Capitolo 13

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Salve :D
Credo di aver scritto un capitolo troppo sdolcinato, infatti mentre lo scrivevo mi stava venendo la nausea ma vabbhe.
Se vi arriverà qualche notifica sui vecchi capitoli sarà perché li sto revisionando un po', ma comunque non c'è bisogno che andiate a vedere.
Buona lettura ^_^

-COSA?!- urlo addosso a Marco.
-ma sei impazzito?! Te lo puoi anche scordare che vengo con te di notte a scuola! E se ci scoprissero?! E comunque se è solo per la registrazione ti credo sulla parola- dico non curante l'ultima frase anche se non credevo comunque a Marco...
-no! L'hai voluto tu! Non mi credi? Bene! Ti dimostrerò che ti sbagli!-
Disse sicuro di sè.
-anche a costo di trascinarti fuori di casa, tu verrai con me!- continuò.
-OK, OK va bene- dico rassegnata - ma se ci scoprono sei un uomo morto!-
Finiamo gli esercizi di stretching e, visto che gli altri fanno pallavolo, io potevo scegliere se stare in panchina e fare la segnapunti o andare in biblioteca a studiare.
Cosa ho scelto io?
Mi sembra ovvio, che me ne frega a me di pallavolo? Prof illusa.

Mi cambiai e andai in biblioteca.
La biblioteca della scuola non è niente male è al secondo piano alla fine di un lungo corridoio.
È molto grande e, infatti, lì ci sono anche diverse riunioni, ma durante la mattinata funge da biblioteca per i ragazzi.
Entrata nella stanza non vidi nessuno apparte un gruppetto di ragazzi occhialuti seduti ad un tavolo accanto ad una libreria.
Erano tutti attaccati ai libri, ma, quando entrai, alzarono tutti lo sguardo e mi osservarono.
Ma che hanno da guardare?
Io imbarazzata, sentendomi una decina di occhi addosso mi allontanai e andai a cercare un libro da leggere.
Sarebbe richiesto, dalle regole d'istituto, che quando salti una materia dovresti leggere un libro riguardante la materia saltata, ma secondo voi lo farò?
No.
Andai a guardare gli scaffali dove sono riposti i libri fantasy, cercai un libro interessante e tirai fuori "Harry Potter e l'ordine delle fenece".
A cosa possa servire ad una scuola non lo so, ma meglio così.
L'avrò letto almeno una decina di volte, ma non mi stanco mai.
Mi sedetti ad un tavolo e mi immersi nella lettura.
Ero arrivata a pagina 68 quando qualcuno mi toccò la spalla chiamandomi.
Chi osa disturbare la mia lettura?!
Miserabile umano!
Mi girai poco gentilmente guardando male chi mi aveva interrotto.
Era uno del gruppetto dei ragazzi occhialuti, aveva gli occhiali rotondi e capelli castani arruffati.
-chi sei?- chiesi stranita.
-immaginavo che non ti ricordassi di me...sono quel ragazzo che hai difeso quando quel bastardo di Dorelli mi stava picchiando.-
(Se non lo ricordate, il che è probabile, andate a leggere il capitolo 1, ma comunque c'era Marco che picchiava sto qua e Liza lo ha salvato)
-ahhhhh, ora ricordo! Piacere di rivederti sono Elizabeth- dissi tirando fuori la mano per stringerla.
-lo so, si parla molto di te, comunque io sono Erik-
Si parla di me? Cosa?
-perché si parla molto di me? Che ho fatto?- chiesi stranita.
-sai, sei scappata da scuola, urlavi, stai insieme a Dorelli- disse finendo la frase dicendola con disprezzo.
-io non sto con Marco!- lo corressi scocciata.
Lui non diede conto a quello che dissi e continuò -poi sei nuova e sei fra le più carine della scuola...-Arrossii.
La gente dice che sono carina...
Su Liza non è questo il problema adesso!
-comunque volevo solo ringraziarti per avermi aiutato quella volta- disse arrossito girandosi per andarsene.
-aspetta!-
Lui si fermò, ma non si girò.
-dirò a Marco di non darti più fastidio-
-grazie- e se ne andò.

Suonò la campanella e tornai in classe.
-merenda!!!- urlai felice precipitandomi alle macchinette.
Cibo, cibo, datemi cibo!!
Prendo le croccantelle e un succo di frutta ed esco buttandomi su una panchina del cortile, proprio quella davanti al ciliegio.
-finalmente si mangia!- dissi aprendo il pacchetto di schiacciatine e prendendone una, ma qualcuno me la strappò di mano.
Io mi girai di scatto.
-chi osa rubarmi le croccantelle!?-
Urlai io a mo di troll arrabbiato.
-uhm, buone!- disse il ladro mordendo il suo bottino.
-Marco! È la mia merenda!-
-e allora?-
-e allora io sono ancora arrabbiata con te e non ti do il mio cibo!- dissi facendo l'arrabbiata.
-ritornando su questo argomento- si fece serio avvicinandosi al mio orecchio- ti aspetto davanti alla scuola alle 22:30-
-22:30?! I miei non mi faranno mai uscire a quell'ora!- dissi preoccupata.
-allora uscirai dalla finestra-
-ma la mia camera è al secondo piano!- obiettai.
-allora uscirai dal salotto da cui ero entrato tanto tempo fa- disse facendomi l'occhiolino e poi se ne andò.
In che guaio mi sto cacciando?
Spero davvero di non avere problemi...

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