viaggi divertenti e avvertimenti maliziosi

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JAMIE.

Harry mi guarda sorridendo, mentre io lo scruto con uno sguardo di sfida.
«Come mi hai chiamato?» chiede divertito.
«Piccoletto» ripeto scandendo bene la parola.
«Povero piccolo Harry» lo prendo in giro, afferrandogli il lembo della guancia.
«Tu lo sai che sono almeno venti centimetri più alto di te, vero?» mi chiede ovvio.
«Però sei più piccolo» ribatto saccente.
«Di un mese» puntualizza con un dito alzato.
«Comunque più piccolo»
«Hai la mia età ora»
«Ma sarò più grande tra sei giorni»
Lui sbuffa e alza gli occhi al cielo, prima di borbottare un "fastidiosa" divertito.
«Quanto manca?» si lamenta Louis battendo i piedi.
«All'incirca due ore» dice Zayn, restando concentrato sulla guida.
«Voglio andare a sciare una volta la» dichiara Liam entusiasta.
«Io a fare snowboard» si aggiunge Niall.
«Io a fare una passeggiata nella neve» esclama Louis.
«Io a fare slittino» ribatte Harry.
«Io a fare fondo» commenta Zayn.
«Io a farmi una cioccolata calda con il ghiaccio» dico senza pensare a quello che sto dicendo.
Si erge una risata generale, e i ragazzi mi guardando divertiti.
«Ecco signori e signore, la sportiva del gruppo» esclama Louis ridendo, seguito subito dopo dagli altri idioti.
Io mi limito ad alzare gli occhi al cielo e a guardare attraverso i finestrini. Non avevo notato che ci fossero una marea di ragazze appostate sui marciapiedi, che corrono seguendo la macchina.
«Ma che diavolo...» commento guardando stupefatta la scena.
«Oh, è normale, sono solo le nostre Directioner» mi tranquillizza Liam notando il mio sbigottimento.
«Sì, sono adorabili» continua Zayn osservandole.
«Sappi che ti ritroverai su Twitter in tempo un ora» mi informa Louis con un sorriso.
«Ah non c'è problema, ci sono già finita in passato» dico alzando le spalle.
«È vero, ricordo il titolo di un articolo di gossip "L'amore di Niall Horan indossa una maglia da basket"» esclama divertito Harry.
«Mi piaceva quella maglia» mi giustifico guardando Niall, che sta sorridendo.
«Beh, le fan ormai sanno tutto di te, ti ho descritta in mille interviste» commenta il biondino.
«Sì, lo so, alcune volte alcune ragazze mi hanno fermata per chiedermi di te» lo informo stiracchiando le braccia intorpidite.
«Dov'eri?» chiede stupito.
«È successo un po' dappertutto, sia a casa, che a scuola»
«Che scuola frequenti?» mi chiede Harry curioso.
«L'università di Harvard» rispondo tranquilla.
«Ma sei una secchiona allora!» esclama Louis girandosi verso di me.
«Non l'avrei mai detto» commenta Zayn sterzando a sinistra.
«Ah grazie, non l'avreste mai detto perché a primo impatto sembro stupida» ironizzo, mettendo su un finto broncio.
«No, io l'avevo capito che eri brava brava brava» dice Harry, imitando la voce di un genitore che parla ad un bimbo.
Io gli faccio una linguaccia infantile, e appoggio la testa al finestrino.
«Conosci le nostre canzoni?» chiede improvvisamente Zayn.
«Certo che le conosco» rispondo ovvia.
«Qual'è la tua preferita?» domanda curioso Harry.
«Mi piacciono molto Strong, Midnight Memories, Best Song Ever e Story of my Life» dico sorridente.
«Grazie» sorride Liam.
«Ma sai che io ti ho già visto, Harry?» gli chiedo ricordando.
«Sul serio?» domanda guardandomi negli occhi.
«Sì, quando ho accompagnato Niall al provino di Xfactor, ti ho incrociato un paio di volte»
«Non mi dire! Mi ricordo» esclama mettendosi le mani tra i capelli.
«Ti ho fatto l'occhiolino» ricorda sorridendo.
Io alzo gli occhi al cielo e annuisco.
«Ecco, hai visto? Siamo destinati a stare insieme» scherza mentre io rido sottovoce.
«Adesso mi aspettavo un commento di Niall» ribatte Harry.
«Lo avrebbe fatto se non stesse dormendo» dice Louis indicando la testa del biondino appoggiata al finestrino dell'auto.
«Siamo arrivati» esclama dopo un po' Zayn, parcheggiando l'auto in un prato innevato accanto a una grande baita di legno.
Io la ammiro estasiata e, dopo che Liam e Louis sono scesi, li seguo all'esterno.
«Fa freddo» mi lamento mentre cerco di tornare in macchina.
Harry mi blocca con le braccia ridendo, mentre Liam sveglia Niall.
Apro il bagagliaio e prendo il mio borsone e quello di Niall, prima di porgerglielo.
«Buongiorno bello addormentato» lo prendo in giro.
Lui sorride solamente, circondandomi le spalle con un braccio.
«Siamo nel Maine» mi sussurra all'orecchio sorridendo.
Io alzo i pollici in alto, emozionata e lui scoppia a ridere.
«Piccioncini, ci diamo una mossa?» esclama Louis dalla soglia della baita.
«Arriviamo» risponde Niall, avanzando con me al suo fianco.
«È gigantesca» mormoro non appena entro dentro.
«Proprio bella» accorda il biondo sorridendo.
«Come ci sistemiamo con le camere?» chiede Liam spuntando da una stanza.
«Jamie dorme con me!» esclama Harry scendendo dalle scale.
«Scordatelo» borbotta Niall, stringendo la presa sulle mie spalle.
«Ognuno ha la propria stanza, potete scegliere quella che volete» dice Zayn guardandosi attorno.
«Okay, andiamo!» urla Louis prima di catapultarsi su per le scale.
Io abbandono il mio bagaglio sul pavimento, e lo seguo al piano superiore. Lo attraverso tutto, prima di fermarmi davanti all'ultima porta. Do un'occhiata dentro, e scopro una stanza da letto molto carina. C'è un letto spazioso, con le lenzuola rosa chiaro, una bella moquette grigia e degli armadi con decorazioni floreali.
Decido di trasferirmi qui, quindi entro, lascio la mia felpa sul letto come simbolo di possessione, e torno da basso a recuperare il borsone e lo zaino. Prese le cose, torno nella mia piccola, ma accogliente, cameretta e sistemo ordinatamente i miei vestiti nell'armadio.
«Jay?» sento dire dal corridoio.
«Sono qui» urlo di rimando a Niall.
Il biondo fa ingresso nella mia camera e si ferma qualche secondo ad osservarla.
«Carina» commenta buttandosi a peso morto sul letto.
«Molto» dico contenta, finendo di piegare le mie maglie.
«Ora se non ti dispiace, mi dovrei cambiare, dato che sto morendo di freddo» lo esorto, mentre lui mi guarda con un sorriso sghembo.
«Puoi anche farlo davanti a me, di certo non mi lamento» sghignazza facendomi l'occhiolino.
«Devo usare le maniere forti?» riformulo, prendendo in mano uno scarpone e puntandoglielo contro.
«Va bene, va bene» si arrende, avanzando verso la porta.
«Però ti avverto, un giorno sarai tu a supplicarmi di restare» aggiunge prima di uscire, facendomi un'altro occhiolino.
Idiota.

Angolo dell'autrice
Ecco un altro capitolo, spero davvero che vi piaccia, commentate e votate se volete, mi farebbe piacere. Un bacio.

Best Friend Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora