Capitolo 30

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Alexi cominciò a farsi largo in mezzo alla folla, cercando di muoversi controcorrente. Anche solo respirare le sembrava troppo faticoso, schiacciata com'era tra gente impazzita. Le persone si stavano accalcando verso l'uscita come animali che hanno fiutato il predatore. Sbraitavano, piangevano, si spingevano l'un l'altro per essere i primi a salvarsi. In vicinanza si sentiva rumore di spari, i soldati urlavano ordini confusi, i ribelli incitavano la rivolta. Riconobbe qualche volto che aveva memorizzato durante le sue settimane di permanenza al Castello. Matrone, dame da compagnia, ufficiali. Tutti fuggivano in preda al panico. Cercò di individuare Anna. Farla prigioniera era uno dei suoi obiettivi, nonostante il tempo le fosse nemico. Voleva che pagasse per il male commesso più di qualunque altra cosa. Voleva sentirle dire che le dispiaceva. Probabilmente in fondo al cuore sperava ancora che ci fosse una spiegazione logica, come quella di Kat, ingiustamente incriminata, additata come traditrice quando invece era stata la più coraggiosa tra loro. 

Ma Anna... 

L'aveva vista ridere. L'aveva vista felice. Aveva guardato suo marito con lo stesso sguardo folle d'amore che un tempo era riservato solo a Josh.


"Ne abbiamo parlato." le aveva detto una sera Joshua, andando di nascosto nella sua stanza quando sua madre pensava che stessero già dormendo. "Gliel'ho chiesto!"

I suoi occhi brillavano.

"Hai chiesto ad Anna di..." Alexi era così emozionata da non riuscire nemmeno a parlare.

"Di sposarmi" concluse al posto suo. ", proprio così. E ha detto sì! Ha detto di sì Alexi, capisci?!"

Alexi lo aveva abbracciato piena di entusiasmo, lasciandosi sfuggire un gridolino che li fece quasi scoprire.

"Ha pianto, sai? Ha riso e poi pianto, poi ha riso ancora. Abbiamo parlato di tante cose. Vogliamo avere tre bambini. Con noi ha funzionato bene! Ho le due sorelline più dolci che si possano desiderare al mondo. Tre sarà il numero perfetto. E finchè non troverai anche tu il ragazzo giusto, potrai vivere con noi, se vorrai. Ne ho già parlato con Anna, costruirò una stanza tutta per te e potrai stare con noi fino a quando vorrai. Sotto le assi di legno creerò uno spazio per i tuoi libri. Potrai tenerli nascosti di giorno e leggerli di notte."

Alexi era arrossita, sentiva le guance bruciare intensamente. "Dici sul serio? Mi terresti con te? Anche dopo esserti sposato con Anna e aver creato una famiglia tutta tua?"

Josh allora l'aveva stretta con le sue braccia forti, sussurrandole all'orecchio "Sarai sempre tu, la mia prima famiglia."


Alexi allontanò quei pensieri. Come le era venuto in mente di abbandonarsi a certi ricordi proprio in un momento come quello? Doveva essere fredda e lucida, non c'era posto per i sentimentalismi.

Ci mise molto tempo a liberarsi dall'onda in fuga e, quando riuscì finalmente a raggiungere la grande scalinata, si fermò un istante per rifiatare. Con una mano si tolse il sudore dalla fronte e, dopo un paio di lunghi respiri, cominciò a salire i gradini a due a due. Sapeva di essere stanca e anche che le gambe avrebbero dovuto cederle, ma non sentiva nulla. Nè dolore, nè fatica. Proseguì per inerzia, come se fosse riuscita a separarsi dalle limitazioni della propria fisicità. 

Sapeva che il tempo che avrebbe impiegato a salire e poi scendere di nuovo sarebbe stato un problema. Al suo ritorno, non era sicura che avrebbe trovato ancora i ribelli ad aspettarla. Non aveva la minima idea di quanto ci sarebbe voluto per concludere questa battaglia, ma era sicura che, prima o poi, il Governo sarebbe riuscito a scacciarli dalla città. Dopotutto, la loro missione era salvare i prigionieri e non impossessarsi di CrownCity.

Rebel - Risorta dalle ceneriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora