Life's too short to even care at all.

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Pensare al futuro fa paura.

Non si sa cosa potrebbe accadere, dove si andrà a finire, se si rimarrà da soli o in compagnia.

Pensare al futuro, però, significa saper sperare.

Sperare in una vita migliore, sperare di riuscire a trovare se stessi e un pizzico di felicità.

Poi si pensa e si ripensa.

E si arriva ad una conclusione.

La vita è troppo breve per prendersi delle preoccupazioni, curarsi di qualcosa di sbagliato.

Bisogna viverla, fino in fondo, fino a quanto ci è consentito.

E basta.

Tra le cose di New York che Liam stava iniziando ad apprezzare, bisognava inserire gli infiniti café che delimitavano i marciapiedi della metropoli.

Si sedette ad uno Starbucks con il suo frappuccino ed il "Times" sotto braccio, comprato qualche minuto prima dal giornalaio all'angolo della strada.

Lo aprì delicatamente sulla pagina degli annunci lavorativi ed iniziò a cercare ciò che poteva interessargli.

Sperava di trovare un lavoro simile a quello che svolgeva a Wolverhampton e usufruire della sua abilitazione per la fisioterapia.

Ma dando un'occhiata rapida a quella pagina fitta di avvisi, le possibilità di trovare un impiego come quello precedente erano pari a zero.

Liam sospirò frustrato, sorseggiando un po' della sua bevanda.

Cameriere presso un bar sulla Fifth Ave: no, era molto maldestro non avrebbe voluto far cadere costosissimi piatti di porcellana o calici di un prezioso cristallo boemo.

Igienista dentale in uno studio dentistico di Manhattan: no, aveva bisogno di un attestato o qualcosa del genere.

Personal trainer presso un super centro sportivo nell'Upper East Side: beh, lo sport era da sempre una delle sue passioni.

Cerchiò questa dicitura con una matita che si era portato dietro, poi tornò nuovamente alla faticosa ricerca.

Babysitter, 8 ore, weekend libero, gemelli: certo badare a due bambini contemporaneamente sarebbe stato molto faticoso, ma lui li amava quindi cerchiò anche quella possibilità di lavoro.

"Guarda guarda, chi dice che a New York è impossibile rincontrarsi?"

Liam alzò lo sguardo per posarlo sulla persona che aveva appena parlato.

"Jess!" esclamò.

"Ciao signor 'non ci rincontreremo mai!'" sorrise Jess, sedendosi accanto al ragazzo senza nessun tipo di convenevoli.

"Ehi io non ho detto questo!" protestò Liam.

"Lo hai pensato però!"

"Beh ma ..." il ragazzo fu interrotto da Jess che gli sfilò dalle mani il quotidiano per poi aggiungere un "Che facevi?"

"Davo un'occhiata alla pagina degli annunci." Spiegò Liam.

"Mh ... Personal trainer" soffiò la ragazza, posando lo sguardo sul corpo del biondino "Na, sei decisamente troppo magno! Non potresti competere con gli altri personal trainer!"

Poi tornò a leggere la pagina.

"Babysitter ... mh, ne sei sicuro? I mocciosi sono abbastanza fastidiosi se in coppia!"

Take Care. |Ziam Mayne|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora