Dopo ore Fuller e Curtis convocarono i due imputati nel loro ufficio per emettere il loro verdetto.
San e Gabriel si sedettero sulle due sedie di fronte alla scrivania e istintivamente si presero la mano per incoraggiarsi a vicenda.
«Prima di tutto» disse Zacharias, «non vi occuperete più del caso della segretaria molestata che passerà all'avvocata Bradbury. Ci sembra evidente che l'avvocato Novak non ha più la credibilità necessaria per portare avanti un'accusa del genere.»
Prima che Gabriel potesse replicare, Sam era schizzato in piedi. «Gab... L'avvocato Novak non ha fatto niente di male! Come ve lo devo dire che non mi ha mai molestato?»
«Samuel, siediti» disse Gabriel tirandolo per la giacca, «va bene così.»
«Ma non è giusto!» protestò Sam sedendosi.
«Avvocato Novak, lei è un superiore, ha delle responsabilità, pertanto quali che fossero i suoi sentimenti verso l'avvocato Winchester, avrebbe dovuto reprimerli.»
Gabriel abbassò la testa, come se avesse ricevuto un colpo. "Come se fosse facile..." Per un attimo desiderò non aver mai dichiarato il proprio amore a Sam: se avesse continuato a tenere a freno i suoi istinti, adesso non avrebbero avuto quella spada di Damocle sopra le loro teste...
«In un primo momento avevamo pensato di licenziarla ma, a parte questa spiacevole parentesi, lei è un prezioso elemento; tuttavia pensiamo che la presenza dell'avvocato Winchester sia fonte di distrazione e maldicenze pertanto...»
Stavolta fu Gabriel a schizzare in piedi: «No! Non potete farlo! Gli rovinerete il curriculum! Nessuno assumerebbe un avvocato che ha cambiato due studi legali in pochi mesi. Penseranno che è uno sfaticato o un piantagrane, cosa che non è.»
«Avvocato Novak, si sieda e mi lasci finire!» lo redarguì Zacharias.
«Piuttosto me ne vado io! Ho una certa popolarità nei tribunali e son sicuro che ci saranno molti studi che vorrebbero avermi nella loro squadra piuttosto che come avversario.»
«Avvocato Novak! Si. Sieda.» Appena Gabriel si fu seduto, Fuller continuò: «Il provvedimento che l'avvocato Curtis ed io intendiamo prendere è di trasferire l'avvocato Winchester in un altro ufficio. Non siamo ancora sicuri che lei non l'abbia fatto assumere solo per... motivi personali... chiamiamoli così, pertanto valuteremo come si comporterà nei prossimi processi.»
Sam e Gabriel si sorrisero e si strinsero la mano: avevano evitato il peggio.
Zacharias proseguì: «Questo è un luogo di lavoro, pertanto niente effusioni, niente atti sconvenienti, niente di niente. Se sarete sorpresi di nuovo, non saremo così clementi. Sono stato chiaro?»
Metatron spinse un foglio verso Sam. «Questa è una deposizione che dichiara che qualsiasi cosa lei abbia fatto con l'avvocato Novak è stata una sua libera scelta, non vorremmo in futuro ritrovarci con un'accusa di molestie che coinvolge il nostro studio. Lo legga e se è d'accordo con quanto scritto, lo firmi.»
«Vi assicuro che non avrei mai fatto niente del genere» disse Sam fra i denti e firmandolo.
«Ti giuro che non è stata una mia idea» disse Gabriel.
«Lo so, non ti preoccupare.»
«Avvocato Novak, se arriverà qualche altro stagista, la terremo d'occhio. Potrebbe essere stato un caso isolato o potrebbe succedere ancora e vorremmo evitare uno scandalo per molestie.»
«Di questo non dovete preoccuparvi. Non faccio salire nuovi passeggeri sul taxi quando è già carico» disse Gabriel, rivolgendo un timido sorriso a Sam.
«Fiuuu! Tutto sommato, poteva andare peggio!» disse Gabriel, quando lui e Sam tornarono nel loro ufficio. «Adesso vediamo chi vorrà accoglierti e dobbiamo loro anche qualche spiegazione.»
Andò a chiamare Chuck, Garth e Charlie e una volta che furono tutti nel suo studio, Gabriel spiegò loro la nuova situazione, sia sentimentale tra lui e Sam, sia il nuovo assetto deciso da Zac e Meti.
Garth strizzò Gabriel per congratularsi anche con lui e si disse entusiasta di accogliere Sam nel suo ufficio come pure Charlie mentre Chuck disse: «Sam, non offenderti ma preferirei continuare a rimanere da solo... Sai io cerco la parola perfetta, la frase perfetta...»
«La trama da scopiazzare perfetta...» ridacchiò Gabriel.
«Io non scopiazzo! Reinterpreto!» esclamò offeso. «Comunque non riuscirei a dedicarmi a questa ricerca se c'è qualcuno che mi guarda.»
«Non preoccuparti, Chuck, mi trasferirò in quello di Charlie.»
«Oh... e perché non nel mio?» chiese Garth contrariato. «Che cos'ha il mio che non va?»
Crisi Garth depresso in arrivo... «Niente!» si affrettò a dire Sam. «Ma sai... Charlie è molto brava con il computer e forse può insegnarmi qualche trucco che ancora non conosco.»
«Va beeene... ma sappi che mr Flizzes ed io ci siamo rimasti molto, molto male.»
Per tre giorni Sam e Gabriel si limitarono a salutarsi, quando s'incrociavano nel corridoio, aspettando impazienti il week-end. Il quarto giorno, Sam era in bagno a lavarsi le mani, quando entrò Gabriel.
«Ehi, pasticcino!» Si guardò rapidamente intorno per accertarsi che i gabinetti fossero liberi poi disse a bassa voce: «Sapessi come mi è mancato non averti sottomano ogni momento, ma possiamo rifarci...» Si alzò sulle punte per baciarlo ma Sam, dopo un attimo d'indecisione, si tirò indietro.
«Meglio di no. Hai sentito che cosa hanno detto i titolari.»
«Ma dai! Il bello delle relazioni clandestine è proprio l'eccitazione che si prova nel fare qualcosa di proibito!» obbiettò Gabriel sornione.
«Se ci ribeccano, uno di noi due finisce fuori, li hai sentiti, no?» domandò Sam, fissando apprensivo la porta, come se da un momento all'altro dovesse entrare Satana in persona.
«Appunto, se ci ribeccano!» Lo spinse dentro uno dei gabinetti, chiuse la porta a chiave, lo afferrò per il bavero della giacca e lo bloccò contro la parete baciandolo appassionatamente.
«Gabe, non dovrem...» tentò di farfugliare. Le sue proteste vennero zittite da un altro bacio. Era eccitato ma anche terrorizzato dall'idea che li scoprissero. Purtroppo prevalse la paura... «Accidenti, Gabriel!» esclamò, spingendolo via e facendogli sbattere la schiena contro la porta. «Non riesci a trattenerti fino a sabato?»
Gabriel spalancò gli occhi per la sorpresa e il dolore. «Non c'era bisogno di essere così brutali» si lagnò strofinandosi la parte ammaccata. «Credevo che lo volessi anche tu.»
«Abbiamo giurato a Fuller e Curtis che non avremmo più amoreggiato sul posto di lavoro. Hai rischiato di farti licenziare, te lo sei dimenticato?»
«Questo non è il posto di lavoro, è solo un fottutissimo cesso!» Si voltò, girò la chiave e uscì. «E volevo solo baciarti un po', non strapparti i vestiti!»
Sam lo seguì e si accorse che continuava a passarsi una mano sulla schiena, chiudendo gli occhi. «Che cosa ti sei fatto?» gli domandò preoccupato.
«Mi hai scaraventato contro la maniglia della porta» sibilò, «ti basta come risposta?»
«Oddio! Scusami Gabriel, non volevo farti male...»
«Potevi evitare di spingermi, tanto per cominciare!» Non sapeva se gli facesse più male la botta stessa o il fatto che Sam l'avesse spinto via. Si avviò verso l'uscita.
«Mi dispiace tanto...» Si sentiva uno schifo: Gabriel l'aveva sempre aiutato, anche mettendo a repentaglio la sua credibilità professionale e lui come l'aveva ricambiato? Sbattendolo contro una porta! Lo trattenne per un braccio. «Ti prego, lasciami rimediare...»
«Servirebbe del ghiaccio o pensi di metterci sopra il tuo cuore?» gli domandò caustico, lasciandosi, tuttavia, condurre verso il lavandino.
Sam gli levò la giacca e cautamente gli sollevò la camicia. La vista dell'ematoma rosso-violaceo che si stava formando gli fece venire gli occhi lucidi. Tirò fuori il suo fazzoletto, lo bagnò con l'acqua fredda e s'inginocchiò per appoggiarglielo delicatamente sulla contusione. «Non so dirti quanto mi dispiace...» mormorò. «Io...»
Gabriel si girò a fissarlo e dopo qualche secondo gli passò una mano fra i capelli scompigliandoglieli. «So che non l'hai fatto apposta, ma se desideri il mio pieno perdono, voglio vederti in questa posizione questo sabato e ricordati che da te mi aspetto tutt'altro genere di spinte» gli disse sornione.
«Me ne ricorderò» rispose Sam sorridendo.
STAI LEGGENDO
Tu, la cosa più importante
FanfictionSam e Gabriel hanno scoperto di amarsi ma diversi ostacoli metteranno alla prova il loro amore.