Alec.
《È vero.》dissi alzando la voce.
Sentii gli sguardi di tutti i presenti addosso e per la prima volta nella mia vita,non mi sentii a disagio.《Ha ragione.》continuai,ignorando il fatto di trovarmi al centro dell'attenzione dell'intero Conclave e di mezza Idris,ma soprattutto la mia indole maledettamente timida e riservata.《Riesce a creare delle Rune.》sospirai staccandomi dalla colonna al quale ero appoggiato e avviandomi al centro della sala.《E ne ha testata una su di me.》buttai fuori infine,guardando di sfuggita Clary,che mi sorrideva a modi ringraziamento.Ma il mio sguardo finì più in fondo,verso il retro della piattaforma.I miei occhi si scontrarono con quelli felini,ambrati e,in quel momento orgogliosi,del Sommo stregone di Brooklyn.Mi sorrise pallidamente e io ricambiai dolcemente quel sorriso,che causò lo sguardo incuriosito di mia Madre,che si allungò per capire a chi stessi sorridendo.
Arretrai nuovamente,schiacciandomi contro la colonna.
《Giovane Lightwood,tu menti.》tuonò il console.《non può,quel dono è solo degli angeli.》
Ci fu un minuto di silenzio.
E in quel minuto mi sentii l'essere più stupido dell'Universo.
Avevo avuto il coraggio di fronteggiare l'intero Conclave,per la reputazione di Clary?
Dovevo aver sbattuto la testa proprio forte.
《Perchè mio figlio dovrebbe mentire?》una voce profonda e familiare,arrivò alle mie orecchie e riconobbi subito mio padre.《Siamo dei Lightwood,nonostante i precedenti puntiamo sull'onore e quello non può essere scalfito.》
Presi coraggio.
《Clary,dimostraglielo.》esclamai io,avvicinandomi lentamente all'altare,tra i mormorii generali.《Dimostragli di cosa sei capace.》gli sorrisi,causando un sorriso orgoglioso di Izzy,che in quel momento era accanto a lei.Bisogna distruggere i propri muri,Alec.
Il console annuì e Patrick si avvicinò alla rossa,per porgergli il suo stilo.
Mi appoggiai nuovamente alla Colonna,osservando la scena da lontano,quasi a rallentatore,mentre la figura longilinea di Magnus,si avvicinava all'altare,affiancando Luke.
Lo osservai.
La giacca lunga grigia,abbottonata fino al collo,rendeva ancora più snella e atletica,la sua figura e i capelli,sistemati in un alto ciuffo scuro,lo facevano sembrare più piccolo di quanto la sua fisicitá da ventenne dimostrasse.
Sentii il suo sguardo addosso e distolsi lo sguardo.
La situazione non era delle migliori.
Quegli occhi verdi,mi portavano a reazioni che fino a pochi mesi fa,non avrei mai avuto o pensato lontanamente di avere.
Sentii solo in quel momento la voce di Luke sussurrare un 《Jocelyn》appena accennato,guardando nella direzione di Clary.
Alzai il viso verso Clary,per capire cosa stesse succedendo e notai...Magnus?
Guardai in fondo alla stanza verso la posizione precedente dello stregone e notai che era ancora li.
Girai il viso di scatto verso Clary,e lei non c'era,c'era Magnus.
Capii cosa stava succedendo solo nel momento in cui vidi Amatis,correre verso il palchetto,facendosi spazio tra la gente e urlando《Stephen》
La runa.
Sospirai,passando lo sguardo tra la figura di Magnus appollaiata contro il palchetto,e quella di fronte a me.
《Magnus.》sussurrai con un groppo in gola.《amore.》continuai in un bisbiglio. Sentii la sua voce dall'area laterale dell'altarino urlare il mio nome e rivolgere lo sguardo alla figura che doveva essere Clary.
I miei occhi si incrociarono a quelli di mia madre,tesi e arrabbiati.
Poco mi importava.
In quel momento mi interessava solamente di lui.
Una luce inondò il l'altare,riprendendo le sembianze di Clary.
《Quello che avete visto.》cominciò tenendo lo stilo in mano e appoggiandosi a un Luke,ancora molto provato.《è la runa del vero amore.》continuò.《vi mostra la persona che amate o che avete amato di più al mondo.》
Spalancai gli occhi e boccheggiai un paio di volte,in cerca di aria.
Dovevo andare da lui.
《Magnus.》sussurrai nuovamente,cercando di farmi spazio tra la gente.《lasciatemi passare.》dissi quasi in una preghiera,mentre correvo verso il retro del palchetto.
Ma quando arrivai.
Lui non c'era più.
Alec.
《Quello è Magnus?》
Erano due giorni che cercavo di individuare tra la folla la figura dello stregone,ma l'Angelo Raziel non era stato dalla mia parte...diciamo.
La guerra incombeva e la Runa dell'Alleanza era l'unica cosa che poteva salvare la vita,sia di noi Shadowhunters che del Popolo dei Nascosti.
E speravo solamente che Magnus,accettasse di essere il mio gemello di combattimento.
《Alec,quella è una donna,ed è Maia.》rise Isabelle,vedendo la figura della ragazza avvicianarsi a noi.
Il mio sguardo balzò oltre di lei,verso un uomo particolarmente alto dallo spesso cappotto Nero.
《MAGNUS.》bisbigliai a me stesso,spingendo le persone e arrivando al mio obiettivo.
Poggiai,una mano sulla sua schiena, dato che era di spalle a parlare con quello che doveva essere un lupo mannaro.
Appena sentì la mia mano a contatto con la sua schiena coperta dal cappotto sussurrò un 《Alexander》appena udibile.
Mi aveva riconosciuto senza neanche vedermi.
Lo girai per la spalla,facendo in modo da guardarlo in faccia.
《Perchè sei scomparso?》sputai,con aciditá.
《Perchè siamo ad Idris?》cominciò sarcastico《e ci sono i tuoi genitori?》mi guardò negli occhi.《Oh Alexander,ti potrei dare una marea di motivazioni valide per non averti richiamato.》
《E io ti potrei dare una Marea di motivazioni valide per farti diventare il mio gemello di Battaglia.》dissi quasi in un sussurro.
《C-cosa?》per la prima volta sentii Magnus Bane,Sommo stregone di Brooklyn,rimanere senza parole.
《Se devo morire.》cominciai prendendo un grosso respiro.《preferisco farlo con la persona che amo al mio fianco.》esclamai,prendendo la sua mano e cominciando a tracciare con delicatezza, la Runa dell'Alleanza.
Alzai il viso verso di lui,aveva gli occhi lucidi.
《Ma soprattutto.》posai lo stilo in una mossa veloce.《se devo morire,devo morire con la coscienza di aver reso felice l'Amore della mia vita.》sentii la sua mano a contatto con la mia guancia.
《Devo confessarti una cosa.》sussurrò Magnus,non staccandosi da quel dolce contatto.《durante la runa del vero Amore..》prese un respiro.《Ho visto te.》sorrise.《in novecento anni di vita..tra miliardi di persone...ho visto solo te.》
Sentii una lacrime scendermi lenta sulla guancia e le sue braccia,avvolte intorno la mia vita,in un abbraccio.
Affondai la testa nel suo collo,inspirando forte il suo profumo.Se devo morire,voglio che il mio ultimo ricordo sia questo.Un ricordo d'amore.
《Anche io.》confessai non staccandomi da lui.《ho visto te.》sussurrai.《Non Jace,non Izzy,non Max.》continuai《solamente te.》
Sentii il suo sorriso a contatto con la pelle del mio collo.
Ci staccammo lentamente.
La sua mano sulla mia guancia e le mie mani sulla sua vita.
《Ti amo.》bisbigliò.《e se morirò,almeno sarò felice,per una volta.》
《Permettimi di renderti ancora più felice.》mi allungai lentamente.
《Alex-》
Bloccai le sue parole con le mie labbra,schiacciandole con violenza e con urgenza contro le sue.
Sentii il suo lamento di sorpresa,ma poi,contraccambiò,legando le mani tra i miei capelli e strattonandomi per far inclinare il mio viso e dargli un maggiore accessa alla mia bocca.
《Ti amo anche io.》sussurrai sulle sue labbra.
E il Conclave non esisteva.
E la mia famiglia non esisteva.
Esistevamo solo noi.
E il nostro amore in pericolo.**********************************
Un dolore lancinante al petto,fu la prima cosa che sentii appena aprii gli occhi.
Non avevo neanche la forza di alzare un dito.
《Alec.》la voce di Izzy,arrivò ovattata,alle mie orecchie.
Magnus.
Dov'è Magnus.
Non riuscivo a parlare,il dolore era troppo forte.
Continuai a tossire,cercando di prendere piccole boccate d'aria e ritornare a respirare regolarmente.
《I-izzy.》strascicai.
Il suo viso comparve nel mio campo visivo.
Aveva un sorriso dolce,sul volto completamente distrutto dalle lacrime.
《Fratellone.》
《C-cosa è successo?》domandai,tossendo.
《Sono tre giorni,che sei tra la vita e la morte.》vidi il suo labbro inferiore tremare.《Magnus,ti ha salvato di nuovo la vita.》ammise dolcemente.《se non fosse stato per lui,saresti morto.》
Scattai,senza fregarmene del dolore,che causò un mio urlo.
《Dov'è?》mugolai.
《Mamma ha detto che non puoi vederlo.》mi disse dispiaciuta,abbassando lo sguardo.
Era successo qualcosa.
《Ditemi dov'è》urlai,in preda al panico.
《Alec-》
《Ti prego,dimmi dov'è.》cominciai a piangere.《Potrei morire in questo istante se gli fosse successo qualcosa.》
Proprio in quel momento,vidi la porta spalancarsi.
Era lì.
Era vivo.
Il corpo era fasciato da bende,che gli ricoprivano il busto e le braccia.
Le guance erano rigate di lacrime,nel momento in cui i suoi occhi si incatenarono ai miei.
《Sono qui,Alexander》
Lo vidi zoppicare fino al mio letto,trascinandosi il corpo attraversato da spasmi di dolore.
Crollò sul lato del mio letto.
《Pensavo fossi morto.》bisbigliò con dolore,allungando una mano verso la mia guancia.
Vedevo le lacrime sempre più impetuose scendere sulle sue guance,scosse dal dolore provato nei giorni precedenti e che stava provando in quel momento.
《Non fare mai più,scherzi del genere.》sussurrò.《Ti ho visto morire tra le mie braccia.》
Cercai di alzarmi sui gomiti,ma una fitta di dolore,mi portò ad abbassarmi di nuovo.
《Avvicinati.》mugolai.
Sentii la sua figura,avvicinarsi e lo tirai per un braccio,facendo il modo che il suo viso si trovasse a pochi centimetri dal mio.
《Baciami.》sussurrai.
Sentii le sue labbra posarsi sulle mie con disperazione e con sollievo.
Legai una mano ai suoi capelli,stringendoli.Erano umidi e sporchi di sangue,il mio sangue.
《Non volevano che ti trovassi.》abbassò lo sguardo.《sei un Nascosto,cosa vuoi da un figlio dell'Angelo?》imitò la voce di una delle infermiere.《Hanno diviso gli ospedali,noi nascosti ne abbiamo un altro.》prese un grosso respiro.《Sono scappato.》si agganciò al mio letto,e vidi le sue forze diminuire sempre di più.
Si ancorò alla mia mano e vidi i suoi occhi,chiudersi lentamente e mugolare un 《sto per esaurire la mia forza vitale.》
《Izzy.》cercai di urlare.《chiama Catarina.》continuai.《Ti scongiuro.》
Lo vedevo diventare sempre più pallido,e capii che aveva utilizzato quasi tutte le sue forze per salvarmi.
Vidi la figura di mia sorella,correre fuori dalla stanza.
《Amore,ti prego.》
Lo tirai sul mio petto,fregandomene del dolore lancinante.
《Magnus.》pregai.《non lasciarmi》
Mi ricordai.
La nave di Valentine.
Il modo con cui avevamo collegato le nostre energie.
Feci uno sforzo di memoria per cercar di ricordare la formula e la recitai piano quasi in un muto sussurro.
Sentii una scarica elettrica lungo tutto il corpo e la mia poca energia essere trasferita al suo corpo.
Aprì gli occhi lentamente.
Si poggiò contro la brandina e afferrò la mia mano sussurrando un "grazie" appena udibile.
《Io Ti amo Alec》sussurrò prima di poggiare il viso sul mio petto .
《Anche io,ti amo.》