi a continuare a correre, ma sentiva voci... le voci di quei bastardi farsi sempre più vicine.

Jace prese la corvina appena prima che cadesse a terra, inciampando su un innocuo ramoscello. Stava perdendo troppo sangue ed in ogni caso non sarebbero riusciti ad andare lontano in quelle condizioni. « Rose, hey... » Prese un braccio della ragazza, avvolgendolo attorno al suo collo, poi circondò un braccio attorno al suo corpo per sorreggerla.
Doveva farsi venire presto in mente un'idea, qualcosa per salvarli entrambi. E l'unica idea che gli stava venendo in mente era un perfetto suicidio, ma dopotutto non c'erano alternative.
Stavano rallentando e gli uomini della CGA gli avrebbero raggiunti, sentiva le loro urla, gli ordini di setacciare tutta la zona finché non li trovavano. Era questione di pochi minuti e non c'era niente che gli venisse in mente per salvarli da quella situazione.
Spostò lo sguardo sulla ragazza, che fortunatamente era ancora conscia, ma per quanto? E quanto avrebbe potuto resistere lì dentro prima che la perdita di sangue diventasse irreparabile? Anche se si fossero nascosti e fossero riusciti a fuggire, non avrebbero potuto fare un passo in città prima di essere arrestati e condannati senza nemmeno un processo. E su quello non aveva dubbi.
Si fermò, avanzando qualche metro a destra, lanciando delle rapide occhiate a Rose, che in quel momento lo stava guardando più male che mai. « Dimmi che non è ciò che sto pensando. Dimmi che non è così... » Probabilmente se la ragazza fosse stata in ottime condizioni, lo avrebbe incenerito - avrebbe trovato il modo di farlo, e su quello Jace ne era assolutamente sicuro - oppure lo avrebbe direttamente seppellito da qualche parte in quei boschi solo per averlo pensato. « Consegnarci a loro è un suicidio. » Contestò, irata. Nemmeno in un momento come quello il suo tono di voce perse la sua solita nota d'arroganza.
« Come se non lo sapessi. » Il biondo ruotò gli occhi, seccato. Per chi l'aveva preso, uno stupido? Appoggiò il corpo della ragazza al tronco di un albero.
Rose spalancò leggermente le palpebre. « Hai intenzione di lasciarmi qui come sacrificio a quei degenerati? » Il suo tono risultò talmente minaccioso che se Jace avesse mai avuto quella malata idea, avrebbe immediatamente pensato a qualcos'altro.
Ed invece si limitò a fissarla accigliato. « Benedicimi con qualche attimo ti silenzio, Marshall. Ti prego. » Sospirò. « E lasciami parlare... » Mormorò prima di abbassare leggermente la voce e spiegarle qual'era il suo piano.
Pochi minuti dopo che il biondo finii di spiegare, gli uomini della CGA li avevano raggiunti.
« Vivi. Mi servono vivi, compreso? » Quello doveva essere probabilmente il capo.
Rose scambiò velocemente un'occhiata con Jace; se non fosse stato per quell'idiota e per quel suo piano - sulla quale validità aveva ancora dei dubbi, fra l'altro - non sarebbe rimasta lì ferma ad aspettare la loro condanna. « Giuro che appena tutto questo finirà, ti ammazz- » Un uomo in divisa alle spalle di Jace lo colpii alla nuca con l'impugnatura del fucile di precisione che aveva in mano ed il biondo collassò a terra.
Gli ultimi pensieri di Rose, prima che qualcosa la colpisse alla testa e venisse anche lei risucchiata in una voragine nera, furono che se mai fossero usciti vivi non avrebbe più avuto a che fare con Jace. Quel ragazzo era pura sfortuna, era una calamita per i guai, fin dal primo secondo che l'aveva incontrato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 24, 2016 ⏰

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