Colonna sonora: The Cult - Here comes the rain
«Ancora un po' di latte, cara?»
Ginevra detestava il tè a qualunque ora e in qualunque forma. Non poteva sopportare l'aroma floreale, il retrogusto fruttato, la fetta di limone, il latte che si scioglieva lentamente nel liquido marroncino rendendolo color fango. Meglio il latte del limone, comunque, pensò. Per fortuna nella villetta della signora Gerani c'era un'aria condizionata che funzionava a meraviglia se fosse stata accesa. Un tè caldo alle cinque di un torrido mercoledì di fine luglio è oltremodo disgustoso, perbacco.
Era alla terza intervista del pomeriggio. Le prime due erano state assolutamente prive di risultati. Aveva avuto appena il tempo di fare qualche domanda più che altro al personale di servizio. Nel primo caso il proprietario l'aveva gentilmente invitata ad andarsene, nel secondo caso la proprietaria l'aveva invitata ad "andare a rompere il cazzo da un'altra parte", per usare i termini precisi. La terza invece aveva tenuto fede alla sua nota voglia di apparire. La signora Gerani aveva, infatti, un passato da star delle commedie scollacciate con il nome di Diana Konnors. Forte accento veneto, come aveva appena avuto modo di scoprire Ginevra. Dunque era stata sempre doppiata. La sua carriera folgorante da meteora le aveva permesso di acquistare una bella villa all'Olgiata, poco prima che i prezzi andassero alle stelle e, ora, viveva una vita tutto sommato agiata, non avendo sperperato la fortuna che aveva guadagnato nei suoi pochi anni di notorietà e avendo, anzi, sfruttato bene i suoi agganci.
«No, grazie signora. Non voglio abusare della sua gentilezza. Dicevamo, dunque... ah ecco. Dicevamo che il giorno del rapimento dell'Onorevole De Santis lei era in casa. Che sensazioni ha provato? Come si è sentita? Ha visto qualcosa?»
«Ma guardi... Mi ricordo benissimo quel giorno. La confusione. Le domande dei poliziotti, tutti così cariiini e gentiiiili. Poi lei lo sa meglio di me che è giovane, cara. Il fascino della divisa. Comunque le dicevo che ero appena tornata da una corsetta. Perché, lo scriva, Diana Konnors è ancora in forma come ai bei tempi. Ah, ah, ah.»
La signora indossava una tuta da ginnastica garzata e portava una sciarpina al collo. Al solo guardarla Ginevra si sentiva svenire. La signora aveva il termostato interno totalmente fuori uso.
«Una corsetta alle due di quel pomeriggio. Complimenti. Un po' caldo, no?»
«Ma quale caldo, cara. Appena accettabile. Guardi che qui alle quattro si alza una brezzolina che ti entra dentro le ossa. Comunque, le dicevo che ero appena rientrata ed ero proprio passata davanti alla villa di De Santis, ma non ho visto assolutamente nulla. Arrivavo dalla strada perimetrale, quella che passa vicino alla strada, e non c'era nessuno. Ma nessuno proprio. E pensi...»
«Mi scusi. Diceva che è arrivata dalla strada perimetrale. Quella che la polizia ha transennato?»
«Sì, proprio quella. Le faccio una confidenza, cara. Si avvicini.»
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LA MOSCA (SEASON ONE) - di Mau Trifiba
Mystery / ThrillerGinevra Cochis si getta a capofitto sui fatti e il rapimento di Carlo De Santis è sicuramente Il Fatto degli ultimi dieci anni. Giuseppe Tronzano sa tutto di De Santis ma non abbastanza da inchiodarlo. Nessuno dei due riesce però a immaginare ciò ch...