Dakota's pov.
Jamie mi ha portata a mangiare quello che secondo lui è il miglior frozen yogurt di Londra, anche se sono già le dieci di sera. C'è qualcosa che mi attira da morire in questo ragazzo. Mi sembra diverso da tutti gli altri.. Sarà il fatto che è timido e non è sfacciato come tutti gli altri. Insomma, un ragazzo della sua età si sarebbe comportato in modo diverso con una ragazza di 17 anni.
Ci sediamo su un muretto. Io mi siedo, intrecciando le gambe davanti a me e comincio a mangiare. Lui si mette di fronte a me, tenendo il suo yogurt in una mano e appoggiandosi al muretto dove sono seduta con l'altra.
« Beh? È o non è il miglior frozen yogurt che tu abbia mai mangiato?? » sorride, spronandomi. Mmmh.. Direi che è tra i peggiori che io abbia mai mangiato.
« Sinceramente? Hai toppato! » faccio una faccia schifata e poso la coppetta di yogurt tra le sue mani.
« Ma dai.. Scherzi? » protesta lui « Non ci credo che non ti piace. » dice, sedendosi a sua volta vicino a me.
« Beh, è così.. » ridacchio, strofinandomi le mani.
« Ora mi sento in colpa.. Dove posso portarti? » chiede.
« Stiamo qui.. Davvero, non c'è bisogno.. » faccio una pausa, osservandolo « Parlami un po' di te.. » dico. Voglio sapere di più riguardo a lui, è una tale curiosità...
« Uhm.. Ho 25 anni e suono con un mio amico, siamo i Sons of Jim... Ma penso che la smetteremo presto, non andremo da nessuna parte. » dice, gesticolando.
« Perché dici così? » piego la testa di lato.
« È la verità.. Siamo buoni a tenere su le serate, ma non diventeremo mai niente di serio. Il successo non te lo regala nessuno.. » dice, abbassando il viso. Oh.. Se solo sapesse dei miei genitori.
« Già, non dirlo a me.. » sospiro.
« Tu, invece, qual'è la tua storia? » mi chiede, senza nascondere il suo tentativo di cambiare argomento.
« Uhm.. A me piace il cinema, leggere.. Quella roba lì. » faccio una smorfia, tentando di rimanere sul vago.
« Entrambi siamo innamorati dell'arte, quindi.. » sorride, soddisfatto nell'aver trovato qualcosa in comune.
« Già.. Non immagini quanto. » mormoro e mi circondo le braccia, comincia a fare freddo.
« Forse è meglio andare da qualche altra parte. » dice, posando gli occhi sulle mie mani che stringono le braccia per il freddo.
« Si, meglio.. » scendo dal muretto, mettendomi di fronte a lui « Quanto ti devo per lo yogurt? » chiedo.
« Oh. No.. Niente! » alza le mani « Cioè, non ti preoccupare.. » sulla sua faccia compare un sorrisino « Ti sdebiterai la prossima volta. »
"La prossima volta"? Significa che vorrebbe rivedermi? Per una qualche ragione mi ritrovo a sorridere come un'idiota..
« Va bene, grazie.. » Dannazione.. Voglio sapere di più su di lui.. Devo saperne di più. « Perché non mi parli un po' di te? » propongo.
« L'ho già fatto.. » replica, calmo.. Come se gli avessi fatto una domanda strana.
« No, voglio sapere di te.. Sono sicura che sei molto di più di quello che mi hai detto. » sorrido. Lui sorride, abbassando il viso.
« La mia storia non è poi così divertente.. » scrolla le spalle.
« Fallo giudicare a me.. » rispondo. Lui sospira e poi si sistema accanto a me. Cosa ci sarà di così tragico? Sembra così equilibrato e tranquillo..
« Mia madre è morta quando ero adolescente.. Nello stesso periodo sono morti anche i miei migliori amici in un'incidente. Per me è stata molto dura.. Lo è tutt'ora. » mormora. Gli accarezzo la spalla, per dargli conforto.
« Mi dispiace.. Non pensavo.. »
« No, tranquilla.. » mi interrompe « Di solito non riesco ad aprirmi così facilmente, ma con te è abbastanza facile.. » mi sorride. Meno male.. Pensavo che si sarebbe chiuso in sè dopo avermelo detto.
« Mi fa piacere, allora.. » sorrido.
« Già.. » sospira « Cos'altro vuoi sapere? » mi chiede, mettendosi dritto con la schiena.
« Uhm.. Vado matto per i film di Julia Roberts. Non vado matto per i gatti e amo alla follia i cheeseburger. » dice velocemente, scrollando nuovamente le spalle. Perché diamine pensa di non essere interessante?
« I gatti? » ripeto, ridendo.
« Si.. Pensaci, cosa fanno tutto il giorno? Sono strani.. Non sai mai cosa pensano! » gesticola mentre parla, e io scoppio a ridere.
« Ma dai! »
« Ehi, alla fine sono io quello che ha parlato fino ad ora.. Che ne dici di parlarmi di te? » Ecco, ora devi sganciare la bomba, Johnson.
« Uhm.. Amo gli animali, ho una vera e propria fissazione per i film.. Ho questa strana di fissa di guardare un film che mi piace di continuo, finché non capisco perché diavolo mi piace tanto. » E sono la figlia di Melanie Griffith e Don Johnson.
« Interessante.. » annuisce, sorridendo. Forse dovrei dirgli dei miei genitori... Alla fine non ho niente di cui vergognarmi, anzi..
È solo che con lui sto davvero bene. Con lui sono semplicemente Dakota. Può sembrare folle, perché lo conosco da poco, ma è così.
Improvvisamente Jamie scende dal muretto e si avvicina alla sua macchina.
« Dove andiamo? » chiedo, scendendo a mia volta.
« In giro.. » scrolla le spalle « La notte è giovane.. E ho voglia di una dannata birra. » rido, poi entro nuovamente nella sua auto.
« Ti sta bene, si? » mi chiede.
« Certo, bevi quello che vuoi.. » rispondo.
« No, no.. Intendevo.. Passare la notte con me. Ho tante cose da mostrati che di sicuro ti piaceranno.. » dice, visibilmente entusiasta.
« Certo.. » gli sorrido. In realtà, spero che questa notte non finisca mai. Sto così bene con lui..
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Damie • My burning sun.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Niente di ciò che é scritto qui è dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. E se Jamie Dornan e Dakota...