il primo incontro

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Era buio e la città sembrava deserta quando vidi due persone in lontananza che si avvicinavano, ma voltarono subito.
La mattina seguente li divido non so come ma sentivo che erano loro, uno dei due si chiamava: sherlock, l vevo sentito pronunciare dal suo compagno-amico-coinquilino.
Mi accordi subito che sherlock mi somigliava parecchio perché amava osservare e trarre deduzioni, per quello che sono riuscita a capire stava lavorando a un caso da lui definito "un gioco da ragazzi"( dico che mi somigliava perché anche io amo dedurre e osservare).
Ero immerse nei miei pensieri quando da dietro di loro spunto' fuori una cotta di aggressore che non so che cavolo volesse da loro, allora schizzai dietro di lui e premetti forte con i pollici nella sua gola fino a farlo svenire allora john disse:"wow !!! Grazie! Tu ci hai salvato la vita!!!". Allora strinsi la mano a tutti e due, fossi che i avevo fatto spontaneamente e devo per andarmene quando sherlock mi chiede se almeno poteva sapere il mio nome, allora io dissi con entusiasmo:"anita!" Si vedeva che mi voleva conoscere perché poi avanti mi disse:"sono poche le persone che meritano la mia fiducia e capii subito che tu eri una di quelle".
Allora per stupirmi con la sua arte nell osservazione mi disse: perché una ragazzina evidentemente di buona famiglia casualmente si trova in campagna e altrettanto"casualmente" ci salva la vita?"
Convinto che io avessi cominciato a dire:" wow ma come fa?! Incredibile dai me lo dica! Si era gia preparato con un sorrisetto stampato in faccia; e io da questo gesto capii che lui era una persona di carattere solitario, serio ma allo stesso tempo disponibile e gentile,amava stupire gli altri osservandoli e traendo deduzioni ma era anche leggermente ambizioso, gradiva le lofi e amava stare in compagnia di poche persone ma degna della sua fiducia.
Allora io risposi:" e che cosa ci fa un consulente investigativo londinese evidentemente di città, con una padrona di casa sulla settantina, entrambe amanti del violino, mi fermai un attimo a osservarlo e poi ripresi a parlare, vedo che lei signor Holmes lo suona e la sua padrona di casa ascolta ... ad ogni modo mi può dire che cosa ci fa nella campagna di Cardiff in questa particolare giornata soleggiata?".
Lui stupito scoppiò a ridere, mi disse che ero abbastanza in gamba e il dottor Watson mi invitò a partecipare al caso; poi risolto con successo.
I giorni passavano e con il tempo diventando tutti e tre grandissimi amici e un giorno confessa i quanto per me fosse importante questa amicizia, dal momento che non avevo mai avuto dei vari amici , allora sherlock disse:" nemmeno io, apparte voi due ho mai avuto veri amici"
Allora io aggiunsi:" e hai mai odiato ?"
A luiconcluse con:" non c e mai stato qualcuno a cui ho tenuto così tanto da esser poivalsa la pena di odiarlo".
A adesso che sto scrivendo questo primo capitolo della mia avventura ricordo sempre il nostro primo incontro che mi cambiò la vita ora come ora mi sono trasferita al 222b mentre loro sono al 221b , abitiamo in Baker Street e Londra e siamo attualmente i tre consulenti investigativi dilettanti più desiderati; di caso insieme ne abbiamo risolto tanto e ancora ne risolveremo,mi auguro !!!

P.s. se volete i racconti di alcuni casi svolti scrivetemi dei possibili titoli oppure in assenza di consigli di titoli scriverò comunque ogni tanto di qualche caso

Sherlock Holmes, John H. Watson e Io...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora