Cap. 2

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La settimana con Jenna e Robert è andata bene,loro sono molto dolci e mi ci sono affezionata.Come sempre anche se mi hanno più e più volte incitato a mangiare, io non ho toccato cibo,solo qualche mela per soddisfarli.

Mi hanno comprato tantissime cose anche se io non le meritavo.

È così,secondo me io non merito nulla, non merito di vivere,la mia vita è costata alle tre persone più importanti della mia vita,ci dovevo essere io in quella macchina,io dovevo morire,non loro.

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Ora sono in macchina con Robert per andare a Brooklyn,Jenna non è potuta venire per motivi di lavoro

"Alloggerai in una stanza molto carina,certo non avrà tutti i comfort che hai a casa ma può andare,ma se ci sono problemi dimmelo"dice Robert

"Grazie Robert ma andrà benissimo"

"Se vuoi puoi chiamarmi papà" esclama lui

Blocco totale.

Se ripenso a mio papà mi viene da buttarmi giù da un palazzo,non riesco a vivere senza i suoi abbracci,la sua risata,i suoi occhi,le battute che non facevano ridere nessuno ma che io amavo,il mio lui.

Lui è il mio eroe.

"No,scusa ma non ci riesco proprio"cerco di dire senza farlo rimanere male.

" Non ti oreoccupare prenditi tutto il tempo che vuoi sappi che ci siamo"

"Grazie mille,davvero"

Arriviamo ed entriamo per cercare la mia stanza

E' la numero 219 al secondo piano.

La scuola è enorme.

"bene allora io andrei"Fa Robert

"Certo,grazie mille"dico abbracciandolo

"Chiama per qaulsiasi cosa ok?"

"Okay"

Dopo che è andato via inizio a sistemare la valigia e appena ho finito vado in segreteria per ritirare gli orari di scuola dato che siamo già a metà anno.

Cure||Aaron Carpenter(#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora