Capitolo 5

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La felicità di Oscar e durata poco perchè adesso è di nuovo pensieroso, sta torturando quel povero sushi riducendolo in poltiglia.

Esasperata mi alzo dal puff, Oscar mi fissa non capendo -Ti muovi! Dai che andiamo! E spero però per te che sia veramente figo- borbotto indispettita.

Oscar mi fa un sorriso a duemila denti in risposta, a quanto pare non vedeva l'ora.

Siamo in un pub affolatissimo, stasera a quanto mi ha riferito c'è un gruppo rock abbastanza "In".
Questa volta rimango avvinghiata a Oscar non voglio allontanarmi, anche perché la clientela lascia molto a desiderare.
Un ragazzo mi spintona facendomi traballare sui tacchi -Sta un po' attento- gli dico disgustata.
-Tutto bene Charlie?-
-Si si solo un..- non finisco la frase perché lo nota da solo.
-Ah.. andiamo dai-

"Uffa" siamo ormai seduti su dei divanetti da almeno un ora, in attesa.

-Eccolo!- Oscar mi spintona indicando un ragazzo non molto lontano da noi. È moro decisamente aitante, non è male se non fosse per la camicia aperta fino al petto e quei orrendi pantaloni giallo limone.

'Eh si quel pavone e proprio il suo tipo' penso.

Oscar è pacato e tranquillo ha bisogno di qualcuno di estroso al suo fianco, solo che temo sarà di passaggio come tutti gli altri.

-Vuoi andare da lui?-

Mi lancia un occhiata allucinata -Certo che no principessa, non funziona così! Sarà lui a venire da me!-.

-E tra quanto verrà? magari non si è accorto che siamo qui!- piagnucolo.

Mi fissa intensamente -Primo io non sono uno che passa inosservato, e secondo Charlie ti devo portare fuori più spesso!-.

Sbuffo, ma forse ha ragione lui. Che ne so io di corteggiamento dato che l'unica relazione mai avuto e finta! e per giunta con un ragazzo gay.

Mi dimentico in fretta di tutto questo, anzi dopo solo uno shot mi dimentico proprio tutto.

Ho mal di testa, però sono anche euforica guardo Oscar che scuote la testa e ride. Passiamo la serata a ridere e ci divertiamo tantissimo.

L'amico di Oscar non si fa vedere però facciamo amicizia con il barista, si chiama Mike e continua a passarci da bere squadrandomi dalla testa ai piedi.

Oscar si blocca a parlare con degli amici di sub tra cui ce anche Billy e Jennifer, ma non si sono ancora accorti di me e io inizio ad annoiarmi.

Mike attira la mia attenzione dandomi un calice bellissimo e tutto viola e rosa e dentro il liquido e rosso, decido almeno di assaggiarlo.

Oscar me lo toglie dalle mani e lo posa sul bancone, guardando male nella direzione di Mike. Mi volto anche io e non lo trovo più, al suo posto ce un altro barista.

-Basta bere- sorrido ha ragione.

Quasi come se me lo sentissi mi giro a destra e noto un tavolo dove come l'altra volta ce mio fratello, Kevin, Greg una ragazza vicino a lui. Non vedo occhi di ghiaccio, chissà poi perchè lo cercavo.

Mi sento scombussolata Oscar si gira nella stessa direzione.

-Tuo fratello ha deciso di spiarti forse?-

-Ma no che dici..- sorrido anche se non ne sono sicura nemmeno io.

Non sentendo le mie proteste vuole assolutamente andare a salutarli! soprattutto dopo aver saputo del malinteso.

Mentre ci dirigiamo verso di loro Tommy ci lancia un occhiattaccia, io apro la bocca solo per salutare.

Siamo circondati sempre da gruppi di ragazze, arrivavano a ondate salutando tutti i ragazzi con grandi abbaracci e bacetti, compreso mio fratello Tommy. Mi viene il volta stomaco.

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