Restarono chiusi in casa di Shinichi per due giorni e due notti senza mai mettere un piede fuori di lì.
Shiho perché ovviamente si stava occupando dell'antidoto. Shinichi, invece, perché doveva aiutarla in qualche modo per finire prima e doveva anche preparare una grande quantità di caffè.
Agasa invece si stava occupando di casa sua. Infatti stava fuori con i lavoratori per indicare loro ogni minima cosa che riguardasse la ricostruzione dell'abitazione.
La sera andava anche lui a dormire da Shinichi. Ritornando all'antidoto. Esso era quasi finito, mancava solo qualche altra piccola cosa e Shinichi sarebbe tornato ad essere quello di sempre.
Nel frattempo chiamava ogni giorno Kogoro per informarsi su come stesse Ran.
Ma non c'erano mai novità. Semplicemente dormiva. Kogoro si era ripreso abbastanza bene a parte delle cicatrici sulle gambe che gli avrebbero ricordato sempre di quella brutta esperienza.
-Shinichi, vai a prenderti i vestiti. L'antidoto è pronto!-
Prese dei jeans e una felpa dal suo armadio e andò da Shiho per farsi dare la pillola di antidoto.
-Dai, che la tua bella ti aspetta-
Gli sorrise sincera e Shinichi si ricordò subito delle parole di Vermouth dentro la casa del dottore. Non aveva più affrontato quel discorso con Shiho.
-Ah, Shiho, ti volevo parlare di quello che è successo prima dell'esplosione...vedi io...-
-Shinichi, lo so. Non c'è bisogno che tu me lo dica. Io sto bene. Dimenticati di quello che provo. E adesso vai, svelto!-
Gli fece cenno di andare via con la mano quasi cacciandolo e lui ridendo andò in bagno a prendere l'antidoto.
Anche se Shinichi non l'amava, era comunque contenta di essersi innamorata di lui. Non poteva fare scelta più giusta.
Forse era l'unica cosa giusta nella sua vita. Non poteva stargli accanto come voleva ma poteva farlo da amica in qualsiasi momento lui avesse bisogno.
Shinichi tornò poco dopo col suo corpo dicendole grazie e andando subito dalla sua Ran.Nella stanza non c'era nessuno. Sicuramente Kogoro stava riposando ed Eri era andata a prendere un caffè o ad informarsi con i dottori per Ran.
Lei era un incanto anche con il camice dell'ospedale e con il viso un po' pallido. Le si mise vicino e le diede un bacio in fronte.
Non vedeva l'ora di vederla di nuovo sorridere e di vedere i suoi occhi lilla brillare della loro meravigliosa luce.
-Shinichi! Vedo che stai bene-
Si girò trovando Eri con una tazza in mano, proprio come aveva immaginato.
-Si, me la sono cavata! Sono corso subito qui per vederla-
Si girò di nuovo verso Ran e le accarezzò il viso candido.
-È così bella-
Eri si sedé vicino al giovane detective e si mise pure lei ad osservare la figlia trovandosi pienamente d'accordo con quello che aveva detto il ragazzo.
-Già. Shinichi...-
-Si?
-Rendila felice. Quando si sveglierà, dille che la ami e ridiglielo ogni giorno perché non sarà mai stanca di sentirselo dire-
Shinichi provava un po' di imbarazzo davanti ad Eri però sapeva già quello che l'avvocato gli aveva detto.
E lui non si sarebbe mai stancato di dirle quelle due bellissime parole.
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~Un'ultima Volta E Altre Mille~
ФанфикLa vita di Ran continua tranquilla. Sorride come sempre e resta la ragazza gentile di sempre. Come ogni giorno si alza prepara la colazione e va a scuola col suo adorato Conan. Ma sarà veramente tutto apposto come tanto vuol far credere? No. Conan...