Capitolo 1

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Come al solito alle sette in punto la mia sveglia suonò, scesi a fatica dal letto ad andai a fare una doccia veloce che poi non si rivelò tanto veloce...quando tornai in camera erano le 7.28 e stetti 20 minuti buoni a decidere cosa mettermi per andare a scuola, non so perchè dò così tanta inportanza nel vestire per la scuola infondo tutti lì sapevano chi ero ma nessuno mi cagava più di tanto, non perchè fossi brutta o roba del genere....semplicemente avevano paura di me  e perchè probabilmente i genitori avevano insegnato ai propri figli di stare alla larga da gente come me ovvero una drogata con in bocca una sigaretta 24 ore su 24 e con in mano una bottiglia dello zio Jack.

Quando arrivai a scuola, in super ritardo tanto per cambiare, il corridoio era deserto e da menefreghista totale  me la presi pure con calma andando in classe perchè la sera prima avevo fato fuori un litro e mezzo di vodka e ora mi faceva male la testa, appena entrai in classe calò il silenzio e tutti cominciarono a fissarmi male, ma che cazzo vogliono questi? Alla fine avevo messo dei pantaloni in pelle nera, una canottiera dei Ramones scura la giacca in pelle nera e gli anfibi del medesimo colore in più mi ero messa chili di mascara e eyeleiner.

- Alla buon ora! Mai una volta che arrivi in orario!- mi fece notare

- Buongiorno anche a lei proff è  bello rivederla- risposi sarcasticamente e alzando gli occhi al cielo

- Ora basta! sono stufo dei tuoi ritardi e delle prese in giro! nell' ufficio del preside subito e stavolta mi assicurerò di persona che verrai espulsa!- sbottò lui

-come vuole-

Il proff e il preside sono chiusi nel suo ufficio da quasi un' ora, io invece sono seduta in una sedia qua fuori ad aspettare la "decisione". Anche se vengo espulsa non me ne fregherebbe più di tanto, tanto devo andarmene da questo paese tra due giorni visto che i miei sono morti, mi hanno affidata a mio fratello duff che speravo di non vedere mai più dopo essere scappato senza salutare nessuno....Mi annoio cazzo! decido di accendermi una cicca. Quelche minuto dopo entrò una proffessoressa che quando mi vide fece assunse un' espressione infuriata

-Ma non vedi cosa dice il cartello dietro di te?!- sbraitò

-no in questa scuola ci sono insegnati talmente di merda che non ho imparato neanche a leggere- risposi io tranquilla

-bene allora ti insegno io - e in quel momento mi prese la sigaretta e me buttò in cestino

E se ne andò credendo con aria soddisfatta d'avermi sfottuto, appena uscì dalla stanza sbattendo la porta me ne accesi un' altra e rimasi lì a guardare il soffitto per un altro quarto d'ora quando quei due uscirono dalla stanza.

- Signorina Mckagan mi dispiace comunicarle che lei è stata espulsa da questa  scuola-

-Oh no e ora come farò- risposi sarcastocamente mentre andavo all' uscita

DON'T CRY//guns n rosesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora