Capitolo 1 ~L'inizio~

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"Mio nonno mi ha sempre detto che dovevo fare qualcosa di importante"

Pensai mentre finivo di scrivere un messaggio a Frankie riguardo all'audizione che avrei avuto il giorno seguente.

Scesi le scale di casa mia le quali conducono verso la camera, aprii l'armadio, presi la divisa di Starbucks e, una volta indossata,andai nel bagno a prepararmi:
decisi di farmi una coda alta, come da abitudine e mi truccai leggermente.
Dopo circa mezz'ora, ricevetti una risposta al messaggio che mandai a Frankie, in esso c'era scritto: "Sono sicuro che passerai l'audizione! Non sanno cosa si perdono gli altri"
Mentre ero intenta a rispondere a mio fratello,mi accorsi che ero in ritardo per il lavoro! In tutta fretta aprì la porta e scesi le scale dell'appartamento e , mentre ero intenzionata a dirigermi verso la porta di uscita,mi bloccó James.
J-"Buongiorno Signorina, che cos'è tutta questa fretta?"
A-" James levati sono in ritardo per il lavoro!"
J- " Devi incidere il tuo secondo disco? " Dice ironicamente.
A-"Non sei divertente."
J -"Dai allora, se mi dai un bacio sulla guancia ti lascio andare"
A-"E va bene.."
Gli diedi quel bacio e scappai via senza nemmeno salutare.

Arrivai al lavoro 20 minuti dopo per colpa di uno stupido pullman che non si era fermato.
All'entrata trovo il manager del negozio:

M-"Un altro ritardo e ti licenzio capito signorina Grande?"
-"Sì mi scusi, è che..."
-"Non voglio sentire scuse. Ora muoviti, vai alla cassa!"
-"Si,subito!"
Mi diressi verso la cassa e incominciai prendere i vari ordini dalle persone presenti.

Alle 12.30 feci una breve pausa mi sedendomi ad uno dei tavolini presenti nel negozio, bevendo un caffè freddo.

Alle 17 terminai il mio turno. Quindi, mi andai a preparare per andare al provino che organizzai tempo fa via mail con un responsabile della casa discografica.
Appena arrivata a casa salii di fretta e furia per cambiarmi la divisa da lavoro e mettermi dei vestiti eleganti.
Vado in bagno e mi trucco per l'occasione.
Dopo circa mezz'ora arrivai alla Columbia Record,entrai e subito venni assalita da una segretaria che mi chiese tutti i miei dati personali.

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