Le onde sono sempre più alte , i rumori si fanno sempre più sentire, più pesanti ,ondeggiano sempre più. Noi da sotto sentiamo ogni minimo rumore .Nel nostro silenzio ci chiediamo spesso..... Dopo questo lungo viaggio ? come siamo situati? come bestie?ci chiediamo noi perché dobbiamo subire tutto ciò, ? dopo che soffriamo la sofferenza della povertà? Non siamo essere umani? .NON vediamo l ora che arrivamo al gommone che ci porta a riva.Mi presento : Mi chiamo Sesia, ho 20 anni sto' scappando dal mio paese TRIPOLI insieme alla mia famiglia ,mio padre, mio fratello , mia madre morì dandomi alla luce dopo il parto.ABordo eravamo in dieci tra cui molti bambini piccoli. Non tutti ci conoscevamo , la maggior parte stavamo tutti in silenzio ,sentivamo solo il rumore del mare che sbatteva forte contro le onde.IN Quei giorni sentivo solo un gran silenzio intorno a me ,quindi avevo molto tempo per riflettere ,è capire come muovermi appena sbarcata nel porto di Genoa
FINALMENTE i brutti rumori passarono , noi felicissimi che si poteva respirare un po ' aria di tranquillità. I nostri scalfisti ci vennero ad avvisare che stavamo quasi giungendo al nostro gommone che ci doveva portare poi a riva.
Al momento che ci stavamo avvicinando.ci imbattemmo in un mare mosso , dove fummo comunque costretti ad andare nel gommone.MENTRE mio fratello aiuto' sia me,che mio padre a salpare per primi ,aiutando anche altri .
MIO fratello Tom, riuscì a prendere la mia mano, quando venne colpito da un fulmine con una scossa elettrica .tutto questo successe sotto ai miei stessi occhi.Io e mio padre rimanemmo sconvolti come pazzi, cercavamo con gli occhi di arrivare a lui ma niente da fare.Arriviamo al porto ci attende sia la croce rossa, che la polizia(2 capitolo ) (La Disperazione ) :APPENA sbarcati morti di freddo , in cattive condizioni. Stavamo increduli per la morte di mio fratello,
RACCONTAMMO TUTTO Alla polizia. Tutta la notte ci furono le ricerche dei recuperi di alcuni corpi ma il suo no. Fu trascinato via dalle correnti . Le ricerche durarono anche tutto il giorno dopo.PER loro la vita doveva continuare .INIZIARONO CON QUEI POCHI SOLDI, CHE AVEVANO UN ALLOGGIO ANCHE MISERO MA PUR SEMPRE UN ALLOGGIO.NEL mio paese lavoravo come giornalista , ma nelle nostre condizioni era molto difficile muoversi anche perché dovevamo avere ilpermesso di soggiorno ,dato che siamo clandestini.MIO padre ogni giorno che passava aumentava sempre più la depressione .mentre io andavo puntualmente alla stessa ora al molo per parlare con mio fratello.DA quel giorno mi imbatto nell ' amore , come nella fortuna(3 CAPITOLO Mi imbatto nella mia fortuna) CAMMINO , cammino senza sosta per tutta la città sempre con qualche speranza in più ma niente.DIVENTA sempre più difficile andare avanti ma non mi arrendo anche perché devo badare a mi o padre. Mi dirigo come ogni giorno al molo . Mi siedo fisso il mare per ore , faceva molto freddo .NON avevo nemmeno pranzato .Mi imbatto con dei sguardi da lontano con un ragazzo meraviglioso .All inizio mi da molto fastidio il suo fissare perché non riesco a capire il suo accanimento verso di me .MI alzo e me ne vado tutta infastidita .ARRIVA il giorno seguente mi alzo sempre nella mia solita baracca e con mio padre sempre peggio .PRIMA di incamminarmi a trovare lavoro vado sempre al molo a vegliare mio fratello .MI rigiro è, rigiro mi sento sempre osservata .Da lontano vedo un faro che non avevo mai visto prima d 'ora . Incomincio a incamminare più che altro per curiosita.Quella mattina stranamente stava tanta nebbia, faceva molto freddo .MI avvicino sempre più. Vedo la porta aperta entro urlo per vedere se c è qualcuno niente non rispondeva nessuno. ENTRO vedo un faro non molto trascurato si vede che doveva sorvegliare la zona . Tutto rovinato mattonelle vecchissime , finestre vetri rotti , si gelava dal freddo .SENTO dei passi sento qualcuno che mi afferra dietro le spalle ."MALEDUCATA che ci fai in casa degli altri senza essere invitata ?" Scusami, scusami...... non.....non.... volevo ," vedevo che da giorni mi fissavi quando io venivo a molo , volevo capire il perché " .IO mi chiamo MICHELE, sono il guardiano di questo molo .PIACERE mi chiamo MICH .Come mai vieni qui tutte le mattine? VENGO per cercare lavoro.CHE tipo di lavoro ? Io sono una giornalista . Ma sei di qua ? No provengo da TRIPOLI, ecco ora ho capito tutto sei una clandestina ? non direi proprio ho un regolare permesso di soggiorno , infatti posso permettermi di trovarmi un lavoro regolare , solo che risulta molto difficile .OVVIO risulta difficile per noi , figuriamoci per voi.MICH," gli dice ora devo proprio andare ,mi scusi il disturbo figurati , anzi spero che ci ritroviamo dice lui".

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Povertà Attraverso Gli Occhi Della Fanciullezza
RomanceLe ONDE SONO sempre più grandi,forti .LA nave dove stiamo a bordo sbatte di continuo , noi da sotto sentiamo qualsiasi rumore .DA piccoli finestrini della nave vediamo noi come siamo situati abbiamo molta paura, non vediamo l ora di essere sbarcarca...