Marcus doveva uscire in fretta dall'appartamento. Viveva al quarantanovesimo piano di un palazzo del quadrante interno, in via della libertà. Si vestì con la solita camicia bianca e i soliti pantaloni grigi, prese dal tavolo la sua ventiquattrore e uscì. Era in ritardo, cosa alquanto strana per lui. Solitamente era sempre il primo a presentarsi sul posto di lavoro e l'ultimo ad andarsene. Uscì dal palazzo e si ritrovò in strada. Davanti a lui le due corsie della strada erano percorse solo da mezzi pubblici, il che non lo sorprese affatto dato che possedere un mezzo di trasporto personale era proibito a Nuova Babilonia. Alcune gocce artificiali bagnarono la cute di Marcus.Proprio oggi il telecosmo deve simulare la pioggia? Pensò spazientito. Corse fino alla fermata numero 789 e prese il tram magnetico della linea gialla. Trovò un posto a sedere vicino ad una vecchietta che non smetteva di canticchiare un'insulsa canzoncina. Il suo posto era vicino al finestrino. Babilonia, il dono di dio all'uomo li sfrecciava davanti agli occhi. Enormi palazzi si alternavano con casette a schiera e parchi, centri sportivi lasciavano il posto a ospedali all'avanguardia.È la cosa più bella sulla terra,pensò. Poi volse lo sguardo verso l'alto, verso il telecosmo e alle sue nuvole su schermo che coprivano migliaia di piccoli tubicini che lasciavano cadere la pioggia sintetica. Un prodigio della scienza. Finalmente arrivò alla sua fermata. La pioggia cessò di colpo e sugli schermi del telecosmo comparve il sole. Marcus guardò l'orologio che teneva al polso, appena sopra il trasmettitore. 7:40. Aveva guadagnato tempo, poteva camminare con calma. Le strade di Babilonia erano vive, un avvocato affannato che si scontrava con un ragazzino in ritardo per la scuola, un operaio edile che si affrettavano a raggiungere il cantiere di un nuovo super grattaschemo, poliziotti in divisa intenti a dirigere il traffico e una madre con suo figlio in carrozzella, loro ne erano la prova. Marcus era in un settore economico, in quella zona gli edifici erano tutti grattaschermi. Si fermò di fronte ad un negozio di abbigliamento, sullo schermo della vetrina continuava a lampeggiare una scritta che diceva: Prova la moda ante guerra, vestiti come nel 2017. In effetti erano tornati di moda i vestiti del periodo prebellico, erano comodi, molto meglio dei capi in plastica che andavano di moda due anni prima. Marcus era quasi arrivato. Mancavano poche centinaia di metri al ministero dell'esterno. Un uomo gli afferrò il braccio. Marcus si voltò preoccupato. L'uomo indossava una maglietta con la scritta fluorescente: ricostruisci con il partito della ricostruzione. <<Boicottiamo la scelta del partito della rinascita sui cibi liofilizzati, fermiamo il continuo consumo di queste schifezze nelle nostre scuole>> disse l'uomo. Marcus lo guardò, poi li chiese interessato <<Di cosa sta parlando?>>.<<Il partito della rinascita vuole alzare al 74% la percentuale di cibo liofilizzano servito nelle mense scolastiche, voti no , così da rimanere all attuale 72%>> rispose l'uomo. Marcus lo ringraziò e si avvio verso il ministero. Attraversò la piazza dell'capitale e lo vide, maestoso ed enorme. Un grattaschermo Alto 150 metri con una pianta quadrata di un chilometro di lato. Fatto in acciaio e vetro protetto da una guarnigione intera di militari. Il ministero dell'esterno era bellissimo. Per entrare Marcus passò tutti i controlli di sicurezza, i nidi di mitragliatrice e i camion blindati. Era finalmente dentro. Sali al settantacinquesimo piano ed entrò in ufficio.
STAI LEGGENDO
Babilonia 2102
Science FictionDopo la guerra atomica l'umanità vive tutta in un unica, enorme e sicura città: nuova babilonia. La città è governata da un regime democratico, ed è divisa in tre grandi strati, ognuno abitato da una classe sociale: gli alti, i medi e i bassi. Marc...