CAPITOLO 15

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Pov's Ludovica

8:00 a.m

Apro leggermente gli occhi guardandomi intorno, non mi trovo a casa, provo ad alzarmi e un dolore alla testa mi colpisce di colpo, mugulo qualcosa per il dolore e dalla porta vedo entrare Roberta con un bicchiere d'acqua e una pillola.

-Buon giorno ubriacona

-Mhh - era l'unica cosa che riuscivo a dire,

-Prendi questo ti farà bene

Mi metto seduta sul letto ma sentivo qualcosa salirmi dentro, spero non sia quello che penso,

Corro in bagno velocemente e non appena mi inginocchio vicino al gabinetto inizio a vomitare, sento qualcuno prendermi i capelli e buttarli indietro

-Mi sembrava strano che non avevi ancora vomitato, benvenuta nel club della sbornia amica.

Appeno finisco di vomitare prendo subito la medicina e mi faccio una doccia per togliermi l'odore dell'alcool su tutto il corpo, mi asciugo i capelli e infine mi lavo i denti per togliermi quel sapore orribile del vomito dalla bocca.

Vado in camera di Roby con ancora l'accapatoio adosso

-Puoi prestarmi i tuoi vestiti dato che quelli puzzano

-E ovvio non posso lasciarti così - sorride e apre la sua cabina armadio dandomi i suoi jeans e un top nero, li indosso subito e poi metto le mie adidas che fortunatamente non puzzavano e non erano molto sporche e usciamo dalla camera.

-Mi piace come ti ho vestita porti sempre maglie larghe e non si nota mai il tuo fisico dovresti comprare alcune di queste - mi indica il top che avevo adosso, fortunatamente non mi scopriva molto la pancia.

-Non mi va di parlare di questo argomento, lo sai che odio il mio corpo - alza le mani in segno di arresa ed usciamo di casa a fare colazione.

Alla fine io non ho preso niente mentre lei si è presa un cornetto e il caffè

-Allora ricordi qualcosa di ieri sera?

-Mi ricordo solo quando ho bevuto quel bicchierino di non so cosa e poi più niente perchè?

-Quindi non ti ricordi del tipo che ti stava per scopare?

Mi stavo strozzando con la mia stessa saliva non appena ho sentito ciò che ha detto

-Cosa? - dico tossendo ripetutamente.

-Hai capito bene signorina ma non è colpa tua eri sotto l'effetto dell'alcool ma poi è arrivato Irama e dovevi vedere come l'ha steso

-Cosa ci faceva lui in quel pub?

-Non lo so forse era la in giro ma non è questo il punto dovevi vederlo l'ha quasi ucciso per te poi ti ha preso in braccio e ti ha portata qui

-Aspetta cosa ha fatto? Cioè mi ha presa?Oddio che vergogna - mi passo le mani fra i capelli arrossendo.

-Sai in quel momento avevo voglia di prenderlo a calci in culo ma se non fosse per lui adesso non so dove saresti, forse in quel letto con quel bastardo e non oso immaginare cosa avreste fatto - gli do un calcio sulla gamba per farla smettere di parlare e così successe, non potevo sentire altro al solo pensiero che io avrei scopato con uno sconosciuto mi veniva da vomitare.

-Forse dovrei ringraziarlo

-Ma non ho il coraggio - aggiunge infine lei

-Già.

-Pensandoci è stato un modo per dimostrarti che ci tiene a te se ti avrebbe preso in giro in questo momento non saresti qui e non ti avrebbe salvata - i suoi ragionamenti infondo non era sbagliati ed era il caso che io lo ringraziassi per ieri sera

-Ok vado a scusarmi ma un'ultima cosa..

-Ho avvisato io tua madre inventando una scusa tranquilla - lo sempre detto che in un futuro sarà una veggente.

-C'è un problema non so dove sia la casa di Irama

-C'è una soluzione, hai il suo numero di cellulare

-No non gli scriverò, forse è meglio se torniamo a casa - dico alzandomi

-E se ti dicessi che lui è qui? E che magari ci sta guardando da lontano? - no ti prego no dimmi che è uno scherzo, faccio di no con la testa come per non crederci e lei fa di si con la testa, se qualcuno ci vedeva come minimo ci prendeva per pazze quindi altra figuraccia.

-Ma è possibile che dove vado io lui c'è sempre? Forse è uno stalker - sussurro per non farmi sentire.

-Ma se non ti sei ancora girata dai che sta aspettando solo te

-Ma a te non ti stava sulle palle? - aggiungo infine, poi mi giro lentamente tipo come nei film quindi capite il disagio, mi giro completamente ed ecco li in tutta la sua bellezza, sempre con le sue solite maglie lunghe che mi piacciono tanto ma questa volta portava dei pantaloncini che personalmente odio perchè sono troppo larghi ma vabbe.

I nostri sguardi si incrociano, lui mi sorride appena e io ricambio sorridendogli poi lo vedo venirmi incontro e qua si fanno i problemi...che cazzo gli dico?

Ciao grazie per avermi salvata dato che uno mi stava quasi per scopare

No oppure ehi ciao ti ringrazio per ieri ma sai stavo troppo male per te e così ho deciso di ubriacarmi per fare la mongola e non pensare a nulla

Nel frattempo che facevo i  miei film mentali non mi ero accorta che era quasi arrivato e l'ansia era sempre di più, faccio un bel respiro e mi preparo mentalmente, no ma che dico avrei solo voluto trovare una scusa e andarmene da li ma ormai era troppo tardi era qui di fronte a me che mi fissava pronto a ricevere le mie scuse ma l'unica risposta che ebbe non fu niente già nulla ero completamente andata.


Cosa Resterà...|| IRAMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora