Capitolo 8

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AMELIA
Arrivammo a casa di Claudio,io avevo il timore che a casa ci fossero anche i suoi genitori ma lui mi disse che sua madre ancora non era tornata sua sorella era fuori con degli amici e che suo padre era fuori per lavoro.
-Ci facciamo una doccia?-
Io mi stavo togliendo le scarpe in camera di Claudio perché erano bagnatissime.
-Cosa?! Insieme?!- lui si mise una mano nei capelli per portarseli indietro.
-Emh...si..perché non vuoi?-
-NO! Ma seriamente te stai a reincoglionì?!-
-Ahahaha tranquilla! Non mordo mica eh...-
Disse con uno sguardo malizioso.
Lui si venne a sedere vicino a me.
-Chiudi gli occhi- gli dissi. Gli chiuse.
Io feci come per avvicinarmi,poi balzai in piedi e Iniziai a correre,lui appena se ne accorse iniziò a rincorrermi e a urlare di tornare. Scorrazzai per tutta la casa per non farmi prendere.Scesi al piano di sotto poi andai in cucina feci il giro più volte del tavolo,poi salii al piano di sopra percorso tutto il corridoio e dopo entrai in un bagno. Ovviamente lui mi rincorreva e ridevamo come matti.
Entrai nel bagno e chiusi a chiave,poi mi appoggiai alla porta per riprendere fiato. Non avevo molta resistenza nel correre.
Lui si lasciò cadere a terra appoggiandosi alla porta,lo potei sentire perché non era stato molto delicato infatti dopo sussultò un "Ahia!"
-Ame sei una stronza!-
Disse tra una risata e l'altra.
-Ho grazie molto gentile eh!- la mia risata si fece più forte,e anche la sua.
-che fa mi apri?-
Nel frattempo io aprii l'acqua della vasca da bagno.
-No prima aspetta che l'acqua si fa calda-
-Amelia ti fai il bagno?! Per quanto tempo dovrò stare con la schiena alla porta?!- disse ridendo
Aprii do poco la porta,tanto per fare uscire solo metà faccia.
-No,tu vieni dentro- poi richiusi la porta e scoppiai a ridere di nuovo.
Aprii la porta e potei vedere Claudio squadrarmi dalla testa ai piedi. Non mi ero tolta nulla ero solamente scalza.
Lui mi venne subito in contro,e mi avvicinò di più a lui cingendomi dai fianchi.
Io gli allacciai le braccia al collo.
-Ti amo- lui
-Ti amo-
Come ogni volta le mie labbra toccarono le sue,e come ogni volta il bacio si faceva sempre più intenso e sempre più profondo.
Lui iniziò a toccarmi il lato b poi gli misi una mano sulla guancia,invece l'altra era impegnata nel scompigliargli i capelli.
Lui iniziò sfilandomi la maglietta,poi io mi tolsi i pantaloncini.
Lui iniziò ad accarezzarmi la schiena,poi io gli tolsi la maglietta e i pantaloni. Rimanemmo entrambi in intimo.
Lui mi sganciò il reggiseno,io,dal conto mio,gli accarezzavo gli addominali. Ci baciavamo ancora e non ci eravamo mai staccati,solamente per toglierci le magliette. Poi io mi tolsi gli slip e lui i boxer.
Lui mi prese a mo' di sposa e mi adagiò nella vasca piena di schiuma. Poi lui si mise sopra di me,dopo un po' che ci baciavamo io invertii i posti,così da ritrovarmi io sopra di lui.
Claudio si mise a sedere a gambe incrociate,e io ovviamente sopra di lui.
Ci facemmo il bagno,e dopo essere usciti dalla vasca io presi un asciugamano da un cassetto sotto il lavandino.
-No,prendi questo...potresti raffreddarti-
Claudio mi porse un accappatoio enorme in confronto a me,probabilmente era il suo.dopo essere usciti dalla vasca io presi un asciugamano da un cassetto sotto il lavandino.
-No,prendi questo...potresti raffreddarti-
Claudio mi porse un accappatoio enorme in confronto a me,probabilmente era il suo.
Uscii dal bagno e andai in camera di Claudio.
Lui mi raggiunse poco tempo dopo.
-Dormi qui?-
Io ero con il cellulare a giocare a candy crush,avevo superato il livello quindi esultai come se non ci fosse un domani.
-Sei felice perché ti ho chiesto di dormire qui?-
Si grattò la testa e corrugò la fronte.
Io mi girai verso di lui e mi fermai di saltellare come una rincoglionita.
Come una rincoglionita.
-Emh io...no...cioè,si ma...aspetta che?-
Lui si sedette sul letto
-Ame ti ho chiesto se vuoi dormire qui-
Mi sedetti anche io sul letto,lo guardai strano.
-Emh...non so mia mamma forse è in ospedale...-
-E vabbè chiamala-
-E che le dico scusami-
Era evidente che non conosceva mia madre.
Mia mamma se le dico che non sarei tornata a casa per dormire o che sarei rientriate più tardi,era capace di farmi un terzo grado che neanche i poliziotti fanno.
-Dille che dormi da un'amica...-
Disse molto tranquillamente come se non fosse nulla
Spalancai gli occhi sbigottita.
-CLAUDIO! LA TRANQUILLITÀ CON CUI HAI DETTO STA CAZZATA MI AFFASCINA!-
Scoppiò a ridere.
-Perché ridi scusa?-
Nella mia testa pensai che tutto sommato non era una pessima idea,quindi chiamai mia mamma.
*squilla*
*squilla*
*squilla*
Pronto Mamma?
Ciao amore! Che fai?
Emh...sono fuori con Ginevra...tu sei a casa o in ospedale?
In ospedale perché?
Stavo pensando che,se per te va bene,potevo dormire da Gine...tu che dici?
Ottimo! Per me non ci sono problemi,ma come fai? Ti sei presa tutto?
Emh...si mamma prima di andare da Ginevra siamo passate da casa.
In realtà non era per niente vero perché avevo saltato la scuola e per di più
Non ero neanche passata da casa.
Ok ok perfetto,salutami la mamma di Ginevra,ci vediamo domani. Buona notte tesoro!
Notte mamma.

Chiusi il telefono incredula di quello che era appena successo.
Io ero uscita dalla camera e ero andata alla fine del lunghissimo corridoio. 
Tornai in camera e vidi Claudio sdraiato sul letto a giocare con il cellulare.
-Quindi? Che ha detto?-
-Mh...niente posso restare da "Ginevra"-
Mimai le virgolette con le dita.
-Prestami un pigiama-
Lui mimò un "si" con la testa e aprì il cassetto difronte al letto.
-Tieni-
Mi porse un pigiama leggermente enorme. Era azzurro con i bordi delle cuciture blu,e i pantaloni erano a scacchi blu azzurri e bianchi.
-Grazie- presi il pigiama,mi misi gli slip,mi misi il pantalone,ancora con l'accappatoio addosso. Poi lo tolsi e rimasi a schiena nuda. Ci scommettevo che Claudio mi stava guardando. Misi la maglietta più velocemente possibile,poi mi girai e e andai dalla parte del letto di Claudio.
-Guarda come mi sta!-
Avevo la maglietta che di maniche mi stava lunghissima e i pantaloni strusciavano per terra e il mio piede non so vedeva,la stessa cosa per le braccia
-Che ha che non va? Ti sta da dio-
Trattenne una risatina.
Poi posò il cellulare sul comodino e dopo mi prese per i fianchi e mi buttò sul letto sopra di lui.
Iniziò a farmi il solletico e sia io che lui ridevamo a crepapelle.
Quando --finalmente-- Claudio finí di farmi il solletico era solo perché sentì la porta d'ingresso aprirsi.
Si sentì una ragazza parlare al telefono.
-Mia sorella- fece un sospiro di sollievo. Mentre io invece mi allarmai
-Aspe e se ci vede?!-
-tu non hai idea quanti ragazzi porta a casa ogni sera! Anzi,strano che oggi non c'è nessuno! Il più frequente si chiama Alessandro,poi però c'è anche Simone e Mattia! -
Rise.
Io rimasi un po' di stucco,mi misi con i gomiti sul letto e lo guardavo strano.
-Oh beh- furono solo queste le parole che uscirono dalla mia bocca.
-MA TU LEGGI!-
Stavo osservando meglio la sua stanza,e notai che sopra la scrivania c'erano 2 mensole colme di libri.
-Emh...si..?-
-Cavolo...bravo!-
Stavo scorrendo con gli occhi tutti i libri e notai
Shadowhunters Signora Della Mezzanotte
-Oddio Cla mi devi prestare quel libro!-
Lo indicai col dito.
-non è mio,è di mia sorella...Ma se vuoi prenditelo pure,quella molto probabilmente non sa neanche che c'è l'ho io.-
Risi,poi appoggiai la testa sul petto di Claudio e mi misi a "sbirciare" quello che stava facendo con il cellulare. Stava mettendo like a delle foto su Instagram di una page di foto che fanno ridere.
Ad un certo punto iniziò a ridere e disse la battuta anche a me
-Ame ascolta. 50 anni fa nelle foto mancavano i colori,ora come ora mancano i vestiti-
Scoppiai a ridere,poi lui mi baciò la fronte.
-Si sono fatte le otto,ti va una pizza?-
-Uhm perché no-
***
Arrivarono le pizze,e io iniziai ad apparecchiare.
La sorella di Claudio non si fece vedere per tutto il tempo,quando invece,magicamente,scese le scale per venire in cucina.
Entrò in cucina,prese l'acqua dal frigo. Aveva le cuffie quindi scommetto che non sentì il fratello che parlava con lei.
Fece come per uscire dalla cucina,quando si fermò sull'uscio della porta.
Mi guardò dalla testa ai piedi,poi girò la testa verso il fratello e inarcò un sopracciglio.
Venne dal fratello e gli diede una pacca sulla spalla,e poi fece su e giù con le sopracciglia. Come per magia scomparve.
La sorella di Claudio era,ovviamente,bionda però aveva gli occhi verdi ed era magra.
In quel preciso instante aveva i capelli raccolti in un tuppo,con dei pantaloncini in cotone e una canottiera bianca.
-Scusala,è tutta scema-
Sorrisi mentre addentavo l'ultima fetta di pizza.
-Ma come si chiama tua sorella? E quanti anni ha?-
-Ha 18 anni,e si chiama Chiara. È due anni più grande di me-
-Ah...-

Una volta finito di mangiare e sparecchiato,andammo su in camera. Sia io che Claudio ci sistemammo comodamente sul letto e lui accese la tv.
C'era un film horror,essendo entrambi amanti dei film di questo genere,decidemmo di vederlo. Il film di chiamava The Ring.
Alla fine del film Claudio accese una luce e osservò la stanza.
-Oddio Ame guarda! UN CERCHIO!-
Gli diedi una cuscino te interista poi ridemmo insieme.
Io mi accollai a lui e misi un braccio e una gamba sopra di lui.
Iniziammo a parlare di una marea di cose.
-Ti dà fastidio se ti chiamo con qualche nomignolo dolce?-
-No,perché dovrebbe.-
Lui mi elencò nomi uno più assurdo dell'altro del tipo
Puffetta
Oppure
Pulcina
Ogni volta che diceva un nome stano come questo ridevamo insieme. Quello fu l'ultimo argomento prima di addormentarci,perché crollammo,e avendo scuola l'indomani preferimmo non addormentarci tardi.

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