11 anni dopo.
Pov's Alisha
Come ogni mattina tolgo le bottiglie vuote di whisky, birra e vodka dal tavolo. Ormai ci sono abituata, mi stupisco che ci sia ancora un po' di birra nella bottiglia. La porto alla bocca e bevo l'ultimo sorso. Mi pulisco la bocca e faccio un gran respiro. Non è saggio e salutare bere dalla mattina ma poco mi importa. Nessuno mi vieta di farlo. Ripulisco la casa dalle tante cianfrusaglie e dal vomito che c'è sul pavimento. Disgusterebbe vederlo e l'odore, ma per una persona che lo toglie da undici anni si fa a meno anche di sentirlo. Lascerei tutto e andrei via per sempre da qui, ma non posso. Fuggire non è mai la soluzione. Sento bussare alla porta. Mi avvicino allo spioncino e noto con stupore e saccatura che non è nessun criminale venuto per uccidermi.
Apro la porta con espressione dura.
"Ciao Al come stai?"
"Quale onore zia Carly."
Mi sposto dalla porta e la faccio entrare con svogliatezza.
"Non sei contenta di vedermi?" domanda notando la mia espressione arrabbiata.
"Eh perchè dovrei? Sei venuta qui solo per ribadirmi di venire ad abitare da nonna a Madrid. La mia risposta è sempre di no."
"Ho visto tuo padre sulle scale." i miei occhi diventano improvvisamente ghiaccio. "Non mi ha nemmeno riconosciuto, era ubriaco. Tu sei piccola per sopportare tutto questo." Non la lascio continuare.
"Io non ho bisogno di aiuto. So cavarmela benissimo da sola."
"Se qualcuno chiamasse gli assistenti sociali andresti in orfanotrofio."
"Nessuno chiamerà gli assistenti sociali tanto meno tu. Eh poi tra poco sarò maggiorenne se andrei lì dentro, quando uscirei ritornerei qui. Il mio destino è già segnato."
"È un alcolizzato Al potrebbe farti del male."
Ringhio contro di lei per quello che ha detto.
"Non mi farebbe mai del male." urlo arrabbiata. "Eh adesso ciao." dico aprendo la porto per farla uscire.
Lei rimane spiazzata dal mio comportamento e senza dire una parola, con il viso chino si incammina verso la porta.
La guardo mentre mi fissa con quei gli occhi pieni di pena. Odio quando la gente fa così.
"Non distruggerti come sta facendo lui, tu sei più forte."
Stufa di questa discussione le chiudo la porta in faccia.
Ritorno a pulire e i miei pensieri volano ad un anno fa.
Vedo mio padre entrare in casa barcollando. Ha un'espressione malinconica e distrutta. Vede una bottiglia di whisky sul tavolo e fa per avvicinarsi ma io la prendo in mano.
"Dammi la bottiglia." dice con tono di chi non accetta una obbiezioni.
"No questa roba ti sta distruggendo."
"Ho detto dammi la bottiglia." ripete in tono duro.
Io non rispondo ma la tengo ancora in mano.
"Ti stai rovinando cosa penserebbe la ma..." non finisco nemmeno la frase che mi arriva un ceffone sulla guancia. Con uno scatto si riprende la bottiglia.
Solo quella volta mi diede un ceffone, mi rimase il segno per qualche giorno. L'argomento mamma è tabù. Ogni cosa che apparteneva a lei mio padre o l'ha buttato o l'ha nascosto da qualche parte e ora sicuramente se ne sarà dimenticato.
L'unica cosa che non gli ho lasciato portare via è stato il suo telescopio, l'ho nascosto in un angolo remoto della cantina. Mi aveva promesso che quando sarebbe diventata vecchia sarebbe rimasto a me. Era una promessa che io ho voluto realizzare.
Mi affaccio alla finestra, vedo le nuvole propagarsi nel cielo. Odio la pioggia e odio i temporali.
Vado in camera mia e prendo una foto nascosta nella fodera del letto. Guardo la foto di tutte e tre abbracciati. Un sorriso sincero sulle labbra di mio padre, un sorriso che non gli vedo fare da tanto. Vedo mia madre allegra mentre mi dà un bacio, quanto mi mancano questi momenti. Adoravo sedermi sulle sue gambe e sentire il suo meraviglioso profumo di gelsomino. Mi ci perdevo nei suoi abbracci. Qualunque persona piangerebbe al mio posto ora, ma io ho smesso molto tempo fa. Lo farà il cielo per me.
Angolo autrice:
Hi guys. In questo capitolo si capisce un pochino il carattere di Alisha. Beh il capitolo non è lunghissimo, credo rimedierò negli altri. Spero vi piaccia.
By.
-Terry
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Troverò la luce nel buio del tuo cuore
RomantizmAlisha ha avuto un passato tumultuoso ricco di dolore e sofferenze. Ogni giorno combatte contro se stessa e i suoi demoni, e ogni giorno è sempre più complicato per lei. Sembra forte ma estremamente fragile. La sua unica emozione: la rabbia. Un most...