Capitolo 40

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Zoe Pov

Le lezioni era finite, salutato Luke andai a casa, mi feci una doccia rilassante, dopo aver studiato un po' mi misi a leggere quando sentì il cellulare vibrare sul mio comodino.
Presi il cellulare era un messaggio di Jessie.
Sbloccai il telefono e lessi il messaggio.

Hey.. tutto bene? oggi e ieri mi hai ignorato.. ho fatto qualcosa che non andava?😰

Mi ero completamente dimenticata di lei..
merda...

Jessie tu non centri nulla davvero.. è con tuo fratello che sono furiosa... che ne dici se domani andiamo al cinema? 🙃

Dopo neanche un minuti mi arrivó la risposta.

Ah meno male!😪
Si Jason è stato un cretino a tradirti..
certo! cosa andiamo a vedere?

Civil war ovviamente😍

Sei incorreggibile Zoe 😅

Lo so J ❤️ a domani

Controllai l'ora e vidi che erano quasi le sei, all'improvviso mi ricordai della promessa fatta a Luke e mi alzai dal letto, mi vestì velocemente, misi il cellulare e le chiavi della moto in tasca e scesi le scale.
"Ci vediamo stasera esco con un'amico"
ricevetti un cenno di assenso di papà che stava in cucina a mangiare qualcosa e uscì.
Salì sulla moto e sgommai verso l'indirizzo che mi aveva dato Luke.

***

Arrivai davanti a una villetta suonai al citofono, Luke mi aprì ed io entrai lasciando la moto vicino alle altre che dovevano essere dei membri della band.
La porta di casa era aperta e Luke era lì che sorrideva.
"Hey ce l'hai fatta!".
"Già".
ridacchiaiz
"ma tu vivi da solo?".
lui annuì
"seguimi".
annuì.
Arrivammo davanti a una stanza socchiusa da dove venivano suoni di batteria e di basso, Luke aprì la porta e mi fece cenno di seguirlo.
La stanza era molto grande ed i macchinari e gli strumenti di qualità.
Alla batteria c'era un ragazzo dai capelli corti argentei e gli occhi azzurri, era di statura media ed aveva un po di muscoli.
Al basso invece c'era un ragazzo moro dagli occhi color nocciola.
Era piuttosto alto ed era un po' più muscoloso dell'altro.
"ragazzi lei è Zoe oggi farà il provino per il ruolo di voce nella nostra band" mi presentó Luke
i ragazzi si girarono verso di me e mi fecero un cenno di saluto squadrandomi.
"Io sono Sebastian ma tutti mi chiamano Seb" disse il ragazzo dai capelli argentei.
"Io sono Daniel ma mi chiamano tutti Dan" disse il moro sorridendo amichevolmente.
Annuì.
"Bene Zoe cosa ci vuoi cantare?" chiese Luke sorridendo.
Io non mi ero preparata niente ma sapevo a memoria tantissime canzoni e sapevo già cosa cantare.
"Ok per prima cosa mi serve una chitarra elettrica".
Mi misi davanti al microfono mentre i due ragazzi stavano davanti curiosi di sentirmi mentre Luke mi dava la chitarra.
Me la infilai e l'accordai un secondo, feci segno a Luke di venire un secondo e lui si avvicinó.
"Ah ce l'avete la base di warriors degli imagine dragons?"
Luke annuì
Gli sussurrai un'altra cosa e lui annuì ridacchiando, si mise davanti a un macchinario.
"Quando vuoi Zoe"
annuì e la base partì, conoscevo tutte le parole, andavo sempre a tempo, per un minuto avevo tenuto lo sguardo rivolto verso il basso per l'imbarazzo ma decisi di guardare i ragazzi che stavano sorridendo, buon segno.
Finalmente arrivó il mio assolo la base si spense e iniziai a suonare ghignando come facevo di solito, era perfetta questa chitarra mi dava un suono magnifico.
Finito l'assolo e continuai a cantare fino alla fine della canzone.
Ripresi fiato e guardai i ragazzi per la valutazione, un fragoroso applauso riempì la stanza e non potei che sorridere soddisfatta.
"Niente male davvero ci fai sentire qualche altra canzone? così decidiamo?" disse Sebastian.
"Certo decidete pure voi".
"Bene ragazzi facciamo tre canzoni?" chiese Luke.
Gli altri due annuirono
"conosci how to save a life dei the fray?" chiese Luke.
Annuì freteneticamente
"assolutamente è una delle mie canzoni preferite".
I tre mi sorrisero e fecero partire la base.
Finita la canzone risuonó un'altro applauso fragoroso.
Sorrisi.
"Pompeii Bastille" disse Daniel
annuì e cantai anche quella.
"Ci canti stardust di mika?"
Annuì.
Questa era un po' più difficile per me ma diedi il massimo.
"Beh direi che sei dentro!" disse Sebastian entusiasta.
Luke e Daniel annuirono sorridendo.
Luke mi porse i testi delle loro canzoni
"Sono bellissimi chi li ha scritte?" chiesi entusiasta.
Luke alzó la mano timidamente
gli diedi il cinque.
"Grande Hood!".

***

Finite le prove Luke e gli altri mi spiegarono che le prove si tenevano tre volte alla settimana e che avrei dovuto imparare i testi a memoria in poco tempo.
A breve se ci fossimo trovati bene avremmo suonato in qualche locale.
Sarebbe stato davvero fighissimo.
Salutati tutti tornai a casa e raccontai tutto a Marcus che mi disse che ci sarebbe sicuramente stato se la band si sarebbe esibita.
Dopo aver mangiato qualcosa andai a letto distrutta.

***

Il giorno dopo passó liscio, rivolsi occhiate incendiare a Jason ma parlavo tranquillamente con gli altri.
A pranzo mi sedetti con Luke, Seb e Dan che a quanto pareva si erano trasferiti in questa scuola.
Usciti da scuola salutai i ragazzi e andai da Jessie che stava salutando Cal con un bacio.
Aspettai che Cal mettesse in moto e poi mi avvicinai a Jessie
"andiamo?"
"siii!" esclamó eccitata
risi e ci incamminammo per il cinema.

***
Il film era stato fantastico e con Je la visione era stata magnifica, sospettai che se non fosse finito il film ci avrebbero cacciato dalla sala perchè stavamo facendo davvero tanto casino.
Ma non è successo alla faccia loro.
Decidemmo di fare una passeggiata e iniziammo a parlare di vari argomenti.
"Jason sta odiando da morire il nuovo biondino" affermó ridacchiando
"peggio per lui, è colpa sua ora si prende tutte le sue responsabilità" dissi decisa
Jessie annuì
"beh è simpatico quel biondino? se non avessi conosciuto Cal ci avrei fatto un pensierino" ammiccó la mia amica
ridacchiai divertita
"c'è qualcosa che non so?" chiese indagatrice
ridacchiai di nuovo
"diciamo che a lui piace altro" mormorai vaga.
Jessie si fermó di colpo con la bocca spalancata
"non mi dire che lui.."
non finì la frase
"Jessie lui è gay, l'altro giorno mi ha detto di essere bisex ma ieri mi ha detto che era gay"
"oddio ecco perchè è così figo!" esclamó
feci spallucce e ricominciai a camminare.
Per un paio di minuti camminammo senza dire una parola, ma all'improvviso Je mi prese il braccio e mi fermó, aveva uno sguardo furbo di chi la sa lunga
"che hai in mente?"
"so come farla pagare a mio fratello"
ecco questo mi piaceva
"sono tutta orecchie"

Un magnifico imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora