"Dai Mit, perché non provi?
Noi ormai ci siamo dentro da un sacco di tempo, non è difficile far strada in questo mondo."
Continua a ripetere Josh nella speranza di convincermi ad entrare in quel giro di "affari" che permette loro di poter sia, pagare l'università che di condurre uno stile di vita da far invidia a tutti i ragazzi del campus.
"Dai Mitjia, io non vedo il problema, è un lavoro come un altro, solo che ti fa guadagnare di più"
Ecco, lui era Edward, un ragazzo davvero carino, gentile ed educato, il tipo ragazzo modello: buoni voti, comportamento impeccabile, abbigliamento anch'esso impeccabile e soprattutto costoso.
Non vi meravigliate se non vive all'interno del campus ma in una grande casa in uno dei quartieri più lussuosi di Cambridge; non perché venga da una famiglia benestante, per niente, anzi, lui con il suo "lavoro" riesce anche a dare una mano ai suoi famigliari, sempre mantenendo uno stile di vita alto.
"Ragazzi, davvero... Io non .. Boh penso sia sbagliato, penso che sia come prostituirsi, cioè da quanto ho capito io dovrei inscrivermi a questo sito e... Beh e aspettare che un vecchio riccone in fin di vita mi contatti dicendo che vuole scoparmi, e dopo aver soddisfatto i suoi desideri io dovrei ricevere dei suoi "regali" o "soldi"."
Appena pronunciate queste parole Edward si alzò immediatamente da quel bellissimo divano a tre posti in stile barocco veneziano,
-questo è uno dei regali fatti del suo ragazzo, cioè uomo, cioè signore... Non so come identificarlo perché è un vecchio riccone di 78 anni, come faccio a chiamarlo ragazzo? È quasi in fin di vita.-Mi fissava con un sguardo quasi perplesso, come se il mio discorso non avesse senso, come se stessi dicendo una cazza assurda, ma in realtà non è così, io penso di aver ragione ma il suo sguardo mi fa dubitare anche del mio pensiero.
"Mitjia, vuoi davvero che i tuoi genitori lavorino giorno e notte per poter pagare la tua stupida università? Pensi che loro siano felici di dover cercare un secondo lavoro altrimenti non riesco a pagare neanche le tasse? Solo perché il loro figlioletto ha dei sogni le cassetto?
Cazzo, se tu vuoi che si ammazzino di lavoro per finanziare i tuoi sogni, beh fa pure, noi ti stiamo dando la possibilità di vivere una vita buona, di far felici i tuoi genitori e di realizzare i tuoi sogni.
E poi non è detto che devi per forza scoparci, sono persone colte e gentili, puoi subito dirgli che non vuoi avere rapporti sessuali, si accontenteranno delle foto, e in più ti pagheranno l'anno intero qui alla Harvard, magari regalandoti qualche loro casa inutilizzata qui a Cambridge.
Pensaci Mitjia, devi solo premere invio per confermare la tua iscrizione."
Le parole di Edward mi fecero riflettere tanto, io sinceramente sono sempre stato un ragazzo autonomo, ho sempre lavorato per poter dare un sollievo economico ai miei genitori, però adesso sto facendo la persona egoista perché sto lasciando pagare tutto a loro, solo perché io devo concentrarmi sullo studio.
Cazzo, non posso dargli tutto questo peso, forse non è così sbagliato quel lavoro, forse per me è l'ideale dato che l'università non mi dà il tempo di fare qualsiasi altra cosa che non sia studiare, neanche uno part-time , di quatto ore e mezzo, un lavoro semplice, tra lezioni, ore di studio ed esami, la giornata passa velocemente senza aver tempo neanche per uscire un po' dal campus, immaginate per un lavoro.
Presi un bel respiro, guardai più e più volte il display del computer, posai la mano su quel maledetto mouse, presi un po' di coraggio e confermai l'invio dell'iscrizione.
Da quel giorno la mia vita sarebbe cambiata positivamente o negativamente?
Beh quello non potevo saperlo, speravo solo che tutto questo potesse aiutarmi a pagare l'università e ad aiutare i miei genitori.
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Baby boy.
RomanceMitjia è un ragazzo che ha appena lasciato la propria famiglia per proseguire i suoi studi all'università privata di Cambridge, chiamata Harvard University. Lui è fisicamente un bel ragazzo: alto, biondo, occhi azzurri e con un sorriso da far incant...