Capitolo 5

109 4 0
                                    

É mattina,ma invece di essere svegliata dal suono della sveglia vengo svegliata dal pianto di Giovanni.
Subito mi alzo e vado in camera del bambino ,piange disperatamente ,lo prendo in braccio e lo porto in cucina per farlo mangiare .
"Buongiorno "
"Buongiorno ,come mai piange cosi forte il piccolo ?" dice mio fratello
"Non lo so ,penso che ha fame"
Preparo il biberon con il latte ,cerco di farglielo mangiare ma niente ,non si vuole calmare .
"Dallo a me ,vediamo se si calma " dice mia madre entrando in cucina
"Certo,sto uscendo pazza"
Mia madre lo prende in braccio ma non si calma ,piange sempre più forte.
"Ma perché piange cosi?"
"Forse é meglio che chiami  il pediatra"dice mio padre
"Si ,hai ragione"
Prendo il telefono e digito il numero del pediatra,mi tremano le mani ,ho paura che gli possa succedere qualcosa .
Francesca:"Dottore ,scusa l orario,ma ho il piccolo Giovanni che é da più di mezz  ora che piange"
Pediatra:"Può essere una colica  ,fargli un po di camomilla e se vedi che non si calma portalo qua in studio"
Francesca:"va bene,grazie dottore"
Pediatra:"Non ti preoccupare,mio dovere"
Chiudo la chiamata e subito comincio a preparargli un po di camomilla mentre lui continua a piangere nelle braccia di mia madre.
Dopo una ventina di minuti finalmente si calma,guardo la sveglia che segna le 8:30.
"É tardi,entro alla seconda ora"
"Si tesero vai "
"Per qualunque cosa chiamami "
"Si non ti preoccupare,ora vai che é tardi"
Subito mi preparo,saluto il bambino e mi dirigo a scuola.
Alla seconda ora ho musica.
Entro in classe
"Ecco il permesso "dico al mio professore senza ottenere risposta.
Quando è l ora di musica per noi é come una seconda ricreazione perché con lui non facciamo mai niente,solo ogni tanto che interroga.
"Francesca,cosa ti é successo ?" domanda Valeria
"Il bambino non stava bene"
"Cosa aveva?"
"Il pediatra mi ha detto una colica"
"Aahh,ora sta meglio"
"Si "

Verso le 14:00 finalmente suona la campanella che segna l uscita da questa scuola.
"Più tardi vengo a trovare Giovanni"mi dice Valeria
"Ok,a dopo"
Prendo l autobus e noto che Pietro non c'è ,dopo 10 minuti circa sono a casa.
"Ciao a tutti"
"Ciao tesoro,tutto bene?"
"Si mamma,Giovanni ?"
"É nel box che gioca"
Lo prendo in braccio
"Ciao piccolino,mi sei mancato" dico baciandogli la fronte
"Francesca,io vado a lavoro. Antonio é a casa da un amico . A stasera"
"Si mamma vai, a stasera"
Dopo aver mangiato comincio a prendere il libro di diritto quando sento il campanello suonare,apro.
"Pietro che ci fai qui?"dico in maniera scioccata ,guardando i suoi occhi azzurri .
"Qualcuno ha bisogno d aiuto?"
"Entra"
Lo faccio entrare,maglietta e jeans ,davvero bello.
"Grazie di essere venuto!"
"Dov 'é il piccolino?"
"Sta dormendo "
"Ohh,allora aspetto che si sveglia"
"Ok"
"Nel frattempo cosa posso fare?"
"Puoi aiutarmi a studiare "
"Bello!,che materia?"
"Diritto"
"Aahh,va bene"
Prendo il libro e comincio a ripetere mentre lui mi ascolta senza neanche guardare il libro per vedere se dico giusto.
"Ma sei sicuro che sto dicendo giusto?"
"Sicurissimo"
"Se lo dici tu"
Dopo 2 ore di duro studio finalmente finiamo .
"Sono stanchissima"
"Dai che sono ancora le 17:30"
"Andiamo a vedere se il bambino è sveglio ?"
"Si va bene"
Ci dirigiamo nella stanza del bambino e notiamo che é sveglio.
"Come sei bello!"dico prendendolo in braccio
"Pietro ti presento Giovanni ,Giovanni ti presento Pietro"
"Piacere di conoscerti Giovanni "dice Pietro prendendo la sua piccolissima mano tra le sue.
"Lo vuoi tenere?"
"Si "
Lo prende in braccio ,Giovanni gli sorride cominciando a giocare con gli occhiali da sole di Pietro.
"Giovanni ,lascia stare gli occhiali" dico prendendogli dalle mani gli occhiali
"No ,lascia che gioca ,ne ho tanti a casa"
"Che bello a questa età ,ci si diverte con poco"
"Si é vero"
"Che lavoro fai?"
"L avvocato ma volevo fare tutt altro"
"Cosa?"
"Insegnare musica.... Fin da piccolo ho mostrato interesse per la musica infatti all età di 5 anni i miei mi regalarono una chitarra .
Loro pensavano che era una cosa passeggera ma non fu così . L interesse cresceva sempre di più e quando ho iniziato il primo liceo decisi di iscrivermi al conservatorio contro il parere dei miei genitori.
Finito il liceo io volevo continuare a fare altri 5 anni di conservatorio ma i miei non valevano perché ritenevano che la musica era una cosa stupida senza guadagno.
Contro mia volontà dovetti lasciare il conservatorio e iscrivermi alla facoltà di giurisprudenza.
Una volta laureato i miei mi aiutarono ad aprire uno studio e successivamente ripresi il conservatorio . Li conobbi Carmen,la mia ex moglie. Con lei tutto era speciale,ci amavamo tanto che un un anno dopo ci siamo sposati e lei é rimasta subito incinta . Però eravamo giovani,avevamo entrambi 25 anni ,e ci siamo accorti che  non eravamo destinati a stare insieme .Il matrimonio era diventato un incubo,ogni pretesto era buono per litigare e cosi quando nostra figlia compì 5 anni abbiamo divorziato"
Vedo i suoi occhi azzurri bagnarsi dalle lacrime
"Mi dispiace.. Come si chiama tua figlia?"
"Si chiama Ludovica e adesso ha 10 anni"
"È bella la musica e ,secondo me,saresti stato un ottimo insegnante"
"Grazie.... Purtroppo non sempre noi genitori facciamo le scelte giuste"
"Sono d accordo con te"dico ridendo
Mentre coccoliamo il piccolo Giovanni sentiamo suonare il campanello,mi dirigo alla porta e apro.
"Ciao amica mia,dov 'é il mio nipotino preferito?"
"Ciao Valeria,entra"
La faccio entrare e per un minuto rimane immobile vedendo il fascino di Pietro che teneva in braccio il piccolo Giovanni.
"Ehm....Valeria questo é Pietro,Pietro questa é Valeria ,mia migliore amica nonché compagna di scuola"
"Piacere di conoscerti"dice lui porgendogli la mano
"P-Piacere"balbetta lei
"Bé Francesca, si é fatto tardi é meglio che vada... Questo é il mio numero di telefono"dice dandomi il suo biglietto da visita con scritto sopra sia il numero personale e sia il numero di ufficio .
"Grazie di tutto"
"A domani"dice dandomi un bacio sulla guancia e un bacio sulla fronte del piccolo.
"A domani"
Prende gli occhiali da sole ,ancora nelle mani di Giovanni,e se ne va.
"Valeria ci sei?"
"Ma questo é il Pietro dell autobus?"
"Si"
"Tu sei pazza ,vuoi soffrire come l anno scorso per un altro uomo più grande?Imaggino che è sposato e ha  figli"
"É divorziato e ha una figlia"
"Come pensavo. Ma come fai a fare questo effetto agli uomini?"
"Non lo so,comunque non ti preoccupare ,siamo solo amici ,niente di più"
"Lo spero.... Comunque questo è un ragalo per il mio bellissimo nipotino"dice porgendomi un pacchetto mentre prende in braccio il bambino.
Lo apro e trovo un paio di scarpine estive
"Sono bellissime"
"Ho gusto . Ma per questo diavoletto questo ed altro"
Dopo una ventina di minuti Valeria se ne va mentre i miei tornano dal lavoro .
Finalmente un altra giornata è finita e oggi con Pietro mi sono divertita molto.

Un Amore Contrastato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora