Un giorno ero in classe, stavamo facendo un compito. Non sono la tipa che studia come non sono la tipa che per un mal di pancia chiama a casa. Così misi la mano sullo stomaco e la strinsi, e continuai a fare il compito. Una compagnia guardo la mia mano e inventò che ero incinta. Le cose si aggravavano. Tutto andò storto.
Un amica mi disse: ( guardare la foto)
Esatto bene. Dietro quel bene si nascondevano tante altri sentimenti
Stavo tutto, ma non bene.
Piangevo tanto, così tanto che le lacrime non uscivano piùVolevo scappare, andare via da qui, andare via da questo inferno.
Era novembre quando iniziò tutto ciò. Era novembre quando la mia vita cambio.
Le prese in giro c erano già da prima, ma poi peggiorarono sempre di più.
Non avevo la forza di uscire, di affrontare il mondo perché ero una ragazza timida, ingenua, mi fidavo di tutti.
E qui che sbagliavo.Decisi di scappare. Così una sera lo feci come una cretina lo dissi alla mia compagnia. Lei non ci credeva.
La salutai e me ne andai.
Ero incappucciata in modo che non mi riconoscessero. Andai su una strada dove non passava nessuno. Era notte ed io avevo molta paura.2 pagina di diario.
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