Tutti hanno bisogno di una pausa no? Chi è sempre pieno di energia o chi è stanco fin dal mattino, non c'è nessuno che non ami andare in vacanza e ciò vale anche per qualcuno di nostra conoscenza...
-È UN VELIERO DI PIRATI VERAMENTE SCATENATI! UNA CIURMA IRRESISTIBILE!- un grosso fuoristrada nero percorreva la strada che di lì a poco avrebbe portato una ventina di strani individui al luogo tanto desiderato.
-ACCELLERA RENJIIII!- ovviamente non possiamo saltare la parte dei preparativi, nonché la più divertente di tutta la vicenda.
...
-Viva il maaaaare! Viva la spiaaaaggia! Viva il soooole!- da più di tre ore quella stupida canzoncina stava mettendo a rischio la sanità mentale di Giada. La ragazza estrasse dalla borsa un secchiello e lo tirò in testa a Samantha.
-STAI ZITTA!- gridò l'albina tra l'esasperato e il furente.
La bionda si ammutolì spaventata mentre Ayato andava a prenderle del disinfettante. Ad un tratto il cellulare di Stella squillò e nel vedere il mittente sorrise.-Aka-chan!- esclamò.
-Stellaaa!-
-Oh?- la voce non apparteneva alla sua amica dai capelli rossi ma bensì alla piccola Hikari.
-DOVE SIETE FINITI?!- urlò Giada imbestialita impossessandosi del telefono.
-Akane dice che ci siamo quasi- disse atono Red dall'altro capo.
-Ma conoscendo questa scema direi che ci siamo persi-
-NON SONO UNA SCEMA!- e con quell'urlo la telefonata si chiuse.
Alex, sbattutosi una mano in faccia per l'ennesima volta, si limitò ad aprire la porta e lo spettacolo che gli si parò davanti non poté che fargli ripetere l'azione di prima: i loro amici se ne stavano in piedi in mezzo alla strada a consultare cartine e navigatori.
-Ma dove abitano?- chiese Hikari girando senza sosta la cartina che aveva in mano, Red come al solito, senza scomporsi più di tanto, girò il viso verso Alex che lo guardò in cagnesco.
-Microbo...- sussurrò il biondo. Sentendolo, Akane si voltò felicissima.
-Giada-chan!- esclamò con un caloroso sorriso. L'albina sorrise rassegnata e agitò la mano.
-Ciao- disse flebilmente, l'attesa e il caldo l'avevano già messa K.O.
-E lui chi è?- chiese Red indicando un ragazzo dai capelli bicolore, se ne stava seduto sul sedile dell'auto e non aveva spiccicato la minima parola.
-Il mio CARO fratellino Yoh- disse Giada con una LEGGERA punta di nervosismo, Yoh si girò verso di loro e alzò il capo in segno di saluto.
-Waaaah! Io mi chiamo Hikari moooooolto piacere! Ti va di essere il mio fratellone?- esclamò la piccola agitando le manine per aria per attirare la sua attenzione e infatti, riuscì nel suo intento.
-Molto piacere- disse il ragazzo intenerito da tanta dolcezza.
-Io mi chiamo Yoh- disse con un sorriso che fece quasi sciogliere come un gelato tutte le ragazze.
-Oh, vedo che hai cambiato colore di capelli- disse poi la rossa rivolgendosi alla sua eterna rivale.
Vittoria, per nulla intimorita, si avvicinò a lei e sorrise beffarda.
-Già, trovo che il rosso sia un colore molto insignificante- Akane ricambiò con un sorrisetto stizzito.
-Su di te, ovvio- le due cominciarono a lanciarsi frecciatine a non finire fino a quando Tsukiyama non attirò l'attenzione di Akane.
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𝘓𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘴𝘤𝘩𝘦𝘳𝘦 2 | 𝘛𝘰𝘬𝘺𝘰 𝘨𝘩𝘰𝘶𝘭
Fanfic𝙖𝙘𝙖𝙩𝙖𝙡𝙚𝙥𝙨𝙮 (n.) the impossibility of comprehending the universe; the belief that human knowledge can never have true certainty. • • • -𝘈𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘯𝘰...