Cap. 1

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Pov me:
Mi chiamo Jady e sono una ragazza di 17 anni, una ragazza un po diversa dalle altre, non vengo capita da nessuno, sono bassa, un po cicciottella ma non troppo, occhi nocciola e capelli bruni. La classica ragazza da zimbello... Un giorno come gli altri (ovviamente sola) esco da scuola con la mia cartella in spalla, ed essendo pesante la poggio sul muretto del cortile non accorgendomi di appoggiarla su un ragazzo altrettanto solo. Io arrossisco un po per la vergogna, poi non dico niente e proseguo la mia strada, quando mi sento una mano dietro la spalla che mi blocca. Mi giro e mi trovo lui... mi dice: Ehi, aspetta! Come ti chiami?
-Jady, e tu?- rispondo io imbarazzata
-Ahhh, bel nome! Piacere Brian, ti va se ci conosciamo? - Risponde lui senza lasciare nenache un secondo di silenzio. Dopo un po di silenzio si sente il mio - o-okay - poi un -posso accompagnarti a casa bambola?- ed io che esito sempre a rispondere a cose simili mi faccio coraggio e affermò un -sì, va bene- sorrido leggermente con il capo chinato senza farmene accorgere. Ma aspetta!! Bambola a chi? Penso tra me e me... Ho una personalità, non sono mica una marionetta! Vabè... lasciamo perdere, almeno ho un "amico". Arriviamo a casa con la sua bellissima macchina nero lucente e lo saluto con un cenno di mano. Entro in casa,e trovo mamma distesa sul divano che piange. Le chiedo perché e mi tira uno schiaffo fortissimo che mi stende a terra gridando sporca puttana!!! Come hai osato farmi perdere tuo padre, l' uomo che amavo!! ... Li ci rimango per ore e quando mi sveglio resto li per un' altra mezz'oretta a riflettere... Lei è drogata, non sa quello che fa, mi dispiace tantissimo, però io ho comunque una dignità non può chiamarmi puttana quando e come vuole. Poi io sono nata dopo che si divorziasse con papà... Non c'è motivo di essere trattata così... Non è mica colpa mia. Vabbè lasciamo stare... vado a cercala per la casa con intenzione di chiederle scusa anche se non c'è motivo ma mi tocca da buona figlia rispettare le opinioni dei genitori se ancora non sono maggiorenne. Non la trovo da nessuna parte... Ho cercato persino negli armadi, quando sul tavolo leggo un biglietto che dice: Suno uscita, non venire a cercarmi, torno quando mi pare. Una lacrima mi riga il volto, ma perché, perché proprio a me!! Perché!! Mi accascio a terra e mi addormento. Mi sveglio alle 8.05 di mattina... cazzo alle 8.10 c'è scuola!!!! Mi infilo la mia maglia larga a scacchi bianchi e neri per non far vedere le mie forme, un leggins nero e le mie vans nere. Infine un filo di mascara e capelli sciolti per coprire il mio bruttissimo volto. Non so se si è capito ma il mio colore preferito è il nero. Prendo la cartella e corro a scuola, e tra mille pensieri mi scontro con... -Ehi dinuovo tu!!Ora vado difretta, ci vediamo dopo scuola, sono in ritardo!!!- e mi precipitò dentro. Lui mi accenna un sorriso e un cenno con la mano per dire okay.
Nelle lezioni non faccio altro che pensare a lui... l ' unica cosa che sono brava a fare è disegnare, quindi strappo un foglio e lo disegno. Suona la campanella ed esco difretta... ma lui...?!

Suspenceeee!!! Che ve ne pare della storia?? Lui dov'è cosa è successo tra i due? Lo scoprirete nel prossimo capitolo❤

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 08, 2016 ⏰

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