Capitolo 16

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LYDIA'S POV

–Come fa a saperlo?!–
Sbraita Allison mentre io mi accascio sul mio letto.
Sbuffo ad alta voce.
–Non lo so. Io ti giuro di non avergli detto nulla...forse ce lo siamo fatte sfuggire oggi...–
–Va be' spero davvero che il tuo amico non dice niente–

Apro il mio Mac e metto la riproduzione casuale e io e Allison ci mettiamo a fare i compiti a ritmo di musica.
Ci fermiamo soltanto quando sento bussare alla porta di camera mia.
–Chi è?– urlo.
–Io– dice una voce entrando.

–Vi ho portato la merenda!–
–Grazie papà!– dice Allison.
Corre a dargli un affettuoso bacino sulla guancia e poi prende il vassoio con due toast alla marmellata e due succhi di frutta.
Lui è Chris Argent.
È il padre di Allison, non il mio.
Ha un'ispida barba grigia, due vivaci occhi azzurri e un caloroso sorriso sempre stampato sulle labbra.

Mia madre invece è Natalie Martin.
18 anni fa Chris e mia mamma si sono conosciuti e così è nata Allison.
I due innamorati si sono fidanzati e tutto filava per il meglio.
Da ubriaca mia madre ha conosciuto il mio vero padre, Jeff, e allora sono nata io, "lo sbaglio di famiglia".
Non ho mai avuto contatti con il mio vero padre, nemmeno quando ero piccola, non l'ho mai visto e non ci tengo nemmeno.
Tuttavia mia madre ha voluto che mantenessi il suo cognome e non quello di quel tipo dato che, secondo lei, sono solo figlia sua.

–Lo trovi carino?–
Mi chiede Allison dopo aver finito il suo toast.
–Chi?–
Domando mordicchiando la cannuccia del mio succo.
–Scott–
Improvvisamente le appare un sorrisetto sulla faccia che conosco fin troppo bene.
–È molto dolce con te ed è anche bello!–
–Già...– dice con aria sognante.
Sono proprio belle le persone innamorate.
–E tu con Stiles?–
Per poco non mi ingozzo con il succo.
–Eh?!– dico tossendo.
–Ah okay, tranquilla. Però è davvero carino anche lui–
Roteo gli occhi.
–Comunque io e Scott nel weekend volevamo uscire solo che...–
–Che cosa?–
–Mi vergogno ad uscirci da sola...insomma è la prima volta e ci siamo conosciuti appena qualche giorno fa ad una festa dove eravamo ubriachi...–
Ridacchio.
–Si vengo– dico sorridente.
Sarò anche la terza in comodo però per una sorella questo ed altro.
–Ti adoro!– mi abbraccia, raccatta i suoi libri ed esce dalla mia stanza sbattendo forte la porta.

Mi sdraio sul letto tentata dal far un riposino finché non mi accorgo di una cosa.
Sul mio comodino, incorniciata, c'è una di me e Jackson.
Siamo sotto la torre Eifelle che ci baciamo.
Ci sono andata l'anno scorso con lui e la sua famiglia ed è stata una fantastica vacanza.
Me la ricordo bene.
E mi ricordo bene quelle emozioni.
Mi invade il corpo la rabbia provocata da tutto quello che mi ha fatto ieri.
Non ci posso ancora credere.
Affero la cornice e tiro fuori la foto.
Me la rigiro un paio di volte tra le mani e poi inizio.
La spezzetto in mille pezzettini, minuscoli, insignificanti, finchè non rimane niente dell'immaggine.
Butto soddisfatta tutte le cartacce nel cestino e faccio un respiro profondo trattendendo le lacrime.

Mi guardo nello specchio che adesso è davanti a me.
–Devi essere forte Lydia. Ce la puoi fare– mi ripeto ad alta voce.
Certo che ce la posso fare.
Ci sono molti altri ragazzi nel mondo e la mia vita non gira solo intorno a lui.
Passo le mani sulle guance bagnate e mi ricompongo.
–È pronta la cena!–
Le urla di mia madre interrompono i miei brutti pensieri e per questo la ringrazio.
Scendo per le scale e alla fine Allison dalla cima cattura la mia attenzione.
–Lydia!–
–Si?–
–Ti devo dire una cosa– dice correndo giù per le scale.
–Cioè?–
–Riguanda questo weekend–
–E?–
–E ci sarà anche Stiles–

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